Depressione, la ketamina funziona


Studio conferma l’efficacia del farmaco

Un nuovo studio conferma l’efficacia della ketamina per il trattamento della depressione. La ricerca pubblicata sul Journal of Clinical Psychiatry ha coinvolto oltre 400 pazienti, riscontrando la riduzione significativa dei sintomi depressivi: il 72% dei pazienti ha avvertito un miglioramento del proprio umore e il 38% era privo di sintomi dopo 10 infusioni.
La ketamina è una miscela di due molecole speculari. Una versione intranasale di una di queste molecole (esketamina) è approvata dalla Food and Drug Administration statunitense per la depressione resistente al trattamento.
I 424 pazienti che hanno partecipato allo studio soffrivano di un disturbo depressivo maggiore, e hanno ricevuto almeno un’infusione di ketamina.
I pazienti nello studio sono stati in genere trattati con 0,5 mg/kg di ketamina, con la dose titolata per ottenere sintomi di dissociazione parziale. La dose mediana …  (Continua) leggi la 2° pagina depressione, ketamina, glutammato,

I dolcificanti deprimono il sistema immunitario


Il loro uso è anche associato a un maggior rischio cardiaco

Un consumo elevato del dolcificante sucralosio è associato a una risposta immunitaria inferiore, secondo i dati di uno studio pubblicato su Nature. Lo studio, realizzato dai ricercatori del Cancer Research UK Beatson Institute di Glasgow guidati da Karen Vousden, ha utilizzato su modello animale dosi molto elevate di sucralosio, utilizzato comunemente come sostituto dello zucchero in molti prodotti alimentari perché privo di calorie e dal potere dolcificante 600 volte più alto dello zucchero.
Il dosaggio usato dal gruppo di Vousden era superiore a quello del consumo alimentare umano medio di cibi e bevande dolcificate con sucralosio e molto vicino alla dose massima giornaliera consentita, circa 15 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare o 5 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo secondo la Food and Drug Administration degli …  (Continua) leggi la 2° pagina dolcificanti, zucchero, insulina,

Ancora in calo infezioni, ricoveri e decessi


Diffuso il nuovo bollettino settimanale

È stato reso noto il nuovo bollettino settimanale su Covid-19 dopo la decisione del governo di dilatare la diffusione dei dati sulla pandemia.
Negli ultimi 7 giorni sono 23.988 i nuovi casi registrati. I decessi contabilizzati sono 216, per un totale che raggiunge 188,322 vittime dall’inizio della pandemia. Le persone in terapia intensiva sono 137, 33 in meno rispetto alla scorsa settimana.
Sono stati effettuati 477.908 tamponi, e il tasso di positività è del 5%, stabile rispetto a 7 giorni fa.
Le terapie intensive sono 133.
Nel periodo 3 marzo-9 marzo il tasso di incidenza di casi Covid-19 nel nostro Paese scende a 41 casi per 100 mila abitanti. In lieve rialzo l’Rt, che si attesta a 0,97.
I vaccinati sono 48.717.485, il 90,2% dei cittadini sopra i 12 anni, mentre il 91,6% ha avuto almeno la prima dose. 40.462.274 persone hanno ricevuto la terza dose, mentre quelli con …  (Continua) leggi la 2° pagina coronavirus, infezione, sintomi,

Covid sotto controllo, in media 32 decessi al giorno


Diffuso il nuovo bollettino settimanale

È stato reso noto il nuovo bollettino settimanale su Covid-19 dopo la decisione del governo di dilatare la diffusione dei dati sulla pandemia.
Negli ultimi 7 giorni sono 26.684 i nuovi casi registrati. I decessi contabilizzati sono 228, per un totale che raggiunge 188,094 vittime dall’inizio della pandemia. Sono stati effettuati 533.212 tamponi, e il tasso di positività è del 5%, in calo rispetto al 5,8% di 7 giorni fa.
Le terapie intensive sono 133.
Nel periodo 24 febbraio-2 marzo il tasso di incidenza di casi Covid-19 nel nostro Paese scende a 45 casi per 100 mila abitanti. In lieve rialzo l’Rt, che si attesta a 0,94.
I vaccinati sono 48.717.485, il 90,2% dei cittadini sopra i 12 anni, mentre il 91,6% ha avuto almeno la prima dose. 40.462.274 persone hanno ricevuto la terza dose, mentre quelli con quarta dose sono 5.928.512 .
I bambini immunizzati con la prima dose sono al …  (Continua) leggi la 2° pagina coronavirus, infezione, sintomi,

Morbo di Crohn, efficace upadacitinib


Via libera dal Chmp dell’Ema

Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha dato parere positivo per upadacitinib (nome commerciale Rinvoq) di AbbVie per il trattamento (45 mg dose d’induzione – 15 e 30 mg dosi di mantenimento) di pazienti adulti con malattia di Crohn attiva da moderata a severa che hanno avuto una risposta inadeguata, hanno perso la risposta o sono risultati intolleranti alla terapia convenzionale o a un agente biologico.
Il parere positivo del Chmp è supportato dai dati di due studi clinici di induzione, U-Exceed e U-Excel, e di uno studio di mantenimento, U-Endure. In tutti e tre gli studi, una percentuale statisticamente significativa di pazienti trattati con upadacitinib ha raggiunto l’endpoint secondario cruciale della remissione endoscopica. L’assenza o la scomparsa dell’ulcerazione insieme con i miglioramenti osservati all’endoscopia sono …  (Continua) leggi la 2° pagina Crohn, upadacitinib, sintomi,

