Alzheimer, l’alimentazione che riduce le placche


Dieta MIND e mediterranea riducono placche amiloidi e grovigli di tau

Gli accumuli delle due proteine responsabili dell’Alzheimer – l’amiloide e la tau – possono essere contrastati da un regime alimentare che preveda il ricorso alla dieta MIND o alla dieta mediterranea.
Lo ricorda uno studio pubblicato su Neurology da un team della Rush University di Chicago diretto da Puja Agarwal, che spiega: «Sebbene la nostra ricerca non possa provare che una dieta sana abbia portato a un minor numero di depositi cerebrali di placche amiloidi, che sono anche indicatori della malattia di Alzheimer, sappiamo che esiste una relazione tra l’alimentazione e queste placche, e seguire la dieta MIND e la dieta mediterranea può essere un modo per migliorare la salute cerebrale e proteggere la cognizione man mano che si invecchia».
Allo studio hanno partecipato 581 soggetti con età media di 84 anni al momento della valutazione della dieta. I volontari hanno accettato di …  (Continua) leggi la 2° pagina alzheimer, mediterranea, Mind,

I dolcificanti deprimono il sistema immunitario


Il loro uso è anche associato a un maggior rischio cardiaco

Un consumo elevato del dolcificante sucralosio è associato a una risposta immunitaria inferiore, secondo i dati di uno studio pubblicato su Nature. Lo studio, realizzato dai ricercatori del Cancer Research UK Beatson Institute di Glasgow guidati da Karen Vousden, ha utilizzato su modello animale dosi molto elevate di sucralosio, utilizzato comunemente come sostituto dello zucchero in molti prodotti alimentari perché privo di calorie e dal potere dolcificante 600 volte più alto dello zucchero.
Il dosaggio usato dal gruppo di Vousden era superiore a quello del consumo alimentare umano medio di cibi e bevande dolcificate con sucralosio e molto vicino alla dose massima giornaliera consentita, circa 15 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare o 5 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo secondo la Food and Drug Administration degli …  (Continua) leggi la 2° pagina dolcificanti, zucchero, insulina,

Celiachia, crescono i casi in Italia


Tasso di insorgenza fra i più alti al mondo

1 bambino su 60 in Italia riceve una diagnosi di celiachia. È uno dei tassi più alti al mondo, ma secondo gli esperti rimane un problema di sottodiagnosi. Ad affermarlo è uno studio pubblicato su Digestive and Liver Disease da un team di scienziati della Società italiana di Gastroenterologia ed Epatologia Pediatrica e dell’Università di Messina.
I ricercatori, guidati da Claudio Romano e Carlo Catassi, hanno analizzato i dati di circa 9.000 studenti delle elementari di varie città italiane. La celiachia, se non diagnosticata e affrontata tempestivamente, può causare complicanze anche gravi come l’osteoporosi, l’infertilità o il cancro.
“Malgrado il crescente interesse verso questa condizione nell’ambito medico e generale – osserva Romano, presidente della Sigenp – i casi di celiachia non diagnosticati restano troppo numerosi”.
I bambini positivi al test genetico sulla …  (Continua) leggi la 2° pagina celiachia, diagnosi, complicanze,

I campanelli d’allarme dei disturbi alimentari


Colpiscono sempre più i bambini già a partire dagli 8 anni

I disturbi alimentari sono sempre di più e colpiscono sempre prima, con bambine e bambini che già a 8 anni manifestano dei campanelli d’allarme difficili da intercettare. Come si possono aiutare i genitori a riconoscere l’insorgenza di un disturbo in cui è facile entrare ma è difficile uscire? “Il genitore deve preoccuparsi se vede cambiare il comportamento dei figli – spiega Giampaolo De Luca, membro del Gruppo di Studio sull’adolescenza della Società italiana di pediatria – se nota ansia, oppure la tendenza a chiudersi in se stessi, se nascondono le cose che fanno. L’isolamento è un indizio, i ragazzi tendono a frequentare al massimo una sola persona, mentre un’altra evidenza sono gli episodi di autolesionismo, come tagliarsi (spesso sulle braccia)”. Alcuni segnali vengono anche dal modo in cui si mangia, ad esempio “lo sminuzzare il cibo in pezzi piccolissimi; la lentezza del pasto; …  (Continua) leggi la 2° pagina disturbi, alimentari, bambini,

In primavera è più facile dimagrire


I cambiamenti che rendono la dieta più facile

Ci sarà un motivo per cui tantissime persone decidono di mettersi a dieta proprio all’inizio della primavera. Di sicuro c’è la voglia di arrivare all’estate con un corpo più desiderabile, ma pare ci sia anche una componente di natura fisiologica.
Uno studio pubblicato sullo European Journal of Clinical Nutrition segnala un cambiamento stagionale importante per quanto riguarda l’appetito, che pare diminuire con l’aumentare della temperatura. I ricercatori hanno calcolato una riduzione media dell’introito calorico pari a 86 calorie giornaliere dall’autunno alla primavera, con una tendenza in aumento anche durante l’estate. Ciò dipende, spiegano i ricercatori, dal fatto che l’organismo cerca di mantenersi fresco a dispetto del fatto che le sue funzioni tendono a generare calore. La maniera per ridurre il carico di …  (Continua) leggi la 2° pagina dieta, dimagrire, primavera,

