Il cambiamento climatico pregiudica lo sperma

Peggiora la morfologia e la motilità del seme

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Oggi si parla molto d’inquinamento ambientale e danni correlati alla salute. Le sostanze chimiche disperse nell’acqua, nel suolo ma anche nell’aria o contenute in molti alimenti, ma anche attività apparentemente innocue,
possono essere responsabili di patologie andrologiche e ginecologiche che impattano in modo fortemente negativo sulla riproduzione.

Ma in che modo questo accade e quali di conseguenza le contromisure?
A fare il punto sulla questione con l’agenzia di stampa Dire è Andrea Garolla, professore di Endocrinologia dell’Unità di Andrologia e Medicina della Riproduzione dell’Università degli studi di Padova.

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