Batteriuria asintomatica in gravidanza, sì allo screening

Anche se il rischio di pielonefrite sembra ridotto

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Lo screening per batteriuria asintomatica dovrebbe far parte del percorso di analisi che una donna in gravidanza abitualmente affronta.

Secondo le raccomandazioni della Preventive Services Task Force degli Stati Uniti (USPSTF), le donne incinte dovrebbero essere sottoposte a screening fra la 12esima e la 16esima settimana di gestazione, anche se tale screening va inteso come raccomandazione di tipo B, cioè con un beneficio netto moderato nella riduzione delle complicanze, mentre dal 1996 è stato di tipo A.

Alcune nuove prove hanno dimostrato che il rischio di pielonefrite è diminuito nelle donne in gravidanza, e ora c’è più preoccupazione riguardo all’uso di antibiotici, resistenza agli antibiotici e conservazione dei batteri “buoni”.