Studio individua nel Dna spazzatura le responsabilità del fallimento
Il fallimento terapeutico della chemioterapia che si verifica in un certo numero di casi di cancro potrebbe essere spiegato con il Dna spazzatura.
A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Cell da un team della Harvard Medical School of Boston coordinato dal ricercatore italiano Pier Paolo Pandolfi.
Era opinione comune fino a poco tempo fa che la parte di Dna non coinvolta nella produzione di proteine non servisse a niente. Di fatto, questa parte di Dna veniva definita “junk”, cioè spazzatura. In realtà, si parla del 98% del patrimonio genetico totale. Pensare che solo il 2% del Dna fosse utile era quindi un concetto abbastanza radicale e via via è stato abbandonato.
Negli ultimi anni i ricercatori hanno infatti scoperto migliaia di Rna che non servono a produrre proteine, ribattezzandoli IncRna