L’intervento che libera le giugulari migliora i sintomi
Sebbene sembri ormai accertata l’inutilità dell’angioplastica venosa per la cura della sclerosi multipla in base al cosiddetto metodo Zamboni, lo stesso intervento potrebbe rivelarsi molto utile per il trattamento della cefalea.
Lo afferma uno studio dell’Università di Catania e della Leeds Beckett University pubblicato su Plos One.
I ricercatori anglo-italiani hanno effettuato l’intervento di angioplastica venosa su 286 pazienti affetti da sclerosi multipla, verificando un miglioramento significativo nel grado di severità del mal di testa. Il miglioramento si è mantenuto stabile per tutta la durata dello studio, oltre 3 anni.
Studi precedenti – commenta Clive Beggs, professore di fisiologia applicata alla Leeds Beckett University – hanno chiaramente dimostrato che il mal di testa è collegato a un’elevata pressione nel sistema venoso cerebrale.