Sotto accusa il particolato fine PM2.5
Lo smog fa male al cuore. Lo conferma uno studio pubblicato su The Lancet Planetary Health da esperti della Oregon State University.
Lo studio ha coinvolto 157.436 adulti fra 35 e 70 anni in 21 paesi, monitorandone lo stato di salute dal 2003 al 2018. Nel corso del follow up sono stati registrati 3.219 decessi attribuibili a malattie cardiovascolari, e 9.152 soggetti in tutto hanno accusato un evento cardiovascolare.
I dati indicano un aumento del 5% per ogni 10 microgrammi per metro cubo in più nella concentrazione di particolato fine (PM2.5), uno degli inquinanti atmosferici più diffusi. Il PM2.5 viene rilasciato ad esempio dai tubi di scarico delle auto. Ciò si traduce in un 14% di eventi cardiovascolari associati all’esposizione al particolato PM2.5.