A Bologna il primo caso al mondo
Una tecnica innovativa di personalizzazione dell’intera procedura di sostituzione protesica di caviglia che, partendo dall’anatomia di ogni singolo paziente permette di costruire un impianto su misura in stampa 3D, è stata messa a punto grazie alla collaborazione tra chirurghi ortopedici e ingegneri dell’Istituto Ortopedico Rizzoli e dell’Università di Bologna.
Il professor Cesare Faldini, direttore della Clinica Ortopedica I, ha coordinato l’equipe che ha eseguito l’impianto su un paziente di 57 anni, che aveva perso la funzionalità articolare in seguito a un incidente stradale. Era finora considerato non operabile a causa della severa alterazione anatomica della sua caviglia; oggi cammina, grazie all’intervento eseguito al Rizzoli il 9 ottobre scorso.