Antipertensivi utili a qualsiasi ora


I farmaci si possono assumere lungo l’intero arco della giornata

Non c’è un momento migliore per assumere i farmaci antipertensivi prescritti dai medici. Lo dimostrano i risultati dello studio TIME, che contraddicono diversi studi precedenti, i quali suggerivano di assumere i farmaci di sera per una potenziale maggiore efficacia.
L’ultimo trial, però, ha dimostrato che non esiste una differenza statisticamente significativa fra i pazienti che assumono gli antipertensivi la mattina o la sera. La somministrazione serale, peraltro, non sembra essere dannosa in termini di cadute o altri effetti avversi. L’assunzione del farmaco di notte potrebbe aumentare l’ipotensione notturna, ma come sottolinea Tom MacDonald – professore di Farmacologia clinica e Farmacoepidemiologia presso l’Università di Dundee – c’erano più vertigini durante il giorno e la percentuale di fratture e ricoveri era uguale nei due gruppi.
Allo studio hanno partecipato 21.104 pazienti …  (Continua) leggi la 2° pagina ipertensione, pressione, farmaci,

Parto, gli antidolorifici non sono un rischio per i neonati


Una terapia media di 3 giorni non sembra rischiosa

Le partorienti possono assumere antidolorifici oppioidi, che non sembrano rappresentare un pericolo per i neonati. A evidenziarlo è uno studio pubblicato sul British Medical Journal da un team del Sunnybrook Health Sciences Centre di Toronto guidato da Jonathan Zipursky.
Lo studio ha analizzato i dati raccolti fra il 2012 e il 2020 relativi ai bambini nati da 85.852 partorienti che hanno richiesto una prescrizione di oppioidi entro 7 giorni dalle dimissioni ospedaliere e da 538.815 pazienti nelle stesse condizioni che non l’hanno fatto. Circa l’80% delle donne arruolate nello studio aveva partorito con taglio cesareo.
Fra le donne a cui sono stati prescritti oppioidi, il 42% ha ricevuto ossicodone, il 20% codeina, il 19% morfina e il 12% idromorfone, con una terapia media di 3 giorni.
I neonati delle donne che hanno assunto antidolorifici hanno mostrato quasi mezzo punto percentuale …  (Continua) leggi la 2° pagina parto, antidolorifici, neonati,

Psoriasi, approvato deucravacitinib


Farmaco da assumere una volta al giorno

La Commissione Europea ha approvato deucravacitinib, un farmaco first-in-class, inibitore orale della tirosin-chinasi 2 (TYK2) per il trattamento dei pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a severa, candidati alla terapia sistemica. Deucravacitinib è la prima terapia orale con un nuovo meccanismo d’azione approvata per questa indicazione negli ultimi 10 anni. La decisione si basa sui risultati degli studi clinici di Fase 3 POETYK PSO-1 e POETYK PSO-2, che hanno dimostrato l’efficacia superiore di deucravacitinib, assunto una volta al giorno, rispetto a placebo e apremilast assunto due volte al giorno, alle settimane 16 e 24, con risposte mantenute per 52 settimane. Ulteriori dati dello studio di estensione a lungo termine POETYK PSO LTE (long term extension) hanno supportato l’approvazione. Il programma di studio clinico POETYK ha dimostrato un profilo di sicurezza costante nei …  (Continua) leggi la 2° pagina psoriasi, deucravacitinib, placche,

Toxoplasmosi, rischi anche per chi viaggia


Non è una patologia confinata al periodo della gravidanza

La Toxoplasmosi viene generalmente associata alla donna in gravidanza e alla dieta priva di alimenti crudi che per nove mesi la futura mamma deve assumere per non incorrere nell’infezione molto pericolosa per il feto. In realtà la Toxoplasmosi entra di diritto tra le “patologie del viaggiatore” che richiedono formazione per chi parte e attenzione nei confronti di chi torna. A dirlo è lo studio condotto dall’IRCCS di Negrar in collaborazione con l’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, insieme all’Ateneo della città lombarda, e pubblicato sulla rivista scientifica Microorganisms.
Si tratta della prima indagine epidemiologica, seppur parziale, che dopo molti anni viene effettuata in Italia sulla Toxoplasmosi e che ha rilevato tra i soggetti a rischio i viaggiatori uomini tornati da zone dove è prevalente la forma più grave di infezione. Proprio per la caratteristica dello studio, che ha …  (Continua) leggi la 2° pagina gravidanza, toxoplasmosi, viaggi, virus,

