Alcuni sostengono che il contatto con gli altri non è l’unica via di contagio
Circola molto la notizia secondo cui il nuovo coronavirus avrebbe la capacità di circolare nell’aria. Come si è arrivati a sostenere tale tesi? I virus che colpiscono l’apparato respiratorio si diffondono nell’ambiente tramite saliva e muco della persona infetta.
Le secrezioni circolano sotto forma di “droplet”, goccioline emesse con un colpo di tosse o uno starnuto. Se l’infetto non si ripara la bocca e il naso con le mani, allora i droplet si depositano su ciò che trovano nel giro di 1-2 metri.
Se invece lo fa e poi non si lava immediatamente le mani, le goccioline infetteranno tutto ciò che la persona toccherà di lì in poi. Sulla superficie in cui è “atterrato”, il coronavirus – e gli altri virus che causano sindromi influenzali – sopravvive per qualche ora, non si sa con precisione quante.