I dolcificanti aumentano il rischio cardiovascolare


Aumento associato al consumo di bevande e alimenti

Il consumo di dolcificanti artificiali è associato a un aumento complessivo del rischio di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari. A dirlo è uno studio pubblicato sul British Medical Journal da un team della Sorbonne Paris Nord University di Parigi guidato da Mathilde Touvier, che spiega: «Il nostro lavoro differisce da quelli condotti in precedenza, in quanto considera l’assunzione di dolcificanti artificiali contenuti nei cibi e nelle bevande, invece di concentrarsi principalmente sul contenuto di dolcificanti artificiali delle sole bevande».
Poco più della metà dei dolcificanti artificiali assunti proveniva dalle bevande, mentre il resto derivava da alimenti e dolcificanti. In tutto sono stati analizzati 103.388 adulti della coorte NutriNet-Sante, il 37,1% dei quali aveva segnalato di consumare dolcificanti artificiali.
Fra i dolcificanti presi in esame c’erano l’aspartame …  (Continua) leggi la 2° pagina dolcificanti, eritritolo, cuore,

Delirio post-operatorio associato a declino cognitivo


Il declino appare più rapido del 40 per cento

Nei soggetti che mostrano delirio post-operatorio il tasso di declino cognitivo è più rapido del 40%. A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Jama Internal Medicine da un team della Warren Alpert Medical School della Brown University di Providence guidato da Zachary Kunicki, che spiega: «Dobbiamo ancora determinare se il delirio causi questo tasso di declino più rapido o se sia semplicemente un indicatore di coloro che sono a rischio di sperimentare tassi di declino più rapidi».
Il campione oggetto dello studio era formato da 560 anziani dai 70 anni in poi, dei quali è stata misurata la cognizione ogni 6 mesi per 36 mesi, e poi ogni anno per 6 anni.
Sono stati utilizzati 11 test cognitivi, dai quali è emerso che i cambiamenti cognitivi dopo l’intervento chirurgico erano complessi e che il delirio aveva la capacità di influenzare ogni punto temporale. Si è registrato un deciso calo …  (Continua) leggi la 2° pagina declino, cognitivo, delirio,

Cancro al pancreas, nuova speranza dall’immunoterapia


Studio prova a superare la resistenza modificando il microambiente tumorale

Il cancro del pancreas è uno dei più resistenti all’immunoterapia. Uno studio, coordinato dall’Istituto Oncologico Veneto e dall’Ateneo di Verona, traccia una nuova strada per provare a vincere questa resistenza, modificando il microambiente tumorale. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Science Translational Medicine e vede il Professor Vincenzo Bronte, Direttore scientifico dell’Istituto Oncologico Veneto – IRCCS e docente di Immunologia dell’Università di Verona, come autore senior e corrispondente. I finanziatori dello studio sono stati il Cancer Research Institute, la Fondazione Cariverona, l’AIRC, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ed EuroNanoMed.
I ricercatori hanno analizzato un meccanismo di evasione dal controllo immunologico messo in atto dal tumore pancreatico integrando dati funzionali, fenotipici e molecolari e sviluppato …  (Continua) leggi la 2° pagina pancreas, cancro, immunoterapia,

Allarme diabete in corsia


Le nuove linee guida per gestire un fenomeno in crescita

Sono sempre più numerose le persone affette da diabete o da glicemia elevata ricoverate negli ospedali italiani, nei reparti di chirurgia, come in quelli di medicina o specialistici. Ma non sempre si ha la possibilità di consultare un diabetologo per impostare un adeguato iter diagnostico-terapeutico.
Eppure gestire correttamente il diabete (o le iperglicemie da stress o altro) è fondamentale per assicurare al paziente il miglior esito delle cure e una breve degenza. Alla luce di queste considerazioni gli esperti della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI) hanno messo insieme una task force di esperti di varie società scientifiche per redigere delle linee guida ad hoc, un vero e proprio vademecum per la gestione del diabete o delle iperglicemie non-diabete durante il ricovero, anche da parte di non specialisti in materia. Le linee guida sono pubblicate sul portale del Sistema …  (Continua) leggi la 2° pagina diabete, glicemia, iperglicemia,

Celiachia, crescono i casi in Italia


Tasso di insorgenza fra i più alti al mondo

1 bambino su 60 in Italia riceve una diagnosi di celiachia. È uno dei tassi più alti al mondo, ma secondo gli esperti rimane un problema di sottodiagnosi. Ad affermarlo è uno studio pubblicato su Digestive and Liver Disease da un team di scienziati della Società italiana di Gastroenterologia ed Epatologia Pediatrica e dell’Università di Messina.
I ricercatori, guidati da Claudio Romano e Carlo Catassi, hanno analizzato i dati di circa 9.000 studenti delle elementari di varie città italiane. La celiachia, se non diagnosticata e affrontata tempestivamente, può causare complicanze anche gravi come l’osteoporosi, l’infertilità o il cancro.
“Malgrado il crescente interesse verso questa condizione nell’ambito medico e generale – osserva Romano, presidente della Sigenp – i casi di celiachia non diagnosticati restano troppo numerosi”.
I bambini positivi al test genetico sulla …  (Continua) leggi la 2° pagina celiachia, diagnosi, complicanze,

