33.415 morti. L’Italia prova a ripartire

Nuove disposizioni mentre la curva rallenta

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Segnali evidenti di rallentamento dei contagi, ma è necessario mantenere alta l’attenzione.

I decessi della giornata sono 75.

I casi totali sono ora 233.019, con un aumento di 355 positivi nell’ultima giornata. Positivo l’ulteriore calo dei pazienti in terapia intensiva, che sono ora 435, cifra costantemente in calo nelle ultime settimane.

Da lunedì 18 maggio gli italiani si riapproprieranno di alcune libertà che l’inizio dell’emergenza coronavirus aveva sospeso.

Non sarà più necessaria l’autocertificazione per circolare all’interno della propria regione, di conseguenza gli spostamenti tornano completamente liberi nella città di appartenenza.

Si può andare anche nelle seconde case – sempre all’interno della stessa regione – ed eventualmente spostare il proprio domicilio, se si vuole.

Covid-19, una polvere di staminali per guarire i polmoni

Tecnica italiana si basa su un cocktail di proteine

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Secretoma è la parola che potrebbe far sperare i malati più gravi di Covid-19. Una tecnica ideata dall’Università di Pavia si basa infatti su un cocktail di proteine – il secretoma appunto – ottenuto dalla manipolazione di cellule staminali mesenchimali.

Il cocktail formato da proteine, lipidi, materiale genetico e altre molecole mostra nei test preclinici potenti effetti antinfiammatori, rigenerativi e antifibrotici.

Il secretoma che stiamo studiando è prodotto dalle cellule staminali mesenchimali, che si trovano in vari tessuti, fra cui midollo, grasso, cordone ombelicale e anche placenta – spiega Maria Luisa Torre, ideatrice del progetto e responsabile del Cell Delivery System Lab dell’Università di Pavia -. L’Italia è in prima linea nell’impiego clinico di queste cellule nel Covid-19, perché possono avere un effetto terapeutico e una funzione rigenerativa sull’apparato respiratorio.

33.340 morti. L’Italia prova a ripartire

Nuove disposizioni mentre la curva rallenta

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Segnali evidenti di rallentamento dei contagi, ma è necessario mantenere alta l’attenzione.

I decessi della giornata sono 111.

I casi totali sono ora 232.664, con un aumento di 416 positivi nell’ultima giornata. Positivo l’ulteriore calo dei pazienti in terapia intensiva, che sono ora 450, cifra costantemente in calo nelle ultime settimane.

Stress da coronavirus, come scongiurarlo

Rischio burnout per 1 adulto su 5

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Stress, nervosismo e ansia per un possibile ritorno al lockdown continuano a essere sentimenti dilaganti tra milioni di persone in tutto il mondo.

Basti pensare che secondo un’indagine condotta dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi il 62% degli italiani ha dichiarato di aver bisogno di un supporto psicologico per affrontare il ritorno alla normalità.

Scenario negativo condiviso anche all’estero, soprattutto in Inghilterra, dove secondo una ricerca di Healthspan pubblicata sul portale Mirror il livello di stress della popolazione è aumentato del 50% dall’inizio della pandemia e addirittura un adulto su 5 ha sperimentato la “sindrome da burnout”.

Amivantamab per il tumore del polmone

Indicato per il carcinoma non a piccole cellule EGFR mutato

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Il farmaco sperimentale amivantamab sta ottenendo buoni risultati nel trial di fase 1 CHRYSALIS, che lo valuta per il trattamento dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato EGFR mutato con inserzione dell’esone 20.

Amivantamab è un anticorpo bispecifico per EGFR (recettore del fattore di crescita epidermico) e MET, che agisce sulle mutazioni attivanti e di resistenza di EGFR e sulla via di attivazione di MET.

Lo studio CHRYSALIS ha valutato l’efficacia utilizzando il tasso di risposta globale (overall response rate – ORR) secondo i criteri RECIST v1.1 (criteri di valutazione di risposta nei tumori solidi), la durata della risposta e il profilo di sicurezza di amivantamab, che sono stati alla base della designazione come “breakthrough therapy” concessa dalla U.S. Food and Drug Administration (FDA) all’inizio di quest’anno.

