I dolcificanti deprimono il sistema immunitario


Il loro uso è anche associato a un maggior rischio cardiaco

Un consumo elevato del dolcificante sucralosio è associato a una risposta immunitaria inferiore, secondo i dati di uno studio pubblicato su Nature. Lo studio, realizzato dai ricercatori del Cancer Research UK Beatson Institute di Glasgow guidati da Karen Vousden, ha utilizzato su modello animale dosi molto elevate di sucralosio, utilizzato comunemente come sostituto dello zucchero in molti prodotti alimentari perché privo di calorie e dal potere dolcificante 600 volte più alto dello zucchero.
Il dosaggio usato dal gruppo di Vousden era superiore a quello del consumo alimentare umano medio di cibi e bevande dolcificate con sucralosio e molto vicino alla dose massima giornaliera consentita, circa 15 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare o 5 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo secondo la Food and Drug Administration degli …  (Continua) leggi la 2° pagina dolcificanti, zucchero, insulina,

In primavera è più facile dimagrire


I cambiamenti che rendono la dieta più facile

Ci sarà un motivo per cui tantissime persone decidono di mettersi a dieta proprio all’inizio della primavera. Di sicuro c’è la voglia di arrivare all’estate con un corpo più desiderabile, ma pare ci sia anche una componente di natura fisiologica.
Uno studio pubblicato sullo European Journal of Clinical Nutrition segnala un cambiamento stagionale importante per quanto riguarda l’appetito, che pare diminuire con l’aumentare della temperatura. I ricercatori hanno calcolato una riduzione media dell’introito calorico pari a 86 calorie giornaliere dall’autunno alla primavera, con una tendenza in aumento anche durante l’estate. Ciò dipende, spiegano i ricercatori, dal fatto che l’organismo cerca di mantenersi fresco a dispetto del fatto che le sue funzioni tendono a generare calore. La maniera per ridurre il carico di …  (Continua) leggi la 2° pagina dieta, dimagrire, primavera,

Per dimagrire meglio ridurre le calorie invece del digiuno


Una riduzione costante dell’introito calorico ha effetti migliori

Non serve sottoporsi al digiuno intermittente se si vuole dimagrire. Avrà più effetto la riduzione costante delle calorie introdotte giornalmente.
Lo afferma uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association che ha preso in esame quasi 550 adulti del Maryland e della Pennsylvania per un periodo di 6 anni.
L’età media dei soggetti presi in esame era 51 anni e l’indice di massa corporea medio era 30,8, un parametro sufficiente per definire una persona “obesa”. Grazie a un’app creata per i volontari, i ricercatori hanno misurato le ore trascorse fra il primo pasto e l’ultimo della giornata, tra il risveglio e il primo pasto e l’intervallo tra l’ultimo pasto e il sonno. Il tempo medio dal primo all’ultimo pasto è stato di 11,5 ore; il tempo medio dal risveglio al primo pasto 1,6 ore; il tempo dall’ultimo pasto al sonno è stato di 4 ore; e la durata media del sonno è …  (Continua) leggi la 2° pagina dimagrire, digiuno, calorie,

Il dimagrimento localizzato esiste?


I ricercatori si domandano se è possibile dimagrire in alcune zone specifiche

Uno dei principali obiettivi di chi vuole rimettersi in forma è perseguire il cosiddetto dimagrimento localizzato, ma è davvero possibile ottenerlo? Il dimagrimento localizzato è in realtà una teoria non confermata scientificamente, ma soltanto ipotizzata.
La base di ogni dimagrimento è il consumo di energia in misura maggiore rispetto alla sua acquisizione attraverso ciò che mangiamo e beviamo. Il dispendio energetico è costituito da 3 pilastri: il metabolismo basale, ovvero la quantità di energia necessaria per mantenere il corpo in funzione a riposo, quindi la respirazione, il mantenimento della temperatura corporea, il funzionamento degli organi; la termogenesi del cibo, cioè l’energia necessaria a digerire gli alimenti ingeriti; e infine l’attività fisica.
Se consumiamo più calorie di quante ne introduciamo nell’organismo, allora si avrà un dimagrimento. Ma come indirizzarlo dove …  (Continua) leggi la 2° pagina dimagrimento, localizzato, addome,

