Capodanno, come festeggiare in sicurezza

La prudenza è d’obbligo per i prodotti pirotecnici

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Si avvicina il momento di accogliere il nuovo anno e come sempre si fa largo la tradizione dei botti di capodanno. Per conciliare la tradizione con la sicurezza, gli esperti del Bambino Gesù di Roma hanno stilato una serie di consigli, indirizzati in primo luogo ai genitori dei bambini più piccoli.

Vendita. È sempre vietata la vendita ai minori di 14 anni di qualsiasi prodotto pirotecnico (compresi quelli di “libera vendita”) e, in ogni caso, il loro uso da parte di minori di 18 anni è consigliabile che avvenga sotto la supervisione diretta di un adulto.

Anche a chi ha più di 18 anni è raccomandata la massima prudenza nell’impiego di qualsiasi pirotecnico. Chi vende questi prodotti deve essere munito di una licenza, sulla quale è sempre riportato il nome e cognome del titolare, il quale ha l’obbligo di esporla in modo ben visibile.

Medicina estetica, tutti i trend (e i flop) del 2020

Sarà l’anno dei filler di nuova generazione

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Anno nuovo, voglia di cambiare e di migliorarsi. Anche, perché no, con un aiutino dalla medicina estetica, settore che negli ultimi anni ha fatto incredibili passi in avanti proponendo nuovi prodotti e trattamenti che riescono quasi del tutto a tenere lontano il bisturi, correggendo difetti, donando un aspetto più giovane e facendo stare le persone meglio con se stesse.

Secondo i dati mondiali dell’Isaps, nel 2018 I trattamenti non invasivi sono cresciuti del 10.4% rispetto all’anno precedente: in particolare quelli con tossina botulinica sono aumentati del 17.4% dal 2017, seguiti dai filler con acido ialuronico al +11.6%.

Le star del prossimo anno saranno i cosiddetti “iniettabili”, ossia quelle sostanze che possono migliorare l’aspetto del viso in modo temporaneo, come i filler, il botulino o gli sciogli-grasso – afferma il professor Raffaele Rauso.

L’ansia è colpa dell’evoluzione

Scoperto il ruolo delle proteine Vmat1

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L’ansia è un regalo non gradito dell’evoluzione. Lo dice uno studio della Tohoku University pubblicato su Bmc Evolutionary Biology. Secondo i ricercatori giapponesi, infatti, i cambiamenti evolutivi renderebbero le persone più sensibili all’ansia, stato d’animo probabilmente sconosciuto ai nostri antenati.

Gli scienziati si sono concentrati sul ruolo delle proteine ancestrali Vmat1, individuando cambiamenti nell’assorbimento dei neurotrasmettitori proprio nel corso dell’evoluzione.

La variante dei neurotrasmettitori che ha preso piede nel corso dei millenni ha accentuato la sensibilità a depressione e ansia. I ricercatori giapponesi hanno notato come la proteina ancestrale abbia un aumentato assorbimento di neurotrasmettitori rispetto a un genotipo attuale che ne è derivato e che è legato alla depressione delle generazioni moderne.

Integratori di fibre alimentari: cosa sono e quando assumerli

Cosa sono gli integratori di fibre alimentari e perché sono così importanti? Perché assumerli e quando farlo? Come la maggior parte sa gli integratori naturali alimentari hanno la funzione di contrastare la stipsi e di regolare le funzioni intestinali ma non solo. Risultano utili anche per trattare il colesterolo alto e contro il diabete. Vediamo insieme cosa sono esattamente e quali sono.

Cosa sono le fibre alimentari?

Le fibre alimentari sono polisaccaridi vegetali che il nostro organismo non è in grado di digerire né di assorbire. A livello calorico non incidono particolarmente ma sono fondamentali per la salute umana. Le fibre vengono fermentate in maniera parziale o completa dalla flora batterica del colon. Se assunte sotto forma di integratori o di barrette o fiocchi le fibre vengono fermentate in proporzione maggiore rispetto a quando sono assunte tramite alimenti. Abbiamo due categorie di fibre:

  • fibre solubili che, assorbendo l’acqua, formano una gelatina dall’alto potere saziante;
  • fibre insolubili, ovvero cellulosa, lignina e emicellulosa che inglobano una grande quantità di acqua andando a aumentare il volume e il peso delle feci e prevenendo così la stipsi.

Quali sono gli integratori alimentari di fibre?

Per integratori alimentari di fibre intendiamo quegli alimenti che sono ricchi di queste sostanza. Ricordiamo che le fibre, oltre che contro la stipsi, sono utili anche nelle diete dimagranti e per trattare il diabete visto che riducono l’assorbimento di zuccheri. Quante fibre assumere in un giorno? 20-30 gr di fibre sono l’ideale, andando a privilegiare quelle contenute naturalmente negli alimenti. Quali sono questi cibi?

  • frutta secca e semi oleosi;
  • frutta in generale ma in particolare banane, mele, pere e kiwi;
  • fiocchi di cereali come crusca di grano e crusca di avena;
  • legumi;
  • cereali integrali, meglio ancora se in chicco (riso, orzo, quinoa, avena, miglio);
  • Verdura cotta e cruda, in particolare quella a foglia verde e fibrosa (carciofi, cavoli, cicoria).

Cosa bere al posto della birra: le alternative per cene e aperitivi

Cosa bere al posto della birra? Questa la domanda che spesso e volentieri chi sta seguendo un regime alimentare ipocalorico – e non solo – si pone. Magari dovete guidare, magari siete non vi piace o più semplicemente non ne avete voglia. Quali sono le alternative alla birra? Vediamo cosa bere in sostituzione senza dover rinunciare a sapori gradevoli ed evitando di ingurgitare un quantitativo spropositato di calorie che, magari, non volete assumere.

