Endometriosi malattia autoimmune?


Ipotesi autoimmune per la condizione che colpisce tante donne

Può l’endometriosi essere considerata una malattia autoimmune? Tra le cause ancora poco chiare e conosciute per diagnosticare l’endometriosi, c’è quella legata al sistema immunitario che si ipotizza sia coinvolto nello sviluppo e nella progressione della malattia.
“Tra le ipotesi sulle cause dell’endometriosi, c’è quella che sostiene che possa essere una risposta autoimmune nei confronti delle cellule endometriali, le stesse che rivestono l’interno dell’utero. La localizzazione di queste cellule al di fuori della loro normale collocazione provoca infiammazione e dolore – spiega Manuela Farris, ginecologa per Intimina – contribuendo al fenomeno della formazione di aderenze, tra tessuti adiacenti. Ciò può portare a una varietà di sintomi, tra cui dolore pelvico, dolore durante i rapporti sessuali, infertilità, dolore …  (Continua) leggi la 2° pagina endometriosi, dolore, autoimmune,

Nuove terapie per i disturbi urinari maschili


I trattamenti non hanno alcun impatto sulla vita sessuale

I LUTS (Lower Urinary Tract Symptoms) sono una malattia urologica molto frequente e non interessa solo gli uomini anziani. Colpiscono in maniera, più o meno, grave circa il 40% dei quarantenni residenti nel nostro Paese. Ma i pazienti più “giovani” realmente assistiti e curati da un urologo sono pochi. Esiste, infatti, una grossa mole di casi “sommersi” prima dei 60 anni che può ammontare fino al 50%.
È quanto emerge dal simposio Unveiling Prostatic Inflammation To Optimize Luts Management organizzato da Pierre Fabre Pharma in occasione del Congresso della Società Europea di Urologia (EAU) di Milano. All’evento partecipa anche il prof. Stavros Gravas (Department of Urology, Medical School, University of Cyprus, Nicosia, Cyprus e attuale segretario della Societé Internationale D’Urologie).
“I LUTS rappresentano un disturbo delle basse vie urinarie che può far scadere la qualità di vita …  (Continua) leggi la 2° pagina disturbi, urinari, eiaculazione,

I fattori di rischio per il basso peso alla nascita


Gli aspetti sui quali cercare di intervenire

Per ridurre la prevalenza del basso peso alla nascita è bene concentrarsi su alcuni fattori di rischio specifici. Fra questi c’è il miglioramento della salute materna, la riduzione delle nascite pretermine, la riduzione delle nascite a breve distanza e un supporto adeguato al benessere psicofisico delle madri.
A sostenere interventi in tal senso è Amrita Bandyopadhyay del Centro nazionale per la ricerca sulla salute e il benessere della popolazione alla Swansea University Medical School nel Regno Unito, prima autrice di un articolo pubblicato su BMJ Open.
Ogni anno nascono al mondo 20 milioni di bambini con un peso inferiore a 2.500 grammi, parametro sotto il quale si parla di basso peso alla nascita. Lo studio comprende un campione di 693.377 bambini nati fra il 1 gennaio 1998 e il 31 dicembre 2018 selezionati dal database della National Community Child Health.
Dai risultati …  (Continua) leggi la 2° pagina peso, crescita, bambino,

Chirurgia super: tolta prostata e impiantata protesi


Doppio intervento da record con l’aiuto del robot

La tecnologia robotica ha consentito la realizzazione di un duplice intervento chirurgico da record su un uomo di 62 anni. L’uomo, affetto da cancro della prostata, ha affrontato la rimozione della prostata e l’impianto nella stessa seduta operatoria di una protesi peniena infrapubica che garantisse una qualità di vita sessuale adeguata dopo la prostatectomia.
La doppia operazione è avvenuta all’Asst Sette Laghi ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese. A effettuare l’eccezionale intervento il primario della Uoc di Urologia Federico Dehò con i colleghi Paolo Capogrosso e Gabriele Antonini. Il paziente di 62 anni sta bene ed è stato dimesso in ottime condizioni fisiche. “Il tumore alla prostata – spiega Dehò – rappresenta oggi la prima malattia oncologica dell’uomo. Grazie allo screening e alla tecnologia a nostra disposizione si riesce ad effettuare una diagnosi sempre più …  (Continua) leggi la 2° pagina prostata, pene, protesi,

Vitamina D, efficacia legata all’indice di massa corporeo


L’IMC si associa a una risposta modificata all’integrazione del nutriente

L’indice di massa corporea di una persona può influenzare l’efficacia dell’integrazione di vitamina D, secondo quanto scoperto da uno studio apparso su Jama Network Open da un team del Brigham and Women’s Hospital e della Harvard Medical School di Boston. Ciò spiegherebbe i risultati poco soddisfacenti ottenuti da soggetti con IMC elevato.
«Nello studio Vitamin D and Omega-3 (VITAL), gli effetti dell’integrazione randomizzata di vitamina D (colecalciferolo), 2000 UI/die, hanno ridotto il rischio di diversi esiti di salute tra i partecipanti con peso corporeo normale, ma non tra quelli con peso elevato. Non era chiaro se il peso avesse qualche associazione con i risultati dell’integrazione», spiega Deirdre Tobias, prima autrice dello studio.
I ricercatori americani hanno realizzato un’analisi in un sottogruppo di partecipanti a VITAL che avevano fornito un campione di sangue al basale …  (Continua) leggi la 2° pagina vitamina, integrazione, obesit,

Musicoterapia efficace prima di un intervento


Gli effetti in uno studio che confronta approcci diversi

La musicoterapia è efficace, abbatte il livello d’ansia nel paziente e dà conforto e sicurezza prima di un intervento chirurgico. È quanto si evince da uno studio di un team di ricerca dell’Istituto tumori “Giovanni Paolo II”, istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, pubblicato pochi giorni fa dalla rivista medica internazionale Supportive Care in Cancer.
La ricerca è stata condotta su un campione di 151 donne, il giorno antecedente l’intervento di mastectomia, nelle ore caratterizzate da stress emotivo, preoccupazione, nervosismo e ansia. Lo studio ha confrontato gli effetti di due approcci di musicoterapia differenti: 103 donne hanno vissuto esperienze di gruppo di musicoterapia integrata, suonando alcuni strumenti con la tecnica dell’improvvisazione clinica, mentre 48 pazienti hanno vissuto esperienze singole recettive, ovvero un ascolto guidato di musica e canto eseguiti …  (Continua) leggi la 2° pagina musicoterapia, ansia, operazione,

Un farmaco digitale per l’emicrania


Non una sostanza da inghiottire ma un’app che suggerisce comportamenti

Il futuro è digitale, anche quello farmaceutico a quanto pare. La Food and Drug Administration ha appena approvato un farmaco digitale prodotto da Click Therapeutics.
La peculiarità del farmaco è che non si tratta di una sostanza da inghiottire o da iniettare, ma una serie di procedure da seguire grazie a una piattaforma digitale basata su un’app.
La terapia si chiama CT-132 ed è in fase di sviluppo come trattamento preventivo aggiuntivo per l’emicrania episodica (quattro o più giorni di emicrania al mese) nelle persone di età pari o superiore a 18 anni. il 12% circa della popolazione mondiale soffre di emicrania, e nella maggior parte dei casi si tratta della forma episodica.
La piattaforma creata da Click Therapeutics utilizza tecnologie di apprendimento automatico e di analisi dei dati per comprendere le condizioni dei pazienti e offrire soluzioni.
L’app prevede un percorso …  (Continua) leggi la 2° pagina farmaco, digitale, emicrania,