Il cuore dei bambini. 5 regole per salvaguardarlo

La prevenzione inizia nell’infanzia, ecco le regole salvacuore

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Le malattie cardiovascolari, che rappresentano la prima causa di morte e di spesa sanitaria nelle società avanzate, si manifestano in età adulta, ma affondano le radici nell’infanzia.

“I processi di alterazione vascolare, che sono la premessa delle patologie cardiovascolari fino a infarto e ictus, iniziano nei primi 10 anni di vita. In qualche modo il decadimento delle arterie comincia dal primo giorno di vita e interessa tutti: quello che cambia è la velocità con cui questi processi avvengono nelle diverse persone”, spiega Gianni Bona, esperto SIP già ordinario di Pediatria, Università del Piemonte Orientale.

Diversi fattori di rischio che favoriscono la comparsa delle malattie cardiovascolari possono essere già presenti e attivi in età pediatrica.

Quando la gravidanza incontra il diabete

1 su 10 è complicata dalla malattia

Su mezzo milione di gravidanze ogni anno, circa 50mila sono accompagnate dal diabete. La malattia può essere pre-gestazionale, ossia già presente nella donna prima che questa rimanga incinta, o gestazionale (GDM), quello che fa la sua comparsa proprio nel corso della gravidanza.

Ma gestire il problema e prevenire anomalie, complicanze e il ricorso al parto cesareo è possibile, programmando il concepimento e il controllo metabolico in modo costante e accurato, soprattutto nei primi mesi di gestazione.

Keto-tella: la ricetta della Nutella per la dieta chetogenica con solo due grammi di carboidrati

Se i dolci, non rovinassero tutto lo sforzo che fai in palestra,  probabilmente la credenza della tua cucina ne sarebbe piena. Comunque, fortunatamente al mondi esistono persone, che trovano il modo di raggirare il problema. Come è successo sul “social” Reddit, poco conosciuto in Italia, dal pubblico di utenti creativi che propongono soluzioni sorprendenti ai più disparati problemi. Non ultimi quelli legati alla dieta, al fitness e all’alimentazione.

E’ proprio da Reddit che arriva la ricetta  della Nutella chetogenica, che contiene solo due grammi di carboidrati. Ovviamente la ricetta è made in USA, e la rivista Shape l’ha scovata e pubblicata.  L’ideatore della ricetta è l’utente su reddit @BlahBlahBerry con il supporto @d_to_the_c

Come rigorosamente riportato sull’etichetta delle informazioni nutrizionali, la Nutella contiene circa 57 grammi di carboidrati, di cui 56 zuccheri, per 100gr. Va da se che proprio non riusciresti ad inserirla all’interno del tuo piano nutrizionale strutturato per seguire un’alimentazione chetogenica. E a prescindere da tutto il tuo nutrizionista non farebbe di certo i salti di gioia a vederti affondare il cucchiaio in un vasetto di gustosissima Nutella.

Ricetta Della Keto-tella, la Nutella Chetogenica

L’utente che ha iniziato la conversazione su Reddit si chiama @BlahBlahBerry. L’idea è arrivata nel momento in cui seguiva appunto una dieta chetogenica, ed essendo un’amante del burro di arachidi si preoccupava sempre del contenuto di carboidrati contenuto in quest’ultimo.

La soluzione adottata fu quella di aggiungere olio di cocco per diluire il numero di carboidrati.

Ingredienti Keto-tella: ricetta della Nutella chetogenica

  • 1 cucchiaio di burro di arachidi
  • 1 cucchiaio di olio di cocco
  • 1/4 di cucchiaino di cacao in polvere amaro
  • Dolcificante (che abbia la minor quantità

Come procedere

  • Inserire il burro di arachidi e l’olio di cocco in una ciotola e farla riscaldare a bagnomaria.
  • Una volta sciolti gli ingredienti farla raffreddare e mescolare per amalgamare il tutto
  • Aggiungere il cacao in polvere e il dolcificante, e unire il tutto.
  • Lasciare riposare, e successivamente gustarla utilizzandola come topping

In realtà il burro di arachidi, non è concesso nella dieta chetogenica, in quanto la maggior parte dei prodotti più comunemente reperibili contengono una gran quantità di carboidrati. Per tanto il suggerimento in questo caso è quello di trovare un burro di arachidi naturale. Oppure di prepararlo in casa.

Inoltre considerando che un cucchiaio di olio di cocco e un cucchiaio di burro di arachidi arrivano a superare le 200 calorie, devi prestare molta attenzione alle porzioni.

