Stomach Vacuum allenare l’addome con la respirazione

Ci sono tanti esercizi per allenare l’addome ma sembra che lo Stomach Vacuum o Vacuum addominale sia di gran lunga l’esercizio più efficace, “salva tempo” e no excuses da fare.

Se sei una frequentatrice di palestre piuttosto che di allenamenti ad alta intensità online, non avrai sentito parlare di questo esercizio. Preso in prestito dallo yoga è diventato un “must do” della routine di allenamento di molti fitness influencer.

Stomach Vacuum cos’è?

Il vacuum addominale consiste principalmente nello svuotare lo stomaco dall’aria attraverso la respirazione. L’esercizio ti permette di aumentare la forza della parte centrale del corpo, lavorando principalmente il retto dell’addome, aiutandoti anche a migliorare la postura.

Come eseguire il vacuum addominale

Per eseguire l’esercizio basta:

  • inalare tutta l’aria possibile attraverso il naso,
  • portare i muscoli addominali indietro, finché non si crea un vuoto
  • Mantenere la posizione per qualche secondo
  • buttare fuori l’aria attraverso la bocca con un respiro profondo.

Descritta così sembra un’operazione molto semplici da eseguire. In realtà è più facile a dirsi che a farsi. Come molte atlete/influencer suggeriscono si può iniziare l’allenamento a questo esercizio con delle mini sessioni da fare letteralmente ovunque: in bagno mentre ti lavi i denti, a letto prima di dormi piuttosto che davanti allo specchio prima di iniziare a vestirsi.

Iniziando quindi con 3 set da 20 secondi probabilmente in circa un mese dovresti iniziare a sentire l’esigenza di passare ad una routine più challenging

Vacuum addominale dopo quanto tempo i risultati

Secondo alcune ricerche fatte in rete e dopo aver visionato diversi video sembrerebbe che, al netto di mantenere intatta la propria routine di allenamento, si possa perdere fino ad 1 cm in vita e ad altezza bacino.

Chiaramente va tenuto sempre in considerazione che siamo tutti diversi e generalizzare potrebbe portarti a voler raggiungere degli obiettivi non realistici.

Il modo migliore resta sempre e comunque quello di provare in prima persona, chiaramente condizioni fisiche e di salute permettendo.

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