Aneurisma dell’aorta toracica, opzione endoprotesi

Intervento reso necessario dalla fragilità del paziente

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Non tutti gli aneurismi dell’aorta toracica richiedono un intervento chirurgico. È quanto accaduto all’Ospedale di Chieti, dove un paziente di 73 anni, affetto da altre patologie oltre all’aneurisma, non poteva affrontare una procedura chirurgica invasiva.

Per questo, l’équipe della Chirurgia vascolare e endovascolare guidata da Franco Fiore ha impiantato un’endoprotesi aortica custom-made, cioè costruita su misura, servendosi di un foro di pochi millimetri all’altezza dell’inguine, senza incisioni chirurgiche.

L’opzione chirurgica era impraticabile viste le condizioni particolari del paziente. L’intervento chirurgico prevede infatti una sedazione totale, dopodiché viene praticata un’incisione chirurgica in sede toracica. Si procede quindi alla sostituzione dell’aneurisma con una protesi di tessuto sintetico che il chirurgo sutura in sede.

Il metodo Tabata per dimagrire

L’allenamento ad alta intensità che resetta il metabolismo

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4 minuti di esercizio fisico per tornare in forma, chi non metterebbe la firma con una premessa del genere? È quanto promette il metodo Tabata, un allenamento ad alta intensità che punta a resettare il metabolismo e a far tornare in forma chi lo pratica.

«È un metodo ideato negli anni ’90 dall’omonimo scienziato giapponese. Rientra negli allenamenti intervallati ad alta intensità, meglio noti come HIIT, High Intensity Interval Training. Consiste nell’eseguire un esercizio alla massima intensità per 20 secondi, intervallati da 10 secondi di recupero passivo, il tutto per 8 round. Un Tabata dura circa 4 minuti complessivi. Il circuito prevede quindi 20 secondi on e 10 secondi off. Il suo obiettivo è quello di accelerare il metabolismo», spiega Paola Miretta, Fitness & Personal Trainer di Fitness Boutique, a Io Donna, l’inserto del Corriere della Sera.

Ricoveri in salita, oltre 4 milioni di vaccini somministrati

Pericolo 3° ondata per le varianti. Limitare i contatti unica soluzione

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Sono 18.916 i nuovi casi di contagio accertati nelle ultime 24 ore, mentre i tamponi sono 323.047, di conseguenza il tasso di positività è del 5.8%.

I morti sono 280 in un giorno, per un totale di 97.507 vittime da inizio pandemia.

I ricoveri totali sono 18.372, 80 più di ieri, mentre le terapie intensive salgono di 22, arrivando a 2.216.

Sono 4.202.945 le somministrazioni di vaccini effettuate finora.

Il 6,7% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid e 1.389.876 persone hanno completato il loro percorso vaccinale. L’Rt nazionale è stabile a quota 0,99, solo a un passo dalla soglia critica.

Cancro del polmone, efficace cemiplimab

Nei pazienti con tumore NSCLC che esprimono PD-L1

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Il farmaco sperimentale cemiplimab si è rivelato più efficace della chemioterapia nei pazienti colpiti da cancro al polmone non a piccole cellule (NSCLC) localmente avanzato o metastatico che esprimono PD-L1 in almeno il 50% delle cellule tumorali.

Lo rivelano i risultati di uno studio pubblicato su The Lancet e presentato al congresso virtuale della European Society for Medical Oncology (ESMO).

I dati sono alla base dei dossier in valutazione da parte delle agenzie regolatorie in diversi Paesi nel mondo, tra cui Stati Uniti e Unione Europea.

Cemiplimab si è dimostrato superiore nell’aumentare la sopravvivenza globale rispetto alla chemioterapia, nonostante il 74% dei pazienti sia passato al trattamento con cemiplimab (crossover) a seguito della progressione della malattia con la chemioterapia.

Le staminali per la cura di Covid-19

Sembrano velocizzare la guarigione anche in caso di lesioni polmonari

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Qualche giorno fa è stato annunciato l’avvio di uno studio per l’utilizzo di cellule staminali in caso di Covid.

Ora, il presidente della Società Scientifica Sis 118 Mario Balzanelli pubblica su Applied Sciences un articolo sul caso di un paziente affetto da una forma severa di Covid e curato con cellule staminali autologhe.

Il paziente, affetto da polmonite interstiziale bilaterale, ha ricevuto la somministrazione di staminali autologhe prima del ricovero e a più riprese nel corso delle 4 settimane successive alle dimissioni.

Il trattamento sembra aver contribuito a velocizzare la negativizzazione del tampone molecolare e la regressione delle lesioni polmonari.