Cancro al polmone, nuovo trattamento per forma rara


Disponibile in Italia il farmaco amivantamab

Amivantamab, anticorpo bispecifico completamente umano, first-in-class, per il riconoscimento dei recettori mutati del fattore di crescita dell’epidermide (EGFR) e della transizione mesenchima-epidermide (MET), sviluppato da Janssen, ha ricevuto dall’Agenzia italiana del farmaco la rimborsabilità per il trattamento di adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) avanzato, con mutazioni da inserzione dell’esone 20 attivanti del fattore di crescita dell’epidermide (EGFR), dopo il fallimento della chemioterapia a base di platino. Si tratta della prima terapia ad essere approvata in Italia per questa rara mutazione.
In Italia, il tumore al polmone colpisce ogni anno oltre 40.000 persone, rappresentando la prima causa di morte oncologica negli uomini e la seconda nelle donne. In realtà, quando si parla di tumore polmonare si fa riferimento a un gruppo eterogeno di neoplasie, …  (Continua) leggi la 2° pagina polmoni, tumore, EGFR,

PFAS e fertilità, scoperto possibile trattamento


Le ciclodestrine possono rimuovere le sostanze dalle membrane degli spermatozoi

Quando si parla di PFAS, la maggioranza della popolazione pensa che sia un problema connesso alle aree del Veneto. In realtà, l’inquinamento è diffuso quasi ovunque, a causa dell’esteso utilizzo di queste sostanze in prodotti di uso quotidiano, tanto che si stimano oltre 2000 aree in Europa in cui la loro concentrazione è considerata pericolosa per la salute, con costi sanitari fra i 52 e gli 84 miliardi di euro all’anno.
Tra i principali effetti sulla salute derivanti dall’esposizione ai PFAS, la riduzione della fertilità è certamente uno degli aspetti più investigati a livello internazionale. Già in uno studio del 2019, il prof. Foresta aveva riportato segnali di alterazione dei parametri seminali in giovani diciottenni esposti a elevato inquinamento da PFAS.
Più recentemente il gruppo del prof. Foresta, in collaborazione con il dott. Andrea Di Nisio e il dott. Luca De Toni dell’UOC …  (Continua) leggi la 2° pagina spermatozoi, fertilit, PFAS,

La malattia venosa cronica aumenta il rischio cardiaco


Condizione complessa che può provocare danni gravi

Non si tratta soltanto di un fatto estetico. La Malattia Venosa Cronica (MVC) è una condizione che può progredire verso stadi più avanzati e pericolosi, se non trattata correttamente.
“In condizioni normali lo spostamento del sangue dagli arti inferiori verso il cuore avviene grazie alla pressione esercitata dai muscoli delle gambe e dall’arcata plantare, con un flusso unidirezionale assicurato dalle valvole venose. Quando questo processo viene alterato, il sangue refluisce attraverso i lembi valvolari provocando la dilatazione delle vene sostenuto da un processo infiammatorio cronico – dichiara Alberto Froio, Professore Associato di Chirurgia Vascolare, Università degli Studi di Milano-Bicocca Fondazione IRCSS – San Gerardo dei Tintori, Monza – Nelle sue forme più severe la MVC può provocare gravi complicanze come edema, pigmentazione della pelle, eczema fino alla comparsa di ulcere e …  (Continua) leggi la 2° pagina malattia, venosa, cuore,

Anello anti-Hiv sicuro anche in gravidanza


Il dispositivo con dapivirina può essere assunto dalle donne incinte

Nuovi studi presentati questa settimana a CROI 2023 attestano la sicurezza dell’impiego nel terzo trimestre di gravidanza e in allattamento dell’anello vaginale in silicone che rilascia l’antivirale dapivirina, usato per la profilassi pre-esposizione (PrEP) dell’HIV. Sempre da questi studi giunge ulteriore conferma della sicurezza dell’assunzione quotidiana della PrEP per via orale anche durante la gravidanza.
I dati degli studi di fase III Ring Study e ASPIRE avevano già mostrato che questo dispositivo era in grado di ridurre il rischio di infezione da HIV di circa il 30%. Da analisi successive è poi emerso che l’anello, da sostituirsi una volta al mese, nelle donne che lo usavano correttamente e regolarmente poteva ridurre il rischio di infezione fino al 75%.
Alle partecipanti rimaste incinte nel periodo dello studio l’anello è stato prontamente rimosso per timore che insorgessero …  (Continua) leggi la 2° pagina anello, anticoncezionale, Hiv,