Sma, efficace Zolgensma


L’effetto positivo del farmaco si prolunga per anni

Nuovi dati sottolineano i benefici trasformativi e duraturi di onasemnogene abeparvovec (Zolgensma), una terapia genica con somministrazione una tantum, essenziale per il trattamento dell’atrofia muscolare spinale (SMA, spinal muscular atrophy).
I dati più recenti di due studi di follow-up a lungo termine (LTFU, Long-Term Follow-Up), LT-001 e LT-002, mostrano la continua efficacia e durabilità di onasemnogene abeparvovec in una vasta gamma di popolazioni di pazienti, con un profilo complessivo rischi-benefici che rimane favorevole. Questi risultati fanno parte di una serie di dati relativi a onasemnogene abeparvovec presentati durante la conferenza clinico-scientifica 2023 della Muscular Dystrophy Association (MDA), che include anche, in parte, evidenze “real-world” provenienti dal registro RESTORE.
Evidenziando la notevole durabilità di onasemnogene abeparvovec, i dati di LT-001 …  (Continua) leggi la 2° pagina zolgensma, sma, bambini,

Celiachia, crescono i casi in Italia


Tasso di insorgenza fra i più alti al mondo

1 bambino su 60 in Italia riceve una diagnosi di celiachia. È uno dei tassi più alti al mondo, ma secondo gli esperti rimane un problema di sottodiagnosi. Ad affermarlo è uno studio pubblicato su Digestive and Liver Disease da un team di scienziati della Società italiana di Gastroenterologia ed Epatologia Pediatrica e dell’Università di Messina.
I ricercatori, guidati da Claudio Romano e Carlo Catassi, hanno analizzato i dati di circa 9.000 studenti delle elementari di varie città italiane. La celiachia, se non diagnosticata e affrontata tempestivamente, può causare complicanze anche gravi come l’osteoporosi, l’infertilità o il cancro.
“Malgrado il crescente interesse verso questa condizione nell’ambito medico e generale – osserva Romano, presidente della Sigenp – i casi di celiachia non diagnosticati restano troppo numerosi”.
I bambini positivi al test genetico sulla …  (Continua) leggi la 2° pagina celiachia, diagnosi, complicanze,

Un nesso tra infezioni materne e leucemia infantile?


Studio ipotizza il ruolo svolto dalle infezioni genitourinarie in gravidanza

L’ipotesi è clamorosa e dovrà necessariamente essere suffragata da studi più approfonditi, ma potrebbe rappresentare una svolta per la prevenzione dei casi di leucemia infantile.
Secondo uno studio pubblicato su Jama Network Open, infatti, la presenza di infezioni materne in gravidanza, in particolare quelle genitourinarie, ha l’effetto di rendere più probabile l’insorgenza di leucemie nei bambini.
A sostenerlo è una ricerca firmata da Jian-Rong He dell’Università di Guangzhou, che spiega: «Nonostante la leucemia sia comune tra i bambini e la sua eziologia poco conosciuta, è nota la sua possibile origine in utero data la presenza nel neonato di lesioni cromosomiche correlate».
Il team cinese ha valutato l’associazione tra le diverse infezioni materne contratte in gravidanza con l’incidenza di leucemia infantile nei figli servendosi dei dati di 7 registri nazionali danesi per i nati …  (Continua) leggi la 2° pagina infezioni, gravidanza, leucemia,

I campanelli d’allarme dei disturbi alimentari


Colpiscono sempre più i bambini già a partire dagli 8 anni

I disturbi alimentari sono sempre di più e colpiscono sempre prima, con bambine e bambini che già a 8 anni manifestano dei campanelli d’allarme difficili da intercettare. Come si possono aiutare i genitori a riconoscere l’insorgenza di un disturbo in cui è facile entrare ma è difficile uscire? “Il genitore deve preoccuparsi se vede cambiare il comportamento dei figli – spiega Giampaolo De Luca, membro del Gruppo di Studio sull’adolescenza della Società italiana di pediatria – se nota ansia, oppure la tendenza a chiudersi in se stessi, se nascondono le cose che fanno. L’isolamento è un indizio, i ragazzi tendono a frequentare al massimo una sola persona, mentre un’altra evidenza sono gli episodi di autolesionismo, come tagliarsi (spesso sulle braccia)”. Alcuni segnali vengono anche dal modo in cui si mangia, ad esempio “lo sminuzzare il cibo in pezzi piccolissimi; la lentezza del pasto; …  (Continua) leggi la 2° pagina disturbi, alimentari, bambini,

Tumori pediatrici, il dexrazoxano è cardioprotettivo


Nelle persone trattate con doxorubicina

I bambini affetti da cancro e trattati con doxorubicina beneficiano degli effetti del dexrazoxano, farmaco che assicura cardioprotezione a lungo termine. «Tra i giovani adulti sopravvissuti al cancro infantile, l’effetto cardioprotettivo è stato osservato quasi 20 anni dopo l’esposizione iniziale all’antraciclina», spiegano i ricercatori in un articolo pubblicato sul Journal of Clinical Oncology.
Le antracicline aumentano il rischio di cardiomiopatia a lungo termine, e il dexrazoxano è una delle opzioni disponibili per la cardioprotezione. Il suo uso tuttavia è stato limitato nel tempo per paura che potesse aumentare il rischio di recidiva.
In uno studio precedente non sono però emerse differenze nella sopravvivenza globale o nel rischio di recidiva fra i bambini che lo avevano assunto.
Il nuovo studio ha coinvolto 195 sopravvissuti a un cancro che avevano preso parte a uno fra 4 …  (Continua) leggi la 2° pagina cancro, antracicline, cardioprotettivo,