Incubo Covid, bambina in terapia intensiva

La bambina di 11 anni non ha malattie pregresse

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Uno dei pochi aspetti positivi della pandemia da nuovo coronavirus è sempre stato la minore incidenza del contagio fra i bambini e la quasi totale assenza di casi gravi. I pochi casi documentati riguardavano bambini con malattie pregresse.

Non sembra il caso di una bambina di 11 anni ricoverata in gravi condizioni all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna. Ciò che inquieta i medici è che la bambina non ha malattie pregresse.

La piccola paziente è stata trasferita da fuori provincia a causa dell’aggravamento delle sue condizioni, che alla fine hanno richiesto l’ausilio della ventilazione meccanica.

Gli esami approfonditi cui è stata sottoposta la bambina hanno rivelato la presenza nell’organismo di un batterio, tuttavia non è possibile stabilire se questa possa essere stata la causa del virus o uno dei suoi effetti.

Oltre 20.000 contagi, calano i decessi

Pericolo 3° ondata per le varianti. Limitare i contatti unica soluzione

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Sono 20.499 i nuovi casi di contagio accertati nelle ultime 24 ore, mentre i tamponi sono 325.404, di conseguenza il tasso di positività è del 6,3%. I morti sono 253 in un giorno, per un totale di 97.227 vittime da inizio pandemia. I ricoveri totali sono 18.292, 35 più di ieri, mentre le terapie intensive salgono di 26, arrivando a 2.194.

Sono 3.998.727 le somministrazioni di vaccini effettuate finora.

Il 6,5% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid e 1.370.373 persone hanno completato il loro percorso vaccinale. L’Rt nazionale è stabile a quota 0,99, solo a un passo dalla soglia critica.

Dal 17 gennaio è in vigore il nuovo Dpcm che suddivide di nuovo in 3 fasce le regioni italiane, a seconda del livello di diffusione del contagio. C’è tuttavia una stretta sui parametri che portano a un aggravamento delle restrizioni.

Aritmie, denervazione cardiaca per risolverle

Intervento eccezionale su un bambino di 4 anni

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Un bambino di soli 4 anni affetto dalla sindrome del QT lungo è stato sottoposto a un intervento di denervazione cardiaca per via toracoscopica. I medici dell’Ospedale infantile Regina Margherita hanno effettuato 3 incisioni di meno di un millimetro per eliminare i nervi che vanno al cuore e sono responsabili di forme gravi di aritmie.

La tecnica, eseguita per la prima volta in Italia al Policlinico San Matteo di Pavia, non era mai stata utilizzata su un paziente così piccolo.

“Da oggi la Città della Salute di Torino è l’unico ospedale in Italia con la capacità di eseguire l’intervento di denervazione cardiaca simpatica in tutti i possibili candidati, di ogni età e condizione”, spiega il professor Gaetano Maria De Ferrari, direttore della Cardiologia universitaria delle Molinette di Torino, che ha portato sotto la Mole l’innovativa tecnica proprio da Pavia.

Gravità di Covid legata all’azione dell’interferone

Coinvolti difetti nelle difese immunitarie indotti dalla proteina interferone

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A determinare il livello di gravità di Covid-19 concorrono molti fattori. Quelli più noti sono l’età, il genere e la presenza di patologie pregresse. Questi fattori, tuttavia, non sono sufficienti a spiegare la presenza di casi gravi che colpiscono anche persone giovani e in buona salute.

Uno studio pubblicato su Nature ha analizzato campioni di sangue di 21 persone con Covid e 25 soggetti sani o con lesioni polmonari e difficoltà respiratorie non riconducibili a Covid.

Gli autori hanno monitorato l’espressione genica durante l’infezione man mano che i pazienti sviluppavano una forma lieve-moderata di Covid – che richiede una breve degenza ospedaliera senza necessità di terapia intensiva o ventilazione meccanica o una forma grave, che richiede cure intensive e ventilazione meccanica.

Quasi 20.000 contagi, ma è record di tamponi

Pericolo 3° ondata per le varianti. Limitare i contatti unica soluzione

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Sono 19.886 i nuovi casi di contagio accertati nelle ultime 24 ore, mentre i tamponi sono 443.704, di conseguenza il tasso di positività è del 4,5%.

I morti sono 308 in un giorno, per un totale di 96.974 vittime da inizio pandemia.

I ricoveri totali sono 18.257, 40 più di ieri, mentre le terapie intensive salgono di 11, arrivando a 2.168.

Sono 3.872.278 le somministrazioni di vaccini effettuate finora.

Il 6,3% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid e 1.355.543 persone hanno completato il loro percorso vaccinale. L’Rt nazionale torna a superare quota 1, fermandosi a 1,02 nell’ultima rilevazione.