Cosa bere al posto della birra: le alternative valide

La birra, si sa bene, tende a gonfiare moltissimo chi la beve e sicuramente non è la scelta migliore per chi è a dieta. Si può mai evitare di uscire o prendere della semplice acqua ogni volta? Per perdere peso e riuscire a tollerare il regime alimentare è importante, ogni tanto, concedersi uno sgarro. L’aperitivo o la cena fuori, quando ve li concedete, sono un’ottima occasione! Per evitare di sgarrare con gli alcolici, che sono molto calorici, vediamo le alternative valide per chi ama la birra ma sceglie di non berla.

Acqua tonica

L’acqua tonica non è calorica e ha quel sapore amarognolo che a molte persone piace. Il chinino, la sostanza che gli dà quel tipico gusto, ha anche una serie di effetti benefici e antinfiammatori. Ideale da consumare con una fetta di limone e bella congelata in estate.

Cocktail analcolico

Non la scelta migliore in termini di calorie ma comunque una valida alternativa alla birra. Solitamente super colorati e scenografici, arricchiti con frutta e decorazioni, i cocktail analcolici sono la rivisitazione di quelli classici. Si tratta di bevande che hanno gli stessi identici ingredienti degli originali ma senza la presenza di alcol. Solitamente prendono l’appellativo di virgin (virgin mojito, per esempio). Le alternative e le combinazioni possibile per creare cocktail analcolici sono davvero tante e per tutti i gusti.

Chinotto

Ci sono poi una serie di soft drink, a partire dal chinotto, che possono sostituire egregiamente la birra. Ricavato dal tipo di agrume omonimo, il chinotto è molto di moda in Liguria come bevanda alternativa a quelle alcoliche.

Cedrata e spuma

Ideale per rinfrescare sia durante l’aperitivo che a cena, la cedrata è ultra dissetante e la migliore è quella fatta con i cedri calabresi. Anche la spuma, bevanda classificabile come vintage perché diffusissima in tutta Italia negli anni ’40, sta tornando sulle nostre tavole. Ricca di bollicine e differenziata, non ne esiste una ricetta unica e il sapore varia a seconda degli aromi e dei gusti.

Sla, nuovo metodo per silenziarne i geni

Si può prevenire il disturbo se il trattamento avviene per tempo

Un risultato davvero promettente quello annunciato su Nature Medicine da un team della University of California San Diego School of Medicine che ha studiato un nuovo approccio per la Sla, la sclerosi laterale amiotrofica.

In sostanza, si tratta di un vettore virale che ha l’obiettivo di silenziare i geni responsabili della malattia, prevenendo così l’innescarsi del disturbo degenerativo dei motoneuroni. Nel caso in cui la malattia sia già comparsa, la terapia ha comunque la capacità di bloccarne la progressione.

La Sla è nel 90-95% dei casi sporadica, mentre nel 5-10% dei casi familiare. Alcuni studi hanno dimostrato che le mutazioni a carico di Sod1 sono collegate alla malattia.

Mangio sano ma non dimagrisco: quali sono gli errori da evitare

Perché mangio sano ma non dimagrisco? Se ti è capitato di farti questa domanda stai leggendo l’articolo giusto. Ci sono persone a cui capita di mangiare sano e allenarsi regolarmente che non riescono a perdere peso come vorrebbero. La ragione? Ci sono una serie di errori che spesso tendiamo a commettere quando siamo a dieta, errori fatti in buona fede che vanno a compromettere i risultati di tutto il nostro impegno. Consideriamo che, quando non sono presenti particolari patologie che influiscono,vediamo le regole da seguire e cose da evitare per tutti. Vediamo insieme quali sono gli errori che non vanno commessi per riuscire a perdere peso efficacemente.

Mangio sano ma non dimagrisco: ecco le ragioni

Capiamo insieme quali possono essere le ragioni per le quali, pur facendo tutto correttamente, si può non perdere peso. Gli errori da evitare?

Saltare i pasti

L’errore più comune di tutti. Saltare i pasti non è assolutamente un modo per velocizzare il processo di dimagrimento. Al corpo, per funzionare bene e dimagrire, serve un introito continuo di nutrienti. Il digiuno prolungato altro non fa che ridurre la massa muscolare con il conseguente aumento della massa grassa.

Saltare gli spuntini

Per assistere al dimagrimento è fondamentale che l’indice glicemico si mantenga pressoché costante. Gli spuntini di metà mattinata e di metà pomeriggio sono importantissimi per far si che i livelli di zucchero nel sangue siano regolari.

Mangiare poco

Mangiare bene non significa non mangiare abbastanza. A volte succede che le persone mangino gli alimenti giusti ma nelle quantità sbagliate e questo va ad incidere sulla perdita di peso. Per far sì che la massa magra aumenti e la massa grassa diminuisca è necessario che il corpo abbia energia: il suo carburante, in questo senso, è il cibo.

Attenzione allo stress

Lo conosci il cortisolo? Anche chiamato ormone dello stress, viene prodotto quando il corpo umano è sotto stress. La produzione di cortisolo tende ad aumentare la glicemia, a ridurre le difese immunitarie fino ad arrivare a stimolare la produzione di nuovo tessuto grasso (chiamata litogenesi) e il catabolismo proteico.

Non bere abbastanza acqua

Il copro umano è fatto per la maggior parte di acqua e, affinché rimanga in salute – e non solo – è necessario bere il giusto quantitativo di acqua durante la giornata. Cosa vuol dire? Che l’acqua che introduciamo deve essere abbastanza da coprire quella che espelliamo. Bere a sufficienza è necessario per il corretto funzionamento del corpo e, quindi, anche per il dimagrimento.