Il controllo dei movimenti non riduce in maniera evidente il rischio di aborto
Il rischio di aborto spontaneo non si riduce solo attraverso il controllo dei movimenti fetali. Lo dimostra uno studio apparso su Lancet e firmato da scienziati della University of Edinburgh.
Jane Norman, l’autrice principale, spiega: «Il nostro ampio studio non ha raggiunto i risultati che ci aspettavamo, ma i consigli per le donne incinte rimangono gli stessi. Qualora si noti un cambiamento nei movimenti del bambino nel grembo materno infatti è bene consultare immediatamente l’ostetrica o l’unità materna locale».
Studi precedenti avevano incoraggiato le donne a prestare la massima attenzione ai movimenti dei propri bambini. Secondo le stime, il controllo dei movimenti fetali, insieme a ulteriori controlli e all’induzione del parto precoce in caso di rischio, avrebbero l’effetto di ridurre del 30% il rischio di aborto spontaneo e di nati morti.