Una dieta mirata riduce stress e ansia


Il ruolo degli psicobiotici nell’alimentazione di qualità

La Fondazione Edmund Mach ha partecipato allo studio internazionale coordinato dalla University College of Cork che dimostra come la combinazione virtuosa di stile di vita e alimentazione incida sulla salute mentale delle persone.
Focus dello studio sono gli psicobiotici, microrganismi benefici che si affiancano ai probiotici, e che operando lungo l’asse microbiota-intestino-cervello contribuiscono a migliorare le prestazioni del sistema nervoso umano.
Da questa ricerca, che in FEM ha coinvolto l’Unità di Metabolomica del Centro Ricerca e Innovazione con l’analisi dei biofluidi umani, arriva un’ulteriore conferma dei benefici prodotti da questi microorganismi, compiendo un ulteriore passo nella direzione di un intervento preventivo o curativo attraverso l’alimentazione, di sindromi quali depressione, Alzheimer, autismo o disturbi da stress in generale.
Dalla ricerca emergono, in …  (Continua) leggi la 2° pagina microbiota, intestino, stress,

I sintomi della celiachia nei bambini


Quali sono e come riconoscerli

In Italia l’1% della popolazione soffre di celiachia, un’intolleranza permanente al glutine scatenata da un meccanismo autoimmune che tipicamente insorge in età pediatrica (1-18 anni), ma può comparire anche più tardi, e interessa maggiormente il genere femminile.
Si tratta di una condizione cronica che porta a malnutrizione e quindi interferisce sul peso e sulla crescita dei bambini, malassorbimento selettivo di alcuni minerali e vitamine che possono determinare condizioni di malattia, quindi va diagnosticata in modo rigoroso prima di iniziare una dieta senza glutine.
Le modalità con cui si manifesta la celiachia nei bambini sono sostanzialmente due:

– celiachia con manifestazioni gastrointestinali che comporta scarsa crescita, addome disteso, diarrea, vomito, sintomi diversamente combinati tra loro con bambini che presentano parabole di crescite discendenti in termini di …  (Continua) leggi la 2° pagina celiachia, glutine, dieta,

I polifenoli riducono il rischio di stenosi spinale lombare


Gli effetti benefici di una corretta alimentazione

Mangiare cibi ricchi di polifenoli, sostanze naturali presenti in frutta, verdura, noci e vino, potrebbe essere vantaggioso per la stenosi spinale lombare grave (LSS), una condizione in cui il canale spinale si restringe a causa di cambiamenti legati all’età.
Sono i risultati di una ricerca nata, nell’ambito del Progetto PREFACE, dalla collaborazione tra il Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione e il Dipartimento di Neurochirurgia dell’I.R.C.C.S. Neuromed. Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nutrients, ha messo a confronto 156 pazienti con stenosi lombare grave, che necessitavano di intervento chirurgico, con 312 persone sane che avevano partecipato allo studio epidemiologico Moli-sani. Tutti i partecipanti avevano risposto a un questionario sulle loro abitudini alimentari. In questo modo è stato possibile calcolare quanti polifenoli fossero …  (Continua) leggi la 2° pagina polifenoli, stenosi, dieta,

I probiotici prevengono le malattie cardiovascolari


Correlazione evidente fra microbiota intestinale e benessere cardiovascolare

Secondo i dati Istat del 2017, il 10.4% di tutti i decessi è stato attribuito a malattie ischemiche del cuore (11.3% negli uomini e 9.6% nelle donne) e il 9.2% a eventi cerebrovascolari (7.6% negli uomini e 10.7% nelle donne). Accanto a fattori di rischio legati all’avanzare dell’età o di carattere genetico, vi sono comportamenti e stili di vita quali fumo, alcol, e cattiva alimentazione che incrementano l’insorgere di problemi cardiocircolatori. Anni di studi hanno infatti comprovato che un’alterazione della flora batterica intestinale può essere corresponsabile dell’insufficienza cardiaca.
I probiotici di ultima generazione sembra abbiano una efficace correlazione sul benessere anche dell’apparato cardiovascolare e possono quindi essere considerati un supporto di prevenzione utile anche per questa condizione.
“I probotici – conferma, infatti, Marco Toscano Biologo Molecolare e …  (Continua) leggi la 2° pagina probiotici, cardiovascolare, cuore,

Il cuore dei neonati dipende dalla mamma


Stile di vita materno fondamentale per la salute cardiovascolare del bambino

Lo stile di vita della mamma è fondamentale per la salute cardiovascolare dei neonati. Non solo durante la gravidanza, ma anche prima di rimanere incinta, stando alle conclusioni di uno studio pubblicato su Circulation da un team della Feinberg School of Medicine della Northwestern University di Chicago, che ha curato un documento per conto dell’American Heart Association.
Il nuovo documento riassume i dati disponibili che collegano alcuni indicatori della salute femminile al decorso della gravidanza e alla salute dei figli nel corso della vita.
I fattori in questione sono l’attività fisica, l’alimentazione, il fumo, il peso, la pressione sanguigna, la glicemia, i livelli di colesterolo e la regolarità del sonno.
I dati indicano ad esempio che avere il diabete di tipo 2 prima di rimanere incinta è associato a un rischio più alto del 39% che il bambino soffra di malattie …  (Continua) leggi la 2° pagina cuore, bambini, alimentazione,