Il cervello non riesce a sviluppare una rete in grado di tradurli
La mente dei bambini autistici non è in grado di “tradurre” i segnali sociali a cui tutti noi siamo esposti fin da piccoli. Nei bambini sani, il cervello poco a poco sviluppa una rete di aree specializzate nella traduzione dei segnali sociali, ma fra i bambini autistici questa prerogativa viene meno.
A sottolineare questo aspetto è uno studio dell’Università di Ginevra pubblicato su eLife. Secondo i medici svizzeri, già durante il primo anno di vita la mancanza di tale caratteristica comincia a farsi evidente.
Il team elvetico ha osservato bambini di 3 anni, autistici e non, che assistevano a video di altri bambini impegnati nel gioco. I ricercatori hanno utilizzato dei tracciatori oculari per capire dove si rivolgesse di volta in volta lo sguardo, mentre l’attività cerebrale è stata registrata con un elettroencefalogramma.