Sorprendente svolta data dall’analisi dell’epidemia
Con ogni probabilità, è un uomo di 33 anni di Monaco di Baviera il paziente zero europeo. A rivelarlo è un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine da ricercatori tedeschi.
Secondo l’analisi, l’uomo ha manifestato sintomi respiratori e febbre alta già il 24 gennaio, ben prima che si manifestasse il focolaio nel nord Italia. L’uomo è guarito spontaneamente nel giro di pochi giorni.
È plausibile che il focolaio tedesco abbia alimentato i contagi in altri paesi europei e non: “Dal primo febbraio circa un quarto delle nuove infezioni in Messico, Finlandia, Scozia e Italia, come i primi casi in Brasile, appaiono geneticamente simili al focolaio di Monaco”, spiega Trevor Bedford, fondatore del sito Nextstrain, dove viene ricostruito una sorta di albero genealogico del virus.