Siringhe ad aria compressa contro la paura degli aghi


La trovata per superare la belonefobia

Il terrore delle punture e degli aghi potrà essere superato grazie a una nuova invenzione di ricercatori dell’Università del Texas di Dallas, che hanno messo a punto una nuova siringa ad aria compressa.
Il team guidato da Jeremiah Gassensmith e Yalini Wijesundara ha sviluppato MOF-Jet, un sistema innovativo per somministrare vaccini in polvere attraverso la compressione di gas. Il metodo non ha bisogno della refrigerazione dei farmaci: «MOF-Jet dice Gassensmith potrebbe facilmente fornire terapie contro il cancro e altre malattie in modo relativamente indolore».
Gli scienziati si sono ispirati agli iniettori a getto degli anni ’60, che utilizzavano gas compresso per trasmettere un flusso ristretto di fluidi. In passato, questi strumenti erano usati frequentemente dalle Forze armate, ma erano dolorosi e spesso il fluido finiva per schizzare indietro, diffondendo potenzialmente altre …  (Continua) leggi la 2° pagina aghi, punture, farmaco,

Depressione, la ketamina funziona


Studio conferma l’efficacia del farmaco

Un nuovo studio conferma l’efficacia della ketamina per il trattamento della depressione. La ricerca pubblicata sul Journal of Clinical Psychiatry ha coinvolto oltre 400 pazienti, riscontrando la riduzione significativa dei sintomi depressivi: il 72% dei pazienti ha avvertito un miglioramento del proprio umore e il 38% era privo di sintomi dopo 10 infusioni.
La ketamina è una miscela di due molecole speculari. Una versione intranasale di una di queste molecole (esketamina) è approvata dalla Food and Drug Administration statunitense per la depressione resistente al trattamento.
I 424 pazienti che hanno partecipato allo studio soffrivano di un disturbo depressivo maggiore, e hanno ricevuto almeno un’infusione di ketamina.
I pazienti nello studio sono stati in genere trattati con 0,5 mg/kg di ketamina, con la dose titolata per ottenere sintomi di dissociazione parziale. La dose mediana …  (Continua) leggi la 2° pagina depressione, ketamina, glutammato,

Doppio intervento al cuore a organo battente


Operazione molto complessa realizzata a Padova

Effettuato un intervento di altissima complessità su un uomo di 62 anni.
L’intervento di plastica della valvola mitrale per insufficienza mitralica severa, chiusura dell’auricola sinistra e ablazione epicardica per correggere la concomitante fibrillazione atriale, è stato eseguito a cuore battente senza l’uso della circolazione extracorporea attraverso una minitoracotomia di circa 5 cm in quinto spazio intercostale sinistro.
Una volta entrati dalla punta del cuore, si è corretta l’insufficienza mitralica applicando alcune neocorde artificiali in gore-tex. Poi, sotto la guida toracoscopica, è stata chiusa l’auricola con il sistema LARIAT. Infine, sempre con la visione del toracoscopio che magnifica il campo, è stato eseguito l’isolamento epicardico delle vene polmonari, cioè l’ablazione della parete posteriore dell’atrio sinistro.
L’operazione al cuore studiata e pianificata, …  (Continua) leggi la 2° pagina cuore, intervento, valvola,

Parkinson, rischi dal tricloroetilene


Alcune sostanze aumentano il rischio di insorgenza della patologia

Uno studio pubblicato sul Journal of Parkinson’s Disease segnala l’effetto del tricloroetilene sui meccanismi di insorgenza del morbo di Parkinson. Secondo lo studio firmato da ricercatori della University of Rochester Medical Center, il solvente contribuirebbe in maniera decisa all’aumento dei tassi di insorgenza della malattia che si sta riscontrando in questi ultimi anni.
«Il TCE era impiegato in una serie di applicazioni industriali, di consumo, militari e mediche», spiegano Ray Dorsey, Ruth Schneider e Karl Kieburtz, coordinatori della ricerca. Dopo aver raggiunto l’apice negli anni ’70, l’uso del solvente è via via diminuito, ma ancora oggi viene utilizzato per sgrassare il metallo e per la pulizia a secco.
Il TCE è una sostanza cancerogena ed è legata anche agli aborti spontanei e a malattie congenite cardiache. Riguardo al Parkinson, le analisi mostrano un …  (Continua) leggi la 2° pagina parkinson, solventi, sostanze,

Bypass coronarico più rischioso per le donne


Esiti avversi più probabili rispetto agli uomini

Il rischio di eventi avversi dopo l’innesto di un bypass coronarico è più alto fra le donne rispetto agli uomini. È quanto emerge da un nuovo studio pubblicato su Jama Surgery da un team della Weill Cornell Medicine di New York guidato da Mario Gaudino, che spiega: «Alcuni studi hanno riferito in passato che le donne sottoposte a bypass coronarico hanno mortalità e morbilità più elevate rispetto agli uomini, ma non era chiaro se la differenza fosse diminuita nel tempo. Per meglio chiarire la situazione abbiamo esaminato le tendenze negli esiti delle donne sottoposte a bypass coronarico negli Stati Uniti dal 2011 al 2020».
Gli scienziati hanno analizzato 1.297.204 pazienti sottoposti a bypass coronarico primario isolato. L’esito primario era la mortalità operatoria, mentre quello secondario era un composito che comprendeva mortalità operatoria, ictus, insufficienza renale, reintervento, …  (Continua) leggi la 2° pagina bypass, coronarico, donne,

