I sintomi e le terapie per i pazienti più giovani
Come ogni anno dal 1997, l’11 aprile ricorre la Giornata Mondiale Parkinson, voluta dall’European Parkinson’s Disease Association (EPDA), data di nascita di James Parkinson, il medico inglese che nel 1817 descrisse per la prima volta la “paralisi agitante”.
Le manifestazioni pubbliche sono state annullate a causa dell’emergenza coronavirus. Nonostante questo, seppure a distanza, il dibattito può proseguire, partendo proprio dalle possibilità che hanno i pazienti Parkinson di contrarre il virus.
I pazienti affetti da malattia di Parkinson (MP) – sottolinea la dott.ssa Anna Zecchinelli, Direttore del Centro Parkinson e Parkinsonismi dell’ASST Gaetano Pini-CTO – non sono a rischio maggiore di contrarre l’infezione da Coronavirus rispetto alla popolazione generale.