Ricetta crumble di mele rivisitata

Preparare la colazione con anticipo, è un buon modo per iniziare bene le giornate frenetiche, senza dimenticarti che la fretta non dev’essere d’ostacolo alla tua alimentazione sana e corretta. La fitness kitchen di Irene prepara oggi una ricetta crumble di mele, rivisitata ma con un gusto classico.

Macros 399 kcal 55c 30p 4f

Ingredienti Ricetta crumble di mele rivisitata

  • 200 ml di albumi
  • 60 gr di fiocchi di avena
  • 1 mela (145 gr circa)
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 10 gr di vitafiber (oppure miele)
  • 20 gr di acqua

Come procedere

  • Preriscaldare il forno a 180°.
  • Nel frattempo tagliare la mela a fettine sottili, aggiungere la cannella, mescolare bene, adagiarle sul fondo di una terrina da forno e versare sopra gli albumi.
  • In un pentolino piccolo e antiaderente scaldare l’acqua con il vitafiber (o il miele) fino a che non è completamente sciolto e si forma uno sciroppo, aggiungere i fiocchi di avena e mescolare bene affinché assorbono tutto il liquido.
  • Cospargere le mele con l’avena e cuocere per 40/45 minuti circa finché è dorato e croccante.

Malattia di La Peyronie, efficace la collagenasi

Il trattamento per il pene curvo sembra funzionare

Varie_13241.jpg

Sono disponibili nuovi dati sull’utilizzo della collagenasi di Clostridium histolyticum per la cura del pene curvo, conosciuto anche come induratio penis plastica o malattia di La Peyronie.

“La patologia prevedeva fino a un anno fa solamente terapie palliative con scarse evidenze scientifiche. L’arrivo di questo nuovo trattamento ha rivoluzionato le aspettative dei pazienti, per i quali è finalmente auspicabile un miglioramento oggettivo della curvatura peniena, evitando interventi chirurgici complessi”, ha spiegato il Prof. Alessandro Palmieri, Presidente della Società Italiana di Andrologia (SIA).

Duecento i pazienti trattati nel primo anno in Italia, oltre il 50% proprio a Firenze, con un’età media di 54 anni, il più giovane di 15 anni a confermare la possibile predisposizione genetica della malattia; 96% i pazienti con un miglioramento oggettivo, 80% quelli contenti del risultato.

Prendi Viagra? Stai attento se hai malattia di La Peyronie!

Un’infezione materna provoca deficit neuronale nel nascituro

Scoperto nuovo meccanismo che provoca problemi neurologici

Varie_818.jpg

Un’infezione materna può provocare problemi neurologici al nascituro. A scoprire uno dei meccanismi biologici coinvolti è un team dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (In-Cnr) e dell’ospedale Humanitas di Milano.

Il lavoro è stato pubblicato su Biological Psychiatry. “È nota ormai da tempo l’associazione tra le infezioni materne durante la gravidanza e difetti del neurosviluppo del nascituro, ma i meccanismi molecolari che sono alla base di questo processo non sono ancora chiari. Nel nostro studio effettuato su modelli murini, utilizzando un agente (PolyI:C) che mima un’infezione virale, abbiamo dimostrato che una singola attivazione del sistema immunitario materno, nelle prime fasi della gravidanza, rende la prole più suscettibile all’insorgenza di crisi epilettiche”, spiega Michela Matteoli.

Scopri di più!

La rinoplastica è sempre più smart

Campi elettromagnetici, niente tamponi e tempi di recupero ridotti

Chirurgia estetica_12704.jpg

È uno degli interventi di chirurgia estetica più eseguiti e negli ultimi tempi sempre più richiesto grazie ad alcuni miglioramenti introdotti. È la rinoplastica, l’operazione di rimodellamento del naso che può essere eseguita in versione “smart”.

“Molti pazienti decidono di operarsi al naso per ragioni estetiche, altri per ragioni funzionali, altri ancora per entrambi i fattori”, dice Pierfrancesco Bove, chirurgo estetico socio della Federazione Italiana Medici Estetici. “La smart-rinoplastica mette in pratica tutti gli accorgimenti necessari per ottenere un ottimo risultato estetico senza soffrire”.

I bimbi hanno un Dna migliore se vengono coccolati

Il contatto fisico aiuta lo sviluppo biologico dei piccoli

Varie_3214.jpg

Non abbiate paura di essere troppo teneri con i vostri figli. Dimostrare il proprio affetto attraverso baci e carezze non ha solo un valore psicologico che infonde sicurezza nel bimbo, ma rivestirebbe anche un ruolo nello sviluppo biologico dell’individuo.

A scoprirlo è un team della University of British Columbia e del British Columbia Children’s Hospital Research Institute pubblicata su Development and Psychopathology.

Stando ai dati, il contatto fisico fra genitori e figli lascia delle tracce nei geni di questi ultimi, tanto che i piccoli che hanno ricevuto meno coccole mostrano all’età di 4 anni e mezzo un profilo molecolare nelle cellule meno sviluppato della media.

Allo studio hanno preso parte 94 bambini sani.

Non hai i figli? Vuoi imparare la tua vita sessuale? Compra Cialis economico online!

Psoriasi, le unghie ne rivelano la gravità

Segnale d’allarme se vengono colpite dalla malattia

Psoriasi_13043.jpg

Si potrebbe pensare che le condizioni delle unghie siano l’ultimo dei pensieri per chi è affetto da psoriasi. Non è così, e a ricordarlo è una ricerca condotta da Elena Campione e Luca Bianchi dell’Università di Roma Tor Vergata.