Coronavirus, bambini asintomatici in 3 casi su 4

Studio italiano conferma lo scarso impatto della malattia sui più piccoli

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Una ricerca italiana pubblicata sullo European Journal of Pediatrics conferma la scarsa pericolosità del virus Sars-CoV-2 per i bambini.

Lo studio dei ricercatori dell’Irccs Burlo Garofolo di Trieste svela infatti che in oltre 3 casi su 4 i bambini contagiati dal nuovo coronavirus rimangono asintomatici o sviluppano soltanto sintomi leggeri.

Il lavoro ha coinvolto 130 bambini con Covid-19, dei quali 67 – il 51,5% – avevano un parente infetto e 34 (26,2%) erano affetti da altre malattie, soprattutto di tipo respiratorio o cardiaco.

Anche se la popolazione dello studio era selezionata (alto tasso di comorbidità), è emerso che nel 75,4% dei casi (98 bambini) Covid-19 si è sviluppata in modo del tutto asintomatico o con sintomi lievi, spiegano i ricercatori.

33.229 morti. L’Italia prova a ripartire

Nuove disposizioni mentre la curva rallenta

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Segnali evidenti di rallentamento dei contagi, ma è necessario mantenere alta l’attenzione.

I decessi della giornata sono 87.

I casi totali sono ora 232.248, con un aumento di 516 positivi nell’ultima giornata.

Positivo l’ulteriore calo dei pazienti in terapia intensiva, che sono ora 475, cifra costantemente in calo nelle ultime settimane.

Lipodistrofia, cura delle complicanze da deficit di leptina

In commercio il primo farmaco con indicazione specifica

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Per i bimbi a partire dai 2 anni e per gli adulti affetti da lipodistrofia, una malattia ultra-rara che colpisce meno di 200 persone in Italia, arriva un’importante novità.

Da oggi è infatti disponibile a livello nazionale una terapia a base di metreleptina (Myalepta): è il primo farmaco orfano capace di controllare alcune importanti manifestazioni della forma generalizzata, e in alcuni casi di quella parziale, messo a punto da Aegerion Pharmaceuticals.

Fino ad oggi le persone affette da questa malattia potevano accedere alla terapia solo rivolgendosi a pochi centri specializzati perché il farmaco, ora disponibile, lo potevamo prescrivere grazie alla Legge 326/2003 che ha istituito un Fondo nazionale per i farmaci orfani in attesa di commercializzazione – spiega il Prof. Andrea Lenzi, presidente Fondazione per la Ricerca della Società Italiana di Endocrinologia (FoRiSIE).

Spasticità e distonia cervicale, recidive frequenti

Si verificano nell’80% dei pazienti trattati con tossina botulinica A

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Più dell’80% dei pazienti con spasticità o distonia cervicale trattati con iniezioni di tossina botulinica di tipo A (BoNT-A) presenta una recidiva debilitante dei sintomi e una mancanza di controllo duraturo dei sintomi tra una iniezione e l’altra, che provoca profonde ripercussioni sulla vita personale e professionale.

È quanto emerge dai risultati di due sondaggi a cui hanno risposto 400 pazienti da cinque Paesi, con sintomi di spasticità o distonia cervicale trattati con iniezioni di tossina botulinica di tipo A (BoNT-A).

I risultati di questi due importanti sondaggi forniscono un quadro significativo dell’impatto sulla vita reale delle due sintomatologie; tuttavia sottolineano anche una preoccupante discrepanza tra le aspettative dei pazienti e la loro esperienza.

33.142 morti. L’Italia prova a ripartire

Nuove disposizioni mentre la curva rallenta

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Segnali evidenti di rallentamento dei contagi, ma è necessario mantenere alta l’attenzione.

I decessi della giornata sono 70.

I casi totali sono ora 231.732, con un aumento di 593 positivi nell’ultima giornata. Positivo l’ulteriore calo dei pazienti in terapia intensiva, che sono ora 489, cifra costantemente in calo nelle ultime settimane.