Boom di allergie, consigli per mitigare i sintomi


Reazioni ai pollini anche in chi di solito non ne soffre

Allergici che in realtà non sono tali. Secondo uno studio del Max Planck Institute for Chemistry di Mainz e dello University Medical Center dell’Università Johannes Gutenberg, addirittura 1 soggetto su 3, nonostante i classici sintomi come rinite, tosse e asma, non sarebbe veramente allergico, ma soffrirebbe a causa dell’esposizione all’inquinamento ambientale.
Lo studio, pubblicato su Frontier Allergy, dimostra che il polline riesce a catturare e trasportare gli inquinanti atmosferici come l’ozono, il biossido di azoto e il particolato fine, per rilasciarli poi nelle vie respiratorie, aumentando le manifestazioni di ipersensibilità nei soggetti allergici e causando nei soggetti non allergici rinite, tosse e asma.
«L’inquinamento aumenta frequenza e intensità delle allergie ai pollini in due modi diversi: sia perché favorisce l’aumento dei pollini prodotti con maggiore capacità da …  (Continua) leggi la 2° pagina allergia, pollini, inquinamento,

Vitamina D, efficacia legata all’indice di massa corporeo


L’IMC si associa a una risposta modificata all’integrazione del nutriente

L’indice di massa corporea di una persona può influenzare l’efficacia dell’integrazione di vitamina D, secondo quanto scoperto da uno studio apparso su Jama Network Open da un team del Brigham and Women’s Hospital e della Harvard Medical School di Boston. Ciò spiegherebbe i risultati poco soddisfacenti ottenuti da soggetti con IMC elevato.
«Nello studio Vitamin D and Omega-3 (VITAL), gli effetti dell’integrazione randomizzata di vitamina D (colecalciferolo), 2000 UI/die, hanno ridotto il rischio di diversi esiti di salute tra i partecipanti con peso corporeo normale, ma non tra quelli con peso elevato. Non era chiaro se il peso avesse qualche associazione con i risultati dell’integrazione», spiega Deirdre Tobias, prima autrice dello studio.
I ricercatori americani hanno realizzato un’analisi in un sottogruppo di partecipanti a VITAL che avevano fornito un campione di sangue al basale …  (Continua) leggi la 2° pagina vitamina, integrazione, obesit,

Anche camminare poco previene la morte


Bastano 11 minuti al giorno per prevenire una morte su 10

Soltanto 11 minuti di camminata al giorno per ridurre le probabilità di morte precoce. È quanto indicato da uno studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine da un team della University of Cambridge.
Secondo i ricercatori, 75 minuti alla settimana di attività fisica a intensità moderata come una camminata veloce avrebbero un effetto protettivo sulla salute. Si tratta della metà esatta dell’esercizio fisico raccomandato dalle principali autorità sanitarie internazionali. Una quantità ritenuta sufficiente per abbassare il rischio di patologie come quelle cardiache, l’ictus e una serie di tumori.
Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori americani hanno realizzato una revisione sistematica e una metanalisi di dati provenienti da diversi studi sull’argomento.
In tutto, sono stati esaminati 196 articoli sottoposti a revisione paritaria per un totale di 30 milioni di …  (Continua) leggi la 2° pagina camminare, morte, attivit,

La medicina estetica nei giovani


Boom di trattamenti estetici, il pericolo dei social

Nella fiaba di Biancaneve c’era lo specchio magico. Oggi ci sono i social. Che si tratti di Instagram o TikTok, gli adolescenti vivono gran parte della vita di fronte allo schermo dei loro dispositivi, che non sono poi così diversi dallo specchio della Regina Grimilde.
I canoni di bellezza sono sempre più condizionati dai modelli estetici imposti dagli influencer, fondati, il più delle volte, su standard artefatti e poco naturali. E dalla beauty routine, a procedure non chirurgiche come botox e filler e peeling, l’industria della bellezza sta esplodendo come mai prima d’ora, proprio tra gli adolescenti, e proprio grazie l’influenza dei social network. Secondo il Center for a New American Dream, infatti, l’industria della bellezza spende mediamente 17 miliardi di dollari all’anno per oltre 25.000 annunci rivolti agli adolescenti.
Una situazione che alimenta l’impietosa convinzione che …  (Continua) leggi la 2° pagina estetica, giovani, trattamenti,

Novità per la cura del tumore al seno metastatico


Nuovi farmaci anticorpo-coniugati modificano la prognosi

Oggi la diagnostica di precisione suggerisce che i diversi “sottotipi” di tumore al seno non sono classificabili, dal punto di vista biomolecolare, in una precisa categoria, ma risultano essere più “fluidi” di quello che si credeva. Le pazienti possono presentare tipologie di tumore a cavallo tra le diverse classificazioni note, come ad esempio: i tumori ormonosensibili, HER 2 positivi o triplo negativi. Questa nuova visione apre la strada a strategie terapeutiche innovative e trasversali.
Nel 2020 sono state 54.976 le nuove diagnosi di carcinoma mammario. 14.000 sono i nuovi casi di tumore al seno metastatico che ogni anno vengono diagnosticati in Italia, di questi 3.400 risultano metastatici già alla prima diagnosi. Il trattamento del cancro al seno avanzato e metastatico vede, nell’ultimo periodo, innumerevoli ed entusiasmanti novità dal punto di vista farmacologico e non solo, che …  (Continua) leggi la 2° pagina seno, tumore, farmaci,