Racconta la dott.ssa Campione al Corriere della Sera: «Una mia paziente era in difficoltà quando doveva dare la mano a qualcuno. La psoriasi ungueale potrebbe essere considerata un semplice handicap estetico, in realtà compromette la qualità di vita in maniera molto pesante, al punto che secondo alcuni dati il disagio supera anche quello comportato da malattie croniche meno “visibili” come il diabete o l’artrite».

Al di là dell’aspetto estetico, la psoriasi ungueale può rappresentare il segnale di un aggravamento della malattia a livello generale.

Trova anche i mal di pancia rimedi farmaci!

La terapia genica diventa realtà per sette malattie

Sorprendenti risultati per Sma, Duchenne e altre patologie

La terapia genica diventa realtà per sette malattie. Un progetto di ricerca in corso presso l’Università di Columbus, in Ohio, sta fornendo i primi risultati positivi.

Le ricerche, co-finanziate da GFB Onlus, sono condotte dai professori Mendell e Kaspar e riguardano sette malattie: la SMA, la distrofia muscolare di Duchenne e cinque forme diverse di distrofia dei cingoli.

GFB Onlus è l’unico ente europeo presente e si impegnerà per portare al più presto, nei prossimi anni, la terapia genica proprio in Europa e in particolare a Milano.

Dal 2 novembre, giorno in cui sono stati pubblicati questi straordinari risultati di terapia genica per la SMA1, c’è grande emozione fra i membri dell’associazione…

Il collutorio aumenta il rischio di diabete e di cancro

Il liquido elimina batteri utili all’organismo

Tumori_4347.jpg

Uccide microbi pericolosi per la salute orale, ma finisce per eliminare anche batteri utili che proteggono dall’obesità e dal diabete.

Si tratta del collutorio, oggetto di una sperimentazione della Harvard School of Public Health pubblicata su Nitric Oxide.

I ricercatori hanno analizzato un campione di 1106 persone fra i 40 e i 65 anni, il 17% delle quali aveva sviluppato il diabete o si trovava in una condizione di pre-diabete.

Fra chi utilizzava il collutorio una volta al giorno, la percentuale arrivava al 20%, mentre era del 30% fra chi lo usava al mattino e alla sera.

Alcuni batteri della bocca risultano importanti perché contribuiscono a produrre ossido nitrico, sostanza che regola i livelli di insulina. Il collutorio agirebbe in maniera negativa perché eliminerebbe tutti i batteri senza distinzioni, sottraendo all’organismo anche quelli utili.

5 cose da sapere sugli squat

Gli squat sono tra gli esercizi più noti per arrotondare, tonificare e sollevare i glutei. Ma ci sono altre informazioni che ti faranno amare quest’esercizio ancora di più

5 cose da sapere sugli squat

Puoi allenare diversi gruppi muscolari. A seconda di come posizioni la barra del bilanciere sulle spalle puoi andare a colpire diversi gruppi muscolari. Portare la barra immediatamente al dis otto dei trapezi ti permette di allenare i femorali meglio di qualsiasi leg curl machine. Il peso del bilanciere in posizione leggermente più bassa ti spinge indietro, sollecitando maggiormente i femorali.

Va bene portare le punte dei piedi verso l’esterno. Se fai caso a coloro che sollevano pesi importanti, c’è un altissima possibilità che i loro piedi siano rivolti verso l’esterno. Attenzione però se le ginocchia sono il tuo punto debole, allena i muscoli in maniera differente.

I glutei vengono attivati in pieno nel punto più basso dello squat. In molte palestre si vedono persone eseguire squat a metà. Se vuoi realmente dare una botta di vita ai tuoi glutei, sarebbe meglio scendere al di sotto del livello delle tue ginocchia. E’ in quel punto che fai lavorare i muscoli giusti. Ovviamente assicurati di poter eseguire il movimento.

Gli squat ti permettono di allenare anche i muscoli della schiena. Prima di eseguire il movimento, attiva i muscoli della schiena, in questa maniera eseguirai il  movimento con maggiore stabilità: impugna in maniera molto decisa la barra, e tienila ben vicina alla schiena, attivando i muscoli come se stessi eseguendo un pull up. L’attivazione del latissimmus dorsi (grand dorsale) è alla base del tuo equilibrio e capacità di sollevare pesi più pesanti. Quindi se ci pensi bene, stai anche allenando la schiena mentre esegui gli squat. Secondo la pubblicazione Sports Medicine, circa 200 muscoli vengono allenati durante l’esecuzione dello squat, se eseguito in maniera corretta.

Le scarpe contano quando esegui uno squat. Non che noi donne dobbiamo farci ripetere più di una volta quanto le scarpe siano importanti, e le scarpe da corsa non sono proprio l’ideale. Opta per scarpe piatte o per i piedi nudi. Un suggerimento: molti eseguono squat anche con le converse, che aggiungono un minimo di supporto alle caviglie.

Tumori e invecchiamento, una molecola antisenso li blocca

Applicato il principio della domotica per combattere cancro e vecchiaia

Varie_1001.jpg

Il genoma della cellula tumorale è instabile. Si rompe continuamente, accumulando danni che la cellula stessa tenta tenacemente di riparare per sopravvivere e proliferare.

Individuare strategie per impedire che in queste cellule il DNA si ripari è fondamentale per eliminarle e curare il cancro. Il gruppo di ricerca guidato da Fabrizio d’Adda di Fagagna, ricercatore di IFOM di Milano e dell’IGM del CNR di Pavia, aveva già dimostrato nel 2012 sulle pagine di Nature il ruolo cruciale di alcuni RNA non codificanti, piccole molecole regolatorie trascritte dal DNA e non usate per sintetizzare proteine. Come guardiani, questi RNA intervengono ogni volta che si genera un danno al DNA e fanno scattare l’allarme a tutela dell’integrità del genoma.