Studio identifica la popolazione da proteggere
Due mesi in prima linea nei reparti e nelle terapie intensive Covid-19 dell’IRCCS Ospedale San Raffaele – dove sono stati seguiti circa 1000 pazienti – hanno permesso a medici e ricercatori di identificare i soggetti a maggior rischio di sviluppare le forme più aggressive della malattia.
Evidenze scientifiche che suggeriscono la necessità di uno stretto coordinamento tra la medicina del territorio e gli ospedali ad alta specializzazione per guidare la riapertura del paese in sicurezza durante la fase II.
Nelle prime settimane del capitolo italiano della pandemia, i medici e i ricercatori del San Raffaele hanno avviato un maxi studio clinico osservazionale per capire di più della malattia e dei soggetti colpiti più gravemente.