La riproduzione assistita non causa problemi al cuore


I bambini concepiti con la riproduzione assistita non mostrano rischi superiori

Uno studio pubblicato sullo European Heart Journal dimostra che non esistono differenze a livello cardiometabolico fra i bambini concepiti naturalmente e quelli nati grazie a tecnologie di riproduzione assistita.
«Sin dalla prima nascita di un bambino mediante fecondazione in vitro sono state sollevate domande sui rischi per la salute per i bambini concepiti in questo modo. Purtroppo, però, gli studi precedenti sono limitati da piccole dimensioni del campione, follow-up breve e gruppi di confronto insoddisfacenti», spiega Ahmed Elhakeem della University of Bristol, autore principale dello studio.
Sono stati esaminati i dati di 35.000 bambini provenienti da Europa, Singapore e Australia per capire se il concepimento attraverso la riproduzione assistita influenzasse i parametri di pressione sanguigna, frequenza cardiaca, lipidi o glucosio dall’infanzia fino all’età adulta.
Gli autori …  (Continua) leggi la 2° pagina fecondazione, assistita, cuore,

I fattori di rischio per il basso peso alla nascita


Gli aspetti sui quali cercare di intervenire

Per ridurre la prevalenza del basso peso alla nascita è bene concentrarsi su alcuni fattori di rischio specifici. Fra questi c’è il miglioramento della salute materna, la riduzione delle nascite pretermine, la riduzione delle nascite a breve distanza e un supporto adeguato al benessere psicofisico delle madri.
A sostenere interventi in tal senso è Amrita Bandyopadhyay del Centro nazionale per la ricerca sulla salute e il benessere della popolazione alla Swansea University Medical School nel Regno Unito, prima autrice di un articolo pubblicato su BMJ Open.
Ogni anno nascono al mondo 20 milioni di bambini con un peso inferiore a 2.500 grammi, parametro sotto il quale si parla di basso peso alla nascita. Lo studio comprende un campione di 693.377 bambini nati fra il 1 gennaio 1998 e il 31 dicembre 2018 selezionati dal database della National Community Child Health.
Dai risultati …  (Continua) leggi la 2° pagina peso, crescita, bambino,

Latte artificiale, indicazioni nutrizionali poco attendibili


Non esistono riferimenti scientifici a sostegno

Nella maggior parte dei casi, le informazioni nutrizionali dei vari tipi di latte artificiale in commercio sono prive di fondamenti scientifici che le supportino. A segnalarlo è uno studio dell’Imperial College di Londra firmato da Ka Yan Cheung, primo autore dell’articolo pubblicato sul British Medical Journal.
«Fermo restando che il latte materno è la fonte ottimale di nutrizione infantile, esistono rischi per la salute a breve e lungo termine di madri e bambini usando il latte artificiale. E un recente rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità e del Fondo internazionale di emergenza per l’infanzia delle Nazioni Unite (Unicef) evidenzia quanto possa essere pervasiva e potente la commercializzazione del latte artificiale promossa da industrie che a questo scopo spendono miliardi l’anno», si legge nell’articolo.
Tuttavia, le indicazioni nutrizionali risultano controverse e …  (Continua) leggi la 2° pagina latte, artificiale, nutrizionale,

Obesità, farmaci dai 12 anni


Modifica delle linee guida per i bambini

Anche per i bambini obesi a partire dai 12 anni è possibile intervenire farmacologicamente per ridurre il rischio di malattie correlate a un peso eccessivo. Lo hanno deciso gli esperti della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp) che hanno stilato delle nuove linee guida per il trattamento dell’obesità infantile e adolescenziale.
Finora, i farmaci autorizzati contro l’obesità per la fascia pediatrica erano due: la setmelanotide per alcune forme genetiche rare di obesità dai 6 anni in poi e la liraglutide per le forme di obesità comune a partire dai 12 anni in poi.
“L’obesità non è una colpa né una scelta, ma una malattia cronica e complessa non del bambino ma di tutta la famiglia”, afferma la presidente Siedp Mariacarolina Salerno. “Tuttavia – sottolinea Maria Rosaria Licenziati, segretario generale della Siedp – “dire che l’obesità è una malattia non …  (Continua) leggi la 2° pagina obesit, infantile, farmaci,

Covid sotto controllo, in media 32 decessi al giorno


Diffuso il nuovo bollettino settimanale

È stato reso noto il nuovo bollettino settimanale su Covid-19 dopo la decisione del governo di dilatare la diffusione dei dati sulla pandemia.
Negli ultimi 7 giorni sono 26.684 i nuovi casi registrati. I decessi contabilizzati sono 228, per un totale che raggiunge 188,094 vittime dall’inizio della pandemia. Sono stati effettuati 533.212 tamponi, e il tasso di positività è del 5%, in calo rispetto al 5,8% di 7 giorni fa.
Le terapie intensive sono 133.
Nel periodo 24 febbraio-2 marzo il tasso di incidenza di casi Covid-19 nel nostro Paese scende a 45 casi per 100 mila abitanti. In lieve rialzo l’Rt, che si attesta a 0,94.
I vaccinati sono 48.717.485, il 90,2% dei cittadini sopra i 12 anni, mentre il 91,6% ha avuto almeno la prima dose. 40.462.274 persone hanno ricevuto la terza dose, mentre quelli con quarta dose sono 5.928.512 .
I bambini immunizzati con la prima dose sono al …  (Continua) leggi la 2° pagina coronavirus, infezione, sintomi,