Tumore del fegato: combinazione durvalumab-tremelimumab


Approvata nell’Unione Europea mostra dati incoraggianti sulla sopravvivenza

La combinazione immunoterapica di durvalumab e una singola dose di tremelimumab di AstraZeneca è stata approvata nell’Unione Europea (EU) per il trattamento di prima linea dei pazienti adulti con carcinoma epatocellulare (HCC) avanzato o non resecabile.
L’approvazione da parte della Commissione Europea fa seguito al parere positivo di dicembre 2022 del Comitato per i medicinali per uso umano (Committee for Medicinal Products for Human Use) dell’Agenzia Europea del Farmaco e si basa sui risultati positivi dello studio di Fase III HIMALAYA pubblicati nel New England Journal of Medicine Evidence.
“I risultati dello studio HIMALAYA, in cui è stato utilizzato un innovativo approccio di priming immunitario con una singola dose di tremelimumab seguita da durvalumab in monoterapia, forniscono un’importante arma aggiuntiva nel trattamento di prima linea del tumore del fegato in fase avanzata – …  (Continua) leggi la 2° pagina fegato, tremelimumab, immunoterapia,

Traumi dopo lo sci, come rimediare


6 modi per trattare gli acciacchi post sciata

Gli sport sulla neve, come sci e snowboard, appassionano ogni anno milioni di persone, sia amatori che professionisti: scendere lungo le piste innevate dona infatti una sensazione di libertà unica e una buona dose di adrenalina, mentre il paesaggio montano rappresenta una vera delizia per gli occhi. Questi fattori fanno sì che ogni anno gli impianti sciistici registrino un elevato numero di visitatori, appassionati che però possono anche dover fare i conti con la possibilità di incorrere in traumi, infortuni e dolori.
Di traumi ne esistono di vari tipi e si differenziano a seconda del proprio livello di preparazione. Si può infatti andare incontro a traumi diretti e indiretti: i primi sono rappresentati ad esempio dalle semplici cadute, più frequenti negli sciatori amatoriali che spesso non si allenano durante l’anno. I secondi possono invece arrivare senza un vero e proprio contatto, …  (Continua) leggi la 2° pagina sciare, dolore, trauma,

Curva epidemica in calo, 80 decessi al giorno in media


Diffuso il nuovo bollettino settimanale

È stato reso noto il nuovo bollettino settimanale su Covid-19 dopo la decisione del governo di dilatare la diffusione dei dati sulla pandemia.
Negli ultimi 7 giorni sono 84.076 i nuovi casi registrati. I decessi contabilizzati sono 576, per un totale che raggiunge 185.417 vittime dall’inizio della pandemia. Sono stati effettuati 767.718 tamponi, e il tasso di positività è dell’11%, in calo rispetto al 15,9% di 7 giorni fa.
I ricoveri ordinari sono ora 7.716, mentre le terapie intensive sono 319, 9 in meno.
Nel periodo 6-12 gennaio il tasso di incidenza di casi Covid-19 nel nostro Paese scende a 143 casi per 100 mila abitanti. In lieve aumento l’Rt, che si attesta a 0,91.
I vaccinati sono 48.709.648, il 90,2% dei cittadini sopra i 12 anni, mentre il 91,6% ha avuto almeno la prima dose. Oltre 40 milioni di persone hanno ricevuto la terza dose, mentre quelli con quarta dose sono …  (Continua) leggi la 2° pagina coronavirus, infezione, sintomi,

L’intelligenza artificiale prevede il cancro dei polmoni


Sybil è il nuovo strumento ideato da ricercatori americani

Prevedere la possibilità di ammalarsi di cancro dei polmoni e agire di conseguenza per scongiurarne l’effettiva insorgenza. È quanto promette di fare Sybil, il nuovo programma di Intelligenza Artificiale sviluppato dai ricercatori del famoso Massachusetts Institute of Technology di Boston, che ne hanno descritto le funzionalità sul Journal of Clinical Oncology.
Lo screening per il cancro dei polmoni si basa sulla tomografia computerizzata del torace a bassa dose, che riduce la mortalità del 24%. Ma dal momento che i tassi di cancro al polmone sono in crescita anche fra i non fumatori, è necessario adottare nuove strategie più efficaci. I ricercatori di Boston hanno così creato Sybil, un nuovo strumento di Intelligenza Artificiale che sembra prevedere con grande precisione il rischio di cancro per fumatori e non. La previsione sul rischio di cancro riguarda un arco temporale fino ai 6 anni …  (Continua) leggi la 2° pagina tumore, polmoni, Sybil,

La miopericardite fra i giovani dopo il vaccino anti-Covid


Tasso di incidenza basso, in lieve aumento dopo la seconda dose

Una revisione apparsa su Jama Pediatrics mostra un’incidenza bassa di miopericardite associata a vaccino anti-Covid a mRna.
«I dati pubblicati sulla miopericardite associata al vaccino COVID-19 a mRNA negli adolescenti e nei giovani adulti sono stati ricavati da piccoli case series, studi basati sulla popolazione nazionali o sistemi di segnalazione passiva. Le prove aggregate derivanti da una coorte internazionale più ampia sono limitate», spiegano i ricercatori.
Sono stati identificati 23 studi osservazionali su giovani fra i 12 e i 20 anni. In totale il campione era formato da 854 ragazzi con età media di 15,9 anni con miopericardite associata a vaccino, nella maggioranza dei casi di sesso maschile (il 90,3%).
È emerso che il tasso di incidenza era più alto dopo la seconda dose che dopo la prima (il 74,4% degli eventi si era verificato dopo la seconda dose). La maggior parte dei …  (Continua) leggi la 2° pagina miocardite, vaccino, sintomi,