Coloro che hanno partecipato alla discussione e hanno provato la ricetta della Nutella per la dieta chetogenica hanno assicurato che il sapore è pari a quello della Nutella. Non ci resta che provare, dunque e fare i salti di gioia nel caso sia stata scoperto il sostituto della Nutella per la dieta chetogenica.

Allenamento total body in 30 minuti per dimagrire e tonificare il corpo

Questo allenamento total body è stato pensato per essere eseguito in palestra o all’aria aperta. L’idea è quella di allenare ogni parte del corpo per dimagrire, tonificare e rendere il tuo corpo più atletico, migliorando anche la forza.

Come sempre, prima di eseguire qualsiasi tipo di allenamento, effettua tutti i dovuti controlli per verificare di essere in grado di eseguirlo.

Di cosa hai bisogno

  • Acqua
  • Kettlebell (scegli un peso che ti permetta di eseguire gli esercizi in forma corretta, ma se la tua condizione fisica e capacità di allenamento te lo permette utilizza un kettlebell da 16kg)
  • Timer: cerca di eseguire l’allenamento in 30 minuti

Allenamento total body in 30 minuti per dimagrire e tonificare il corpo

Inizia l’allenamento 2 km di corsa. Se non puoi correre all’aperto esegui l’allenamento in palestra, utilizzando un tapis roulant.

100 Air squat

Air Squat

80 Sit Up Butterfly

60 Push Up

40 Walking lunges

20 Kettlebell Thurster

Prima di eseguire l’allenamento non dimenticare di eseguire il riscaldamento.

L’attività fisica accresce le capacità olfattive

Il movimento attiva le cellule staminali neurali

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Nel cervello adulto dei mammiferi esistono aree in cui si originano nuovi neuroni a partire da cellule staminali neurali.

Una di queste è denominata zona sottoventricolare (Svz) e rappresenta la principale fonte di nuovi neuroni del cervello dei topi adulti. Uno studio condotto dall’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibcn) ha individuato il processo che porta alla formazione di neuroni olfattivi. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Molecular Neurobiology.

“All’interno della Svz, le cellule staminali dormienti vengono attivate da stimoli interni o esterni e cominciano un percorso di espansione e maturazione fino a diventare neuroni maturi che migrano in direzione del bulbo olfattivo, dove partecipano attivamente ai processi olfattivi”, spiega Stefano Farioli Vecchioli del Cnr-Icbn.

Fertilità a rischio a causa dei PFAS

Inibiscono la funzionalità del testosterone negli uomini

Uno studio apparso sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism evidenzia gli effetti negativi dei PFAS sul testosterone e quindi sulla fertilità maschile.

Lo studio, che ha coinvolto oltre 200 ragazzi, è stato coordinato da Carlo Foresta dell’Università di Padova, che spiega: “Abbiamo dimostrato che i PFAS si legano al recettore per il testosterone, riducendone di oltre il 40% l’attività”.

Altri studi avevano sottolineato le conseguenze sulla salute associate all’esposizione ad alte dosi di PFAS. L’organismo, infatti, li scambia per ormoni interferendo con l’azione delle ghiandole endocrine. L’equivoco genera malattie a breve e a lungo termine. Le sostanze incriminate sono pericolose soprattutto per lo sviluppo del feto e del bambino nelle prime fasi della vita.

Stop alle otturazioni in argento

Rischiose perché contengono mercurio

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Le otturazioni dentali in amalgama d’argento sono un rischio per la salute dei pazienti. Per questo, dal primo gennaio è in vigore una nuova norma per il loro smaltimento.

Il rischio è dato dalla presenza di mercurio. Un regolamento europeo ne vieta l’utilizzo per i bambini e le donne in gravidanza e in fase di allattamento. Dal 1 gennaio di quest’anno è anche entrato in vigore il provvedimento che
impone agli studi dentistici l’utilizzo di un separatore per residui di amalgama contenente mercurio, nel caso in cui si rimuovano otturazioni in amalgama d’argento, per ridurne l’impatto ambientale.

Tuttavia, la maggioranza degli italiani non è informata della cosa e si affida ancora agli impianti in argento.

Malattie intestinali, un test ne predice la gravità

Basato sull’analisi di 17 geni

Il decorso di una malattia infiammatoria intestinale (IBD) può essere previsto grazie all’analisi di 17 geni, facilitando così la preparazione di una terapia personalizzata.

Lo rivela uno studio apparso su Gut e firmato da Kenneth Smith e dai suoi colleghi della University of Cambridge.

«Il test è ugualmente preciso e affidabile in tutti i pazienti con IBD, a condizione che abbiano dato prova di malattia attiva e siano gestiti con una terapia minima. Non abbiamo identificato altri fattori correlati al paziente che possano influenzare l’efficacia del test», afferma Smith, autore senior dello studio.