L’Intelligenza Artificiale prevede il tumore del pancreas


Pazienti identificati tre anni prima della diagnosi

Tre anni di vantaggio sul tumore del pancreas, un traguardo cui ambirebbero tanti medici e pazienti e che potrebbe essere garantito al più presto dall’Intelligenza Artificiale.
Il tumore del pancreas viene diagnosticato precocemente soltanto nel 12% dei casi. In questa fascia fortunata di pazienti si registra un’aspettativa di vita a 5 anni del 44%. Al contrario, quando la diagnosi arriva tardi, cioè quando il tumore è già in fase di metastatizzazione, la percentuale di sopravvivenza a 5 anni cala drasticamente al 10%.
Nello studio pubblicato su Nature Medicine i ricercatori sottolineano che in assenza di un segnale chiaro che indichi un rischio elevato nessun medico può prescrivere esami approfonditi come la tomografia computerizzata (CT) o la risonanza magnetica (MRI).
Per questo, gli scienziati hanno tentato di utilizzare l’Intelligenza Artificiale servendosi di 9 milioni di …  (Continua) leggi la 2° pagina tumore, pancreas, intelligenza,

Glioblastoma, terapia combinata aumenta la sopravvivenza


Virus oncolitico e immunoterapia per combattere il cancro

Una terapia che combina un virus oncolitico iniettato direttamente nel tumore e l’immunoterapia si è mostrato efficace contro il glioblastoma in uno studio pubblicato su Nature Medicine.
«I primi risultati della sperimentazione clinica sono promettenti. Siamo cautamente ottimisti sui benefici clinici a lungo termine per i pazienti», spiega Farshad Nassiri della University of Toronto e dello University Health Network (UHN) di Toronto, primo autore dello studio.
Difficile da trattare, il glioblastoma non ha mostrato particolare suscettibilità neanche con gli inibitori del checkpoint immunitario. I ricercatori hanno quindi testato una terapia che prevede la combinazione di un virus oncolitico e dell’inibizione del checkpoint immunitario, utilizzando un anticorpo anti-PD-1 come immunoterapia mirata.
Hanno prima iniettato il virus localizzando il tumore con tecniche stereotassiche, poi …  (Continua) leggi la 2° pagina glioblastoma, cervello, terapia,

Vaccino anti-Covid, forse scoperta la causa delle miocarditi


Le cause di infiammazione cardiaca nei soggetti più giovani

Uno studio apparso su Science Immunology ha indagato le ragioni alla base dell’insorgenza di miocarditi fra i giovani dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid.
I ricercatori della Yale University hanno analizzato i campioni di tessuto di 23 giovani pazienti fra i 13 e i 21 anni sani che avevano sviluppato una miocardite e/o una pericardite dopo la seconda dose di vaccino a mRna anti-Covid-19.
Il team, guidato dall’infettivologa Inci Yildirim, ha scoperto che alla base dell’infiammazione non ci sarebbero gli anticorpi indotti dal vaccino, ma una risposta spontanea del sistema immunitario.
«Studi precedenti suggeriscono che in rari casi può comparire una miocardite/pericardite in giovani maschi dopo dosi ripetute di vaccino anti-COVID-19 a mRNA, ma è probabile che la malattia si verifichi come complicanza dell’infezione da SARS-CoV-2 piuttosto che dopo la vaccinazione», spiega …  (Continua) leggi la 2° pagina Covid, miocardite, vaccino,

Diabete, l’endoscopia elimina il bisogno di insulina


Gli impulsi elettrici modificano le strutture endoteliali dell’intestino

Una tecnica per eliminare il bisogno di insulina nei pazienti affetti da diabete di tipo 2. È quello che promette di essere ReCet – Re-Cellularization via Electroporation Therapy -, la tecnica endoscopica della durata di 60 minuti con la quale vengono inviati impulsi elettrici controllati per modificare le strutture endoteliali della prima parte dell’intestino tenue.
La tecnica è stata sperimentata nel corso dello studio EMINENT, realizzato su 14 pazienti con diabete di tipo 2 e presentato alla Digestive Disease Week 2023 di Chicago.
Gli scienziati hanno valutato sicurezza, fattibilità ed efficacia della procedura associata alla somministrazione di semaglutide, un antidiabetico GLP1 agonista.
«Il diabete di tipo 2 viene di solito trattato con una varietà di farmaci, tenendo l’insulina come ultima risorsa», spiega Jacques Bergman, coordinatore dello studio e responsabile …  (Continua) leggi la 2° pagina diabete, insulina, endoscopia,

