Per scegliere vanno considerati il costo e le preferenze del paziente
Nessuna differenza in termini di efficacia fra gesso e tutore nei casi di frattura della caviglia.
Lo dice un nuovo studio pubblicato sul British Medical Journal da un team dell’Università di Warwick guidato da Rebecca Kearney, che spiega:
«Non tutte le fratture della caviglia richiedono un intervento chirurgico, ma in tutti i casi i pazienti devono mantenere il piede immobilizzato in genere per un periodo di circa 6 settimane per consentire alle ossa di guarire».
I ricercatori hanno messo a confronto i due approcci nei casi di 669 soggetti con frattura della caviglia randomizzati a ricevere un gesso o un tutore rimovibile per immobilizzare il piede.
Il consiglio per i pazienti trattati con il tutore è stato quello di togliere il dispositivo per 3 volte al giorno ed eseguire ripetizioni di esercizi per il movimento della caviglia.