Vaiolo delle scimmie pericoloso in caso di Hiv


Nelle persone sieropositive può assumere forme molto gravi

L’mpox (la nuova denominazione raccomandata per sostituire quella di vaiolo delle scimmie) può assumere forme decisamente più gravi nelle persone HIV-positive con conte dei CD4 molto basse, tanto che alcuni esperti auspicano che venga classificato come infezione opportunistica AIDS-definente.
Sono i risultati dell’analisi di una case series globale – una raccolta di casi clinici con elementi in comune – presentata alla 30 Conferenza su Retrovirus e Infezioni Opportunistiche (CROI 2023) in corso a Seattle e descritta contemporaneamente su Lancet.
I primi casi del più recente focolaio di mpox sono stati segnalati nel maggio 2022. Da allora, sono stati riportati più di 86.000 contagi in 110 paesi, con 96 decessi. La maggior parte dei casi hanno interessato maschi omo- e bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM).
Dopo il picco raggiunto nella seconda metà …  (Continua) leggi la 2° pagina vaiolo, scimmie, Hiv,

Workout total body corpo libero

Avresti mai pensato di poter fare un workout total body a corpo libero con soli due esercizi? Probabilmente si, se ti alleni da un po’ di tempo.

Questa tipologia di workout ti permette di allenare appunto tutto il corpo e di farlo in tempi relativamente brevi. L’allenamento che stiamo per proporre dovrebbe essere realizzato in soli 25 minuti. Chiaramente per le più allenate.

Non avrai bisogno di nessun attrezzo e, a seconda di dove ti trovi, puoi tranquillamente eseguirlo. Che si tratti di camera da letto, soggiorno, palestra o parco, si tratta di un workout no excuses.

Workout total body corpo libero

Per eseguire il workout avrai bisogno di:

  • tappetino
  • bottiglietta d’acqua

Come sempre, prima di effettuare un workout ti consigliamo di essere nelle condizione fisiche e di salute per poterlo eseguire. 

100 Squat

  • Mantieni il busto dritto e la spina dorsale neutrale
  • Spingi i glutei verso l’esterno, e immagina che ti stai per sedere mentre strizzi i glutei
  • Attiva l’addome mentre esegui l’esercizio
  • Le gambe dovrebbero essere divaricate in maniera tale che l’apertura sia uguale alla distanza tra le spalle, talloni fermamente piantati per terra.

5 Push UP

  • ovviamente non c’è bisogno di nessun tipo di attrezzo.
  • Mettiti con la pancia piatta al suolo, il peso dovrebbe essere sul petto.
  • Posiziona le braccia a larghezza spalle con i palmi che fanno pressione sul suolo.
  • I gomiti devono essere rivolti verso i piedi.
  • Molto importante è assumere una posizione che ti permetta di eseguire l’esercizio.
  • Se sei già un po’ allenata, puoi provare a distendere le gambe all’indietro facendo pressione sull’avampiede.
  • Se invece ti stai approcciando per la prima volta all’esercizio, puoi portare all’indietro le gambe e fare leve sulle ginocchia.
  • In entrambe i casi, la posizione della parte superiore non cambia.
  • A questo punto solleva il corpo supportato delle mani e dai piedi o ginocchia.
  • Cerca di tenere una posizione retta con la schiena, contrai gli addominali e attenta a che i fianchi non si muovano.
  • Una volta eseguito il movimento ritornare nella posizione di partenza.

