Celiachia, crescono i casi in Italia


Tasso di insorgenza fra i più alti al mondo

1 bambino su 60 in Italia riceve una diagnosi di celiachia. È uno dei tassi più alti al mondo, ma secondo gli esperti rimane un problema di sottodiagnosi. Ad affermarlo è uno studio pubblicato su Digestive and Liver Disease da un team di scienziati della Società italiana di Gastroenterologia ed Epatologia Pediatrica e dell’Università di Messina.
I ricercatori, guidati da Claudio Romano e Carlo Catassi, hanno analizzato i dati di circa 9.000 studenti delle elementari di varie città italiane. La celiachia, se non diagnosticata e affrontata tempestivamente, può causare complicanze anche gravi come l’osteoporosi, l’infertilità o il cancro.
“Malgrado il crescente interesse verso questa condizione nell’ambito medico e generale – osserva Romano, presidente della Sigenp – i casi di celiachia non diagnosticati restano troppo numerosi”.
I bambini positivi al test genetico sulla …  (Continua) leggi la 2° pagina celiachia, diagnosi, complicanze,

Emicrania come fattore di rischio per il parto


Associata a parto prematuro, ipertensione e preeclampsia

Una diagnosi di emicrania prima di una gravidanza è associata a un rischio più elevato di complicanze per la donna e il neonato. In particolare, aumentano le possibilità di parto prematuro, ipertensione e preeclampsia.
A dirlo è uno studio pubblicato su Neurology da un team del Brigham and Women’s Hospital diretto da Alexandra Purdue-Smithe, che ha passato in rassegna 30.555 gravidanze di 19.694 donne.
Le donne vengono colpite dall’emicrania in misura 2-3 volte maggiore rispetto agli uomini. I ricercatori americani hanno esaminato l’emicrania diagnosticata prima della gravidanza, il tipo di emicrania e l’incidenza degli esiti della gravidanza.
È così emerso che l’emicrania prima della gravidanza si associa a un rischio maggiore del 17% di parto prematuro, del 28% di ipertensione gestazionale e a un rischio maggiore del 40% di preeclampsia rispetto all’assenza di emicrania. …  (Continua) leggi la 2° pagina emicrania, preeclampsia, ipertensione,

Un esame delle urine per il cancro della vescica


Nuovo studio prospetta un approccio diagnostico rivoluzionario

Per trattare efficacemente un cancro della vescica è necessario intervenire il prima possibile, e per farlo i ricercatori puntano a una diagnosi sempre più precoce. In tal senso, i risultati di un nuovo studio internazionale sembrano promettenti.
I ricercatori dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) di Lione, dell’Università di scienze mediche di Teheran, del Massachusetts General Hospital e della Ohio State University hanno infatti messo a punto una nuova diagnosi basata sulle mutazioni genetiche rilevabili attraverso un esame delle urine. L’esame potrebbe individuare le primissime fasi di sviluppo della malattia, fino a 12 anni prima della comparsa dei sintomi.
Il cancro alla vescica è il quinto tumore più comune in Unione Europea, con oltre 200 mila nuovi casi ogni anno. Il tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi non supera il 50 per cento, soprattutto a …  (Continua) leggi la 2° pagina tumore, vescica, diagnosi,

Malattia renale cronica, 1 paziente su 5 sviluppa anemia


Con la scheda nefrologica è possibile individuare i casi sommersi

La Scheda Nefrologica è uno strumento sempre più utile per favorire la diagnosi precoce della malattia renale cronica. È una patologia che interessa oltre 4 milioni e 200 mila italiani e di questi oltre il 20% sviluppa anche l’anemia come complicanza. Partendo proprio da questi problemi “sentinelle”, legati alla patologia, i medici di medicina generale ora possono identificare il “sommerso” dei pazienti.
Da una indagine condotta nell’ambito del progetto Kidney Anemia Network, che ha valutato la funzionalità della Scheda Nefrologica coinvolgendo un gruppo di 24 medici di medicina generale che gestiscono oltre 35.000 assistiti in Italia, si evince come la Scheda sia uno strumento estremamente utile (91% dei rispondenti), e il 40% afferma di averla utilizzata più di una volta a settimana. È quanto emerge, in occasione del World Kidney Day, dal convegno nazionale Gestione della Cronicità in …  (Continua) leggi la 2° pagina malattia, renale, anemia,

