Scoperta fondamentale per la messa a punto di nuovi farmaci
Un team anglo-americano ha fatto luce sui meccanismi che sottendono al cattivo funzionamento della proteina Tau in caso di morbo di Alzheimer. Gli scienziati del Laboratorio di Biologia molecolare del Research Council di Cambridge, in collaborazione con i colleghi dell’Indiana University, descrivono su Nature i dettagli della loro scoperta.
«Sapendo qual è la sequenza di Tau implicata nella struttura di questi filamenti patologici, i farmacologi molecolari potranno sviluppare nuovi farmaci in grado di prevenire la formazione dei filamenti e il loro accumulo in grovigli», spiega Bernardino Ghetti, fondatore dell’Indiana Alzheimer Disease Center e coautore dello studio.
La funzione della proteina Tau è di stabilizzare i microtubuli, strutture intracellulari necessarie per veicolare le molecole dal corpo del neurone alle sinapsi.