Per terminare l’allenamento continua ad eseguire in maniera alternata i due esercizi nel numero di ripetizioni suggerito

  • 75 Squat
  • 10 Push UP
  • 50 Squat
  • 15 Push UP
  • 25 Squat
  • 20 Push UP
Scheda allenamento fitinhub Workout total body corpo libero
Scheda allenamento fitinhub Workout total body corpo libero

Diabete, coinvolgere il paziente nella scelta del farmaco


La scelta dei pazienti sembra coincidere con una maggiore efficacia

Uno studio dell’Università di Exeter e dell’Università di Dundee ha analizzato gli effetti di un approccio terapeutico al diabete basato sulla condivisione con il paziente della scelta del farmaco da utilizzare.
Lo studio TriMaster ha permesso ai pazienti di scegliere fra sitagliptina, canagliflozina e pioglitazone. «Le preferenze dei pazienti sono importanti per scegliere i composti da prescrivere in malattie croniche come il diabete di tipo 2, dove sono disponibili molte molecole di diverse categorie», spiega la prima autrice Beverley Shields del Dipartimento di scienze cliniche e biomediche dell’Università di Exeter.
La scelta del paziente aiuta a ottimizzare l’efficacia clinica della terapia e a ridurre i potenziali effetti collaterali. «E poiché la risposta al medesimo farmaco può variare in modo notevole tra gli individui, la decisione su quale assumere dovrebbe coinvolgere …  (Continua) leggi la 2° pagina diabete, farmaco, paziente,

Paralisi di Bell, gli steroidi non servono nei bambini


Nella maggior parte dei casi la guarigione è spontanea

I bambini colpiti da paralisi di Bell, che causa debolezza o paralisi dei muscoli del viso, non dovrebbero assumere prednisolone perché il farmaco ha un impatto modesto sulla guarigione. Nel giro di qualche mese, infatti, i sintomi rientrano spontaneamente. A dirlo è un nuovo studio pubblicato su Neurology da un team del Murdoch Children’s Research Institute di Melbourne guidato da Franz Babl, che spiega: «Mentre alcuni studi hanno dimostrato che l’uso di steroidi negli adulti con paralisi di Bell ha aiutato a migliorare i sintomi riducendo al minimo il gonfiore del nervo facciale e il danno all’interno dell’osso temporale, ricerche simili non erano disponibili per i bambini».
Sono stati presi in considerazione i dati di 187 soggetti fra i 6 mesi e i 17 anni che si sono presentati al pronto soccorso con paralisi di Bell. Reclutati entro 72 ore dall’esordio dei sintomi, i pazienti hanno …  (Continua) leggi la 2° pagina paralisi, volto, muscoli,

I farmaci degli anziani


Scarsa aderenza e interazioni i rischi maggiori

In Italia 2 anziani su 3 assumono ogni giorno almeno 5 farmaci con diversi principi attivi e 1 anziano su 4 (oltre 3,5 milioni di persone) ne utilizza addirittura 10. È la “politerapia”, un fenomeno in aumento, correlato all’invecchiamento (oggi in Italia gli over-65 sono oltre 14 milioni) e alla compresenza di più malattie croniche che interessa il 75% degli over-60 e la quasi totalità degli ultra 80enni. Ma questo “rituale quotidiano” è tutt’altro che facile e può comportare problemi di aderenza al trattamento, confusione tra le diverse medicine da assumere, così come il rischio di eventi avversi o di ridotta efficacia della terapia dovuta a interazioni tra farmaci o tra questi e i nutrienti assunti con la dieta.
Ad accendere i riflettori sul tema è Italia Longeva, l’Associazione nazionale per l’invecchiamento e la longevità attiva del Ministero della Salute che insieme alla Società …  (Continua) leggi la 2° pagina farmaci, anziani, dosaggio,

Mai spezzare le pillole


Viene alterata la struttura del farmaco e l’efficacia si riduce

L’abitudine di spezzare o sminuzzare le pasticche che si devono assumere per una terapia può essere pericolosa. A ricordarlo è una raccomandazione del Ministro della Salute, e l’argomento è stato anche al centro dell’incontro “Divisibilità forme farmaceutiche solide: cosa si deve sapere”, a cura della Società Italiana di Farmacologia (SIF), che si è tenuto nell’ambito del Congresso FarmacistaPiù 2022.
Il problema della divisibilità dei farmaci per via orale “è importante e crescente, sia per l’invecchiamento della popolazione, che per una presa di coscienza sempre più raffinata sui problemi della difficoltà di deglutizione”, ha evidenziato Giambattista Bonanno dell’Università degli Studi di Genova e consigliere SIF, che è intervenuto all’evento e secondo il quale il problema non è di facile soluzione.
I farmaci per via orale sono i più diffusi per una serie di motivi. Innanzitutto per …  (Continua) leggi la 2° pagina cellule, farmaci, globuli,