Il mio “amico” diabete

La testimonianza di chi lotta da anni con la malattia

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«Le corse in bagno e una sete continua». È la presa di contatto con il diabete per Giovanna (nome di fantasia, ndr) che ha scoperto di essere malata a 38 anni.
«Ero sempre stanca, e a volte non vedevo bene. Quando sono andata per la prima volta dal medico avevo il terrore che mi venisse diagnosticato un tumore. Le analisi, invece, hanno decretato che avevo il diabete. Non ci potevo credere, il diabete? Pensavo fosse una malattia degli anziani. Al sollievo iniziale – in fondo il diabete è “controllabile”, il cancro no, è il pensiero comune – è subentrata la rabbia per una malattia che ti condiziona pesantemente la vita, ma che tutto sommato, agli occhi di parenti e amici, non è poi così grave».
Ma non è così, e Giovanna e gli altri malati di diabete lo sanno bene. Si tratta di una malattia grave, ma che allo stesso tempo può essere tenuta sotto controllo.

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