Fegato grasso, 1 caso su 6 è colpa dei fast food


Sale il rischio di steatosi epatica non alcolica in chi mangia male

Consumare il 20% delle calorie giornaliere da cibi da fast food è legato a un aumento del rischio di steatosi epatica non alcolica. A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Clinical Gastroenterology and Hepatology.
“Il consumo di fast food è stato collegato al diabete e all’obesità, ma ci sono pochissimi dati clinici o basati sulla popolazione su come il consumo di fast food influisca sul rischio di sviluppare il fegato grasso, che è una malattia del fegato sensibile alla dieta e che può portare a cirrosi e cancro”, ha sottolineato Ani Kardashian, assistente professore di malattie gastrointestinali ed epatiche presso la Keck School of Medicine della University of Southern California.
I ricercatori hanno utilizzato i dati di 3.954 adulti che hanno partecipato al National Health and Nutrition Examination Survey dal 2017 al 2018.
I ricercatori hanno quantificato il grasso epatico, …  (Continua) leggi la 2° pagina obesit, steatosi, fegato,

Il peso delle feste


Come smaltire i chili di troppo accumulati nelle giornate festive

La Befana si porta via gli ultimi eccessi, ma un senso di stordimento alimentare rimane in ognuno di noi. Come reagire ai postumi di pranzi e cene senza soluzione di continuità a cui abbiamo sottoposto il nostro organismo?

È la risposta che tenta di dare la Coldiretti, sottolineando che gli stravizi delle ultime settimane ci hanno fatto incamerare circa 20 mila calorie in più del necessario, sia per l’eccessivo consumo di pietanze ipercaloriche e di bevande alcoliche, sia per la mancanza totale o quasi di attività fisica di supporto e di contrasto agli eccessi.

Viste nel complesso, le cifre comunicate dalla Coldiretti fanno davvero impressione. Da smaltire al più presto rimangono 100 milioni di chili di panettoni e pandori, 5 milioni di chili di dolci, pane, carne e formaggi, 80 milioni di bottiglie di spumante e 20.000 tonnellate di pasta per un valore economico complessivo di …  (Continua) leggi la 2° pagina dieta, alimenti, feste,

La giusta idratazione contro le abbuffate


Due litri di acqua al giorno contrastano gli eccessi alimentari

Le tanto attese festività natalizie portano inevitabilmente a qualche eccesso e strappo alla regola, anche a tavola. Un’idratazione adeguata, che prevede l’assunzione di almeno 2 litri di acqua al giorno, aiuta a favorire la digestione, anticipare il senso di sazietà durante i pasti e prevenire il gonfiore tipico di quando si esagera con il cibo. Archiviato il periodo natalizio, come ogni anno, ci ritroviamo a dover smaltire gli eccessi alimentari delle feste. Per far pace con la bilancia è importante affiancare sin dal mese di dicembre a una sana alimentazione una corretta idratazione per favorire il mantenimento dell’equilibrio idrico salino. È risaputo, infatti, che il fabbisogno di liquidi aumenta con l’aumentare delle calorie assunte.
“Nel momento in cui il processo digestivo è messo a dura prova, come nel periodo natalizio, è fondamentale bere la giusta quantità d’acqua poiché aiuta …  (Continua) leggi la 2° pagina acqua, feste, depurazione,

Tornare in forma dopo le vacanze di Natale? Sei Sicura?

Davvero senti il bisogno di tornare in forma dopo le vacanze di Natale? Diciamo che quello della remise en form post panettone è una pretesa tra le più assurde.

Ma poi cosa s’intenderebbe per tornare il forma dopo le vacanze? Vogliamo raggiungere l’obiettivo in un giorno? una settimana? poche ore? Insomma davvero un obiettivo formulato male.

Tornare in forma dopo le vacanze di Natale? Piuttosto tornare in forma.

Probabilmente, se non hai abbandonato la lettura dell’articolo dopo le prime righe, stai cercando di tornare in forma o rimetterti in sesto in maniera tale da poter stare bene in primis in termini di salute e in secondo luogo piacerti un po’ di più quando ti guardi allo specchio. Di seguito poche semplici regole che non faresti male a seguire.