Depressione, l’effetto della levodopa


Nei pazienti con elevati livelli di infiammazione

La levodopa, farmaco che aumenta la dopamina nel cervello e che viene di norma utilizzato per il Parkinson, mostra efficacia anche in caso di depressione grazie alla sua capacità di invertire gli effetti dell’infiammazione.
A dimostrarlo è uno studio della Emory University pubblicato su Nature’s Molecular Psychiatry. Diversi studi hanno dimostrato che lo stato infiammatorio causa anedonia e riduzione delle motivazioni, influenzando negativamente i meccanismi di ricompensa che regolano spesso i nostri comportamenti.
Gli effetti dell’infiammazione cerebrale sono stati così associati al ridotto rilascio di dopamina, neurotrasmettitore chimico che regola la motivazione e l’attività motoria, nello striato ventrale.
Nello studio apparso su Nature, i ricercatori hanno dimostrato che la levodopa ha invertito gli effetti dell’infiammazione sulla connettività funzionale del cervello nei …  (Continua) leggi la 2° pagina depressione, levodopa, infiammazione,

I batteri Gram-negativi e le infezioni ospedaliere


Responsabili di molte infezioni nei portatori sani

Le persone ricoverate in ospedale spesso rischiano di contrarre un qualche tipo di infezione. I portatori di batteri Gram-negativi multiresistenti mostrano una possibilità del 14% di sviluppare un’infezione resistente agli antibiotici in 30 giorni di ricovero ospedaliero.
Lo dice un nuovo studio pubblicato su Lancet Infectious Diseases da un team degli Amsterdam University Medical Centers guidato da Roel WIllems, che spiega: «Abbiamo studiato pazienti che erano portatori inconsapevoli di batteri Gram-negativi multiresistenti, una delle principali cause di infezioni del tratto urinario e sepsi, e abbiamo scoperto che quasi uno su sette ha sviluppato un’infezione che pochissimi antibiotici potevano trattare».
Per alcuni tipi di batteri il rischio saliva addirittura al 19%. «La nostra ricerca non solo chiarisce il rischio di infezioni, ma facilita anche il confronto tra diversi tipi di …  (Continua) leggi la 2° pagina batteri, infezioni, antibiotici,

Trapianto di capelli, il rimedio definitivo all’alopecia


Tutto quello che c’è da sapere sul trapianto di capelli

Il trapianto di capelli rappresenta lo strumento più efficace nel trattamento della calvizie nonché l’unico rimedio definitivo alla perdita di capelli. Come sottolinea la Dott.ssa Nadia Misino – Direttrice Sanitaria del Centro Insparya di Milano – “i pazienti che hanno scelto di sottoporsi al trapianto non andranno incontro a una nuova perdita dei capelli trapiantati poiché quelli prelevati dall’area donatrice sono geneticamente diversi e non hanno tendenza all’alopecia. D’altra parte, è però vero che i capelli originali, se non vengono curati correttamente, potrebbero comunque cadere con il tempo”.
Per questo motivo è importante che i pazienti soggetti a calvizie prestino un’attenzione costante ai propri capelli e, in particolare, a quelli naturali, essendo geneticamente predisposti alla caduta.
Per sottoporsi a un trapianto è fondamentale affidarsi a professionisti che, con …  (Continua) leggi la 2° pagina capelli, calvizie, trapianto,

Ecco perché i cani fiutano i tumori


La chiave è nella concentrazione di glicosamminoglicani

Come noto, i cani riescono a fiutare alcune malattie, in particolare certi tipi di cancro prima della loro manifestazione clinica. Ma da dove arriva questa capacità? A rispondere è uno studio pubblicato su Pnas da un team del Karolinska Institutet di Stoccolma pensato in realtà per trovare un metodo non invasivo per l’individuazione precoce del cancro dalle analisi delle urine.
Lo studio, realizzato su 1.260 soggetti, è stato coordinato da Sinisa Bratulic. I ricercatori svedesi sono riusciti a identificare precocemente 14 diversi tipi di tumore in base alla concentrazione di glicosamminoglicani (GAG) che di norma fanno parte della matrice extracellulare dei tendini a cui conferiscono, insieme a elastina e collagene, proprietà elastiche che ne permettono l’allungamento.
I GAG subiscono un’alterazione a causa del tumore e vanno incontro a disgregazione con conseguente rilascio nel …  (Continua) leggi la 2° pagina cani, tumori, fiutare,