Tumori pediatrici, il dexrazoxano è cardioprotettivo


Nelle persone trattate con doxorubicina

I bambini affetti da cancro e trattati con doxorubicina beneficiano degli effetti del dexrazoxano, farmaco che assicura cardioprotezione a lungo termine. «Tra i giovani adulti sopravvissuti al cancro infantile, l’effetto cardioprotettivo è stato osservato quasi 20 anni dopo l’esposizione iniziale all’antraciclina», spiegano i ricercatori in un articolo pubblicato sul Journal of Clinical Oncology.
Le antracicline aumentano il rischio di cardiomiopatia a lungo termine, e il dexrazoxano è una delle opzioni disponibili per la cardioprotezione. Il suo uso tuttavia è stato limitato nel tempo per paura che potesse aumentare il rischio di recidiva.
In uno studio precedente non sono però emerse differenze nella sopravvivenza globale o nel rischio di recidiva fra i bambini che lo avevano assunto.
Il nuovo studio ha coinvolto 195 sopravvissuti a un cancro che avevano preso parte a uno fra 4 …  (Continua) leggi la 2° pagina cancro, antracicline, cardioprotettivo,

Il bullismo spinge al suicidio


Le conseguenze del bullismo scolastico sulla salute mentale dei ragazzi

Le forme di bullismo scolastico spingono molti adolescenti sull’orlo del suicidio. Prenderne coscienza può aiutare insegnanti e responsabili politici a intraprendere strategie di lotta al bullismo a scuola.
A sostenerlo è uno studio su Plos One coordinato da John Rover del College of Pharmacy & Health Sciences alla Drake University di Des Moines in Iowa.
«Il bullismo scolastico può avere conseguenze significative sulla salute mentale delle vittime in termini di depressione, ansia e tentativi di suicidio. I ragazzi oggetto di bullismo possono anche soffrire di una varietà di disturbi tra cui mal di testa e disturbi del sonno», spiegano gli autori, che hanno analizzato l’associazione fra essere bulli o bullizzati, la salute mentale e le ideazioni suicidarie. Per farlo, hanno esaminato i dati dell’Iowa Youth Survey del 2018, un’indagine trasversale svolta su studenti statunitensi del 6, …  (Continua) leggi la 2° pagina bullismo, scuola, suicidio,

Dormire bene grazie ai colori


Sì a pareti dai toni freddi e luce calda

Ogni giorno, dal momento del risveglio a quello della buonanotte, si è circondati da una grande varietà di colori, che hanno il potere di influenzare non solo l’umore, ma anche il comportamento di ciascuno. Quello che è certo è che il modo in cui essi vengono percepiti è soggettivo e dipende spesso dal vissuto o dalla cultura di appartenenza.
Basti pensare che il colore bianco viene associato da alcune culture alla purezza e alla gioia, mentre in altre è il colore del lutto. Ma quando si parla di sonno, un uso sapiente dei colori può contribuire a migliorarne la qualità? Quali sono quelli da preferire e quelli da evitare?
La dottoressa Alessandra Giordano, psicologa, svela i segreti per favorire un sonno ristoratore e il riposo con l’aiuto dei colori.
I due ormoni fondamentali che influenzano l’umore e il ritmo biologico sono la melatonina e la serotonina: la prima rallenta le …  (Continua) leggi la 2° pagina dormire, sonno, colori,

Covid, stile di vita sano scongiura sintomi a lungo termine


Associazione evidenziata fra le donne colpite dall’infezione

Le donne con uno stile di vita sano prima dell’infezione da Covid-19 mostrano un rischio più basso di Long Covid. A dimostrarlo è un nuovo studio pubblicato su Jama Internal Medicine da un team della Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston diretto da Siwen Wang, che spiega: «Le donne che hanno autoriferito da cinque a sei fattori di stile di vita sano, tra cui indice di massa corporea (IMC) sano, assenza di fumo, dieta di alta qualità, assunzione moderata di alcol, esercizio fisico regolare e sonno adeguato, hanno mostrato un rischio inferiore del 49% di Long Covid rispetto alle donne che non ne hanno riportati».
Lo studio ha coinvolto 1.981 donne arruolate dal Nurses’ Health Study II con test positivo a Sars-CoV-2 da aprile 2020 a novembre 2021 e delle quali erano note le abitudini di vita fra il 2015 e il 2017.
I parametri di alcuni fattori considerati: 150 minuti di …  (Continua) leggi la 2° pagina infezione, Covid, sintomi,

Tumore del fegato: combinazione durvalumab-tremelimumab


Approvata nell’Unione Europea mostra dati incoraggianti sulla sopravvivenza

La combinazione immunoterapica di durvalumab e una singola dose di tremelimumab di AstraZeneca è stata approvata nell’Unione Europea (EU) per il trattamento di prima linea dei pazienti adulti con carcinoma epatocellulare (HCC) avanzato o non resecabile.
L’approvazione da parte della Commissione Europea fa seguito al parere positivo di dicembre 2022 del Comitato per i medicinali per uso umano (Committee for Medicinal Products for Human Use) dell’Agenzia Europea del Farmaco e si basa sui risultati positivi dello studio di Fase III HIMALAYA pubblicati nel New England Journal of Medicine Evidence.
“I risultati dello studio HIMALAYA, in cui è stato utilizzato un innovativo approccio di priming immunitario con una singola dose di tremelimumab seguita da durvalumab in monoterapia, forniscono un’importante arma aggiuntiva nel trattamento di prima linea del tumore del fegato in fase avanzata – …  (Continua) leggi la 2° pagina fegato, tremelimumab, immunoterapia,