Coronavirus, i polmoni dei fumatori sono più a rischio

Potrebbe spiegare la differenza di genere nei contagi

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Il nuovo coronavirus predilige gli uomini, questo è un dato di fatto. I dati raccolti finora indicano un tasso di contagio e di mortalità molto più elevato nella popolazione maschile. Una delle ragioni potrebbe risiedere nell’abitudine o meno a fumare.

Se nelle fasce d’età più giovani, fumare è un’attività che non ha distinzioni di genere a livello statistico, ciò non avviene fra gli over 65, dove si registra una netta prevalenza di fumatori uomini. Ed è proprio questa la fascia d’età più colpita dal virus.

Giorgio Scagliotti, direttore dell’Oncologia all’Università di Torino, commenta:

Impossibile dirlo ora. Siamo talmente impegnati a contrastare quest’epidemia negli ospedali, a cercare posti letto, a creare nuove terapie intensive, a salvare vite umane e — se riusciamo — a salvarci anche noi, che non c’è tempo per analisi statistiche approfondite in questo momento.

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