Ipertensione arteriosa polmonare, quando manca il respiro


Condizione rara e progressiva, oggi prospettive terapeutiche da nuova molecola

Sintomi descritti come non specifici, elevata mortalità, diagnosi ritardata di anni e ridotta qualità della vita con limitazioni significative su tutte le principali attività quotidiane. L’ipertensione arteriosa polmonare (Pulmunary arterial hypertension, PAH), la malattia che toglie il respiro, è uno dei 5 tipi di ipertensione polmonare (IP), grave patologia respiratoria, che colpisce polmoni e cuore.
La PAH è rara, poco conosciuta, progressiva e invalidante, compromette la capacità di lavorare e di svolgere le più normali attività come salire le scale, percorrere a piedi anche brevi distanze e vestirsi. È importante, quindi, accrescere la conoscenza e la consapevolezza su questa grave condizione che colpisce in prevalenza le donne rispetto agli uomini, viene diagnosticata in media attorno ai 50 anni e, se non adeguatamente trattata, degenera coinvolgendo anche il cuore che non riesce …  (Continua) leggi la 2° pagina ipertensione, polmonare, arteriosa,

Chirurgia super: tolta prostata e impiantata protesi


Doppio intervento da record con l’aiuto del robot

La tecnologia robotica ha consentito la realizzazione di un duplice intervento chirurgico da record su un uomo di 62 anni. L’uomo, affetto da cancro della prostata, ha affrontato la rimozione della prostata e l’impianto nella stessa seduta operatoria di una protesi peniena infrapubica che garantisse una qualità di vita sessuale adeguata dopo la prostatectomia.
La doppia operazione è avvenuta all’Asst Sette Laghi ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese. A effettuare l’eccezionale intervento il primario della Uoc di Urologia Federico Dehò con i colleghi Paolo Capogrosso e Gabriele Antonini. Il paziente di 62 anni sta bene ed è stato dimesso in ottime condizioni fisiche. “Il tumore alla prostata – spiega Dehò – rappresenta oggi la prima malattia oncologica dell’uomo. Grazie allo screening e alla tecnologia a nostra disposizione si riesce ad effettuare una diagnosi sempre più …  (Continua) leggi la 2° pagina prostata, pene, protesi,

Cosa sono i cavernomi cerebrali


In Italia ne è affetta circa 1 persona ogni 200

Si stima che circa 300.000 persone in Italia abbiano un cavernoma cerebrale (o angioma cavernoso), circa 1 persona ogni 200. “Molti, però, non lo sanno e alcuni non lo sapranno mai perché il loro cavernoma non avrà mai una rilevanza clinica”, spiega alla Dire Christian Brogna, esperto internazionale nella chirurgia avanzata delle neoformazioni cerebrali e del midollo spinale. “I cavernomi possono localizzarsi nel cervello, nel cervelletto, nel tronco cerebrale o, più raramente, nel midollo spinale”. Ogni anno circa 1 persona ogni 400.000 riceve una diagnosi di cavernoma cerebrale.
Ma cosa sono i cavernomi? “Sono malformazioni vascolari rotondeggianti, simili a una mora, costituiti da un agglomerato di vasi anomali con pareti molto delicate. Possono misurare da pochi millimetri ad alcuni centimetri – continua Brogna – non sono tumori cerebrali e non metastatizzano ad altre parti del …  (Continua) leggi la 2° pagina cavernomi, cerebrali, malformazioni,

Novità per la cura del tumore al seno metastatico


Nuovi farmaci anticorpo-coniugati modificano la prognosi

Oggi la diagnostica di precisione suggerisce che i diversi “sottotipi” di tumore al seno non sono classificabili, dal punto di vista biomolecolare, in una precisa categoria, ma risultano essere più “fluidi” di quello che si credeva. Le pazienti possono presentare tipologie di tumore a cavallo tra le diverse classificazioni note, come ad esempio: i tumori ormonosensibili, HER 2 positivi o triplo negativi. Questa nuova visione apre la strada a strategie terapeutiche innovative e trasversali.
Nel 2020 sono state 54.976 le nuove diagnosi di carcinoma mammario. 14.000 sono i nuovi casi di tumore al seno metastatico che ogni anno vengono diagnosticati in Italia, di questi 3.400 risultano metastatici già alla prima diagnosi. Il trattamento del cancro al seno avanzato e metastatico vede, nell’ultimo periodo, innumerevoli ed entusiasmanti novità dal punto di vista farmacologico e non solo, che …  (Continua) leggi la 2° pagina seno, tumore, farmaci,