Glutocorticoidi pericolosi per il feto


Effetti dannosi sul sistema cardiovascolare

I glutocorticoidi più utilizzati – desametasone e betametasone – hanno effetti dannosi sul sistema cardiovascolare del feto in via di sviluppo. Lo certifica uno studio pubblicato su FASEB Journal da un team dell’Università di Cambridge guidato da Tessa Garrud, che spiega: «I glucocorticoidi sintetici più usati, ossia desametasone e betametasone, se somministrati in epoca prenatale accelerano la maturazione polmonare fetale e riducono la mortalità nei neonati prematuri, ma possono avere anche effetti avversi sul sistema cardiovascolare con meccanismi ancora poco noti».
Il team inglese ha analizzato gli effetti dei due farmaci sulla struttura e sulla funzione cardiovascolare oltre che sui meccanismi molecolari servendosi di embrioni di pollo.
«In sintesi, le uova fecondate sono state trattate con desametasone, betametasone o soluzione di controllo e sono state effettuate successivamente …  (Continua) leggi la 2° pagina corticoidi, desametasone, betametasone,

Malformazione della vena di Galeno trattata in utero


Intervento eseguito per la prima volta

Un team di chirurghi americani ha realizzato uno straordinario intervento per trattare in utero una patologia congenita potenzialmente mortale, la malformazione della vena di Galeno.
L’operazione, la prima del genere, è stata realizzata dai ricercatori del Boston Children’s Hospital e del Brigham and Women’s Hospital coordinati da Darren Orbach, condirettore del Cerebrovascular Surgery & Interventions Center presso il Boston Children’s Hospital e professore associato di radiologia alla Facoltà di medicina di Harvard. «La VOGM è una rara condizione prenatale in cui le arterie che portano sangue ad alto flusso e alta pressione dal cuore al cervello si collegano direttamente con una vena principale invece che alla rete capillare necessaria a rallentare il flusso e fornire ossigeno al tessuto cerebrale, con effetti emodinamici che si aggravano dopo la nascita: l’elevata pressione del sangue …  (Continua) leggi la 2° pagina malformazione, Galeno, vena,

Come prevenire la preeclampsia in gravidanza


Le raccomandazioni degli esperti americani

Un team di esperti dell’Università di Pittsburgh ha pubblicato sull’American Journal of Obstetrics and Gynecology un documento con le raccomandazioni per la prevenzione della preeclampsia in gravidanza.
«La preeclampsia, un disturbo multisistemico della gravidanza, colpisce ogni anno 250.000 donne incinte negli Stati Uniti e circa 10 milioni nel mondo, ed è associata non solo a morbilità e mortalità nel breve periodo, ma anche a una morbilità a lungo termine che minaccia lo stato di salute della madre e della prole», spiega il primo autore James Roberts.
Ci sono tuttavia diversi interventi che possono ridurre le probabilità di sviluppare la condizione. Sono stati elencati dal team americano, che ha preso in considerazione i farmaci, il monitoraggio e le modifiche comportamentali.
«È ora stabilito con chiarezza che basse dosi di aspirina somministrata giornalmente all’inizio della …  (Continua) leggi la 2° pagina Preeclampsia, gravidanza, aspirina,

La criostimolazione combatte l’obesità


L’esposizione al freddo può aiutare a perdere peso

Esporsi al freddo estremo per breve tempo per dimagrire. È la proposta avanzata da una ricerca presentata al Congresso Europeo sull’Obesità di Dublino.
Il freddo ha l’effetto di migliorare i livelli di colesterolo e di altri grassi nel sangue. Gli obesi sottoposti a criostimolazione hanno mostrato una maggiore riduzione del girovita e dei livelli di zucchero nel sangue. La ricerca è firmata da Jacopo Fontana dell’Istituto Auxologico Piancavallo IRCCS, che commenta: “Sappiamo da ricerche precedenti che la criostimolazione può avere potenti effetti sul corpo. Può agire come trattamento antinfiammatorio e antiossidante, con effetti benefici sulla composizione corporea, compresa la percentuale di grasso”.
Nel corso dello studio 29 soggetti obesi sono stati ricoverati per seguire un programma che comprendeva un piano dietetico personalizzato, supporto psicologico e attività fisica. Una …  (Continua) leggi la 2° pagina obesit, criostimolazione, freddo,