Le malattie neurodegenerative sono più comuni fra i calciatori
I colpi di testa ripetuti nel corso di anni aumentano il rischio di sviluppare demenza fra i giocatori di calcio. Lo dice uno studio pubblicato su New England Journal of Medicine da un team dell’Università di Glasgow realizzato su 7676 ex calciatori professionisti scozzesi.
“Tra i calciatori professionisti c’è una mortalità più bassa rispetto alla popolazione generale per cause non neurologiche, ma più alta per le malattie neurodegenerative, e un rischio più elevato di sviluppare demenza o Alzheimer”, spiegano i ricercatori.
Sarebbero proprio i colpi di testa i responsabili di questo rischio maggiore. Lo studio ha analizzato retrospettivamente i casi di 7676 ex calciatori, confrontandone la mortalità per malattie neurodegenerative con quella di altri 23.028 soggetti che non hanno praticato sport agonistico.