Regola numero 1. Gli eccessi devono diventare un lontano ricordo. Che si tratti di panettone, frutta candita, torrone o semplicemente pizza, patatine e hamburger, la regola è sempre la stessa: Non esagerare. Circoscrivere il rimettersi in forma al post vacanze di Natale è scorretto e decisamente fuorviante. Ovviamente agli alimenti sopra elencati, vanno preferiti alimenti più sani come frutta e verdura.

Allenamento glutei a corpo libero per le vacanze

Regola numero 2. Rimanere idratati. Spesso si scambia la sete per fame, con la conclusione di ingurgitare calorie inutili senza prima aver provato a capire cosa realmente il corpo ci stava chiedendo. E poi si sa, nei mesi invernali si tende a bere meno spesso. Che si tratti del bicchiere d’acqua appena sveglia o prima di ogni pasto, fai attenzione a rimanere sempre idratata.

Allenamento in 5 round da fare a casa con cassetta d’acqua

Regola numero 3. Cerca di fare attività fisica. E’ chiaro che l’attività fisica è il motore che spesso ci da la spinta ad adottare una serie di sane abitudini. Allenamento funzionale, yoga, pilates, nuoto, trekking, sci, palestra, danza ci permettono a seconda delle nostre capacità ed esigenze di muoverci e rimanere attive. Non dimentichiamo anche lo stretching, rilassare i muscoli e ottenere una maggiore flessibilità è altrettanto necessario per la nostra salute fisica.

Regola numero 4. Cercare di dormire a sufficienza per recuperare le energie e favorire il recupero fisico. Questo è forse il punto più ignorato da chi vuole tornare in forma. Che tu sia una workaholic o un animale notturno, considera di dedicare del tempo al riposo. 

Insomma come abbiamo avuto modo di vedere tornare in forma dopo le vacanze di Natale, non è nient’altro che dovresti fare per tornare in forma in linea generale. Ci vuole tempo, costanza ed impegno. E di certo non può succedere  dopo le vacanze di Natale, onde evitare di mettere a rischio la propria salute. L’obiettivo dovrebbe essere quello di tornare in forma gradualmente, facendo scelte alimentari sane e facendo attività fisica in modo costante e regolare.

 

Una camminata contro le scorie del Natale


Aiuta a smaltire le calorie e lo stress dei ritrovi familiari

Natale, si sa, è l’occasione per mangiare a più non posso e ritrovarsi in famiglia. Cose potenzialmente piacevoli ma che nascondono anche insidie. Se gli effetti delle abbuffate sono ormai chiari a tutti, è da tenere in considerazione anche lo stress indotto dalle riunioni in famiglia, fra regali da cercare e da scartare e magari qualche conversazione non proprio piacevole a causa di opinioni divergenti o vecchie acredini non superate.
Ma c’è una soluzione semplice a tutto questo: camminare. Secondo uno studio dell’Università di Limerick, infatti, alzarsi da tavola e fare una breve passeggiata aiuta corpo e mente a riprendersi dagli eccessi del Natale.
Lo studio, pubblicato su Sports Medicine, rivela che “anche stare in piedi dopo un pasto può aiutare, ma mai tanto quanto mettere un piede davanti all’altro”.
“Le interruzioni intermittenti dello stare seduti durante il giorno e dopo …  (Continua) leggi la 2° pagina camminare, calorie, stress,

Saltare la colazione peggiora il rendimento scolastico


Il digiuno causa irritabilità e affaticamento

Chi salta la colazione non fa un buon affare, soprattutto se è un giovane studente. Il rendimento scolastico, infatti, ne risente, a causa di irritabilità e affaticamento.
A causa dell’orario delle lezioni, molti studenti finiscono con il rimanere a digiuno dalla cena della sera prima fino al pranzo del giorno successivo, per un totale a volte di 15 ore di mancanza di cibo. La conseguenza è un rendimento scolastico peggiorato perché il cervello si trova in carenza di energia. Altri effetti deleteri sono il mal di testa e le vertigini. Se saltare la colazione diventa un’abitudine, inoltre, il rischio di obesità e sovrappeso aumenta. Questo perché i ragazzi arrivano al pasto successivo con una maggiore sensazione di fame che li porta a consumare più calorie.
In Italia, secondo la rilevazione 2018 sui ragazzi fra gli 11 e i 15 anni del Sistema di Sorveglianza HBSC promosso dal Ministero …  (Continua) leggi la 2° pagina colazione, studenti, cervello,