Un focolaio di trichinellosi


Diverse le intossicazioni causate dal parassita

Finora sono 10 i casi di trichinellosi registrati nella provincia di Foggia negli ultimi giorni. L’intossicazione dovuta al parassita è stata probabilmente veicolata dal consumo di carne di cinghiale non controllata.
All’origine di tutto, una battuta di caccia sui Monti Dauni a cui è seguita una tavolata a base di carne di cinghiale alla quale hanno partecipato le vittime del focolaio. L’aspetto positivo è che l’infezione non si trasmette per via umana, quindi il focolaio risulterà alla fine contenuto.
La trichinellosi è una zoonosi causata da nematodi (vermi di forma cilindrica) appartenenti al genere Trichinella, parassita che colonizza l’intestino dando origine a una nuova generazione di larve che migrano nei muscoli, dove poi si incistano.
La trasmissione avviene esclusivamente per via alimentare, soprattutto attraverso carne suina ed equina. Il periodo di incubazione è in media …  (Continua) leggi la 2° pagina parassita, carne, trichinellosi,

Workout total body corpo libero

Avresti mai pensato di poter fare un workout total body a corpo libero con soli due esercizi? Probabilmente si, se ti alleni da un po’ di tempo.

Questa tipologia di workout ti permette di allenare appunto tutto il corpo e di farlo in tempi relativamente brevi. L’allenamento che stiamo per proporre dovrebbe essere realizzato in soli 25 minuti. Chiaramente per le più allenate.

Non avrai bisogno di nessun attrezzo e, a seconda di dove ti trovi, puoi tranquillamente eseguirlo. Che si tratti di camera da letto, soggiorno, palestra o parco, si tratta di un workout no excuses.

Workout total body corpo libero

Per eseguire il workout avrai bisogno di:

  • tappetino
  • bottiglietta d’acqua

Come sempre, prima di effettuare un workout ti consigliamo di essere nelle condizione fisiche e di salute per poterlo eseguire. 

100 Squat

  • Mantieni il busto dritto e la spina dorsale neutrale
  • Spingi i glutei verso l’esterno, e immagina che ti stai per sedere mentre strizzi i glutei
  • Attiva l’addome mentre esegui l’esercizio
  • Le gambe dovrebbero essere divaricate in maniera tale che l’apertura sia uguale alla distanza tra le spalle, talloni fermamente piantati per terra.

5 Push UP

  • ovviamente non c’è bisogno di nessun tipo di attrezzo.
  • Mettiti con la pancia piatta al suolo, il peso dovrebbe essere sul petto.
  • Posiziona le braccia a larghezza spalle con i palmi che fanno pressione sul suolo.
  • I gomiti devono essere rivolti verso i piedi.
  • Molto importante è assumere una posizione che ti permetta di eseguire l’esercizio.
  • Se sei già un po’ allenata, puoi provare a distendere le gambe all’indietro facendo pressione sull’avampiede.
  • Se invece ti stai approcciando per la prima volta all’esercizio, puoi portare all’indietro le gambe e fare leve sulle ginocchia.
  • In entrambe i casi, la posizione della parte superiore non cambia.
  • A questo punto solleva il corpo supportato delle mani e dai piedi o ginocchia.
  • Cerca di tenere una posizione retta con la schiena, contrai gli addominali e attenta a che i fianchi non si muovano.
  • Una volta eseguito il movimento ritornare nella posizione di partenza.

Per terminare l’allenamento continua ad eseguire in maniera alternata i due esercizi nel numero di ripetizioni suggerito

  • 75 Squat
  • 10 Push UP
  • 50 Squat
  • 15 Push UP
  • 25 Squat
  • 20 Push UP
Scheda allenamento fitinhub Workout total body corpo libero
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Diabete, coinvolgere il paziente nella scelta del farmaco


La scelta dei pazienti sembra coincidere con una maggiore efficacia

Uno studio dell’Università di Exeter e dell’Università di Dundee ha analizzato gli effetti di un approccio terapeutico al diabete basato sulla condivisione con il paziente della scelta del farmaco da utilizzare.
Lo studio TriMaster ha permesso ai pazienti di scegliere fra sitagliptina, canagliflozina e pioglitazone. «Le preferenze dei pazienti sono importanti per scegliere i composti da prescrivere in malattie croniche come il diabete di tipo 2, dove sono disponibili molte molecole di diverse categorie», spiega la prima autrice Beverley Shields del Dipartimento di scienze cliniche e biomediche dell’Università di Exeter.
La scelta del paziente aiuta a ottimizzare l’efficacia clinica della terapia e a ridurre i potenziali effetti collaterali. «E poiché la risposta al medesimo farmaco può variare in modo notevole tra gli individui, la decisione su quale assumere dovrebbe coinvolgere …  (Continua) leggi la 2° pagina diabete, farmaco, paziente,

Le spugne sono un covo di batteri


Meglio cambiarle una volta a settimana

Le spugne per lavare i piatti sono piene di germi e andrebbero cambiate molto spesso, almeno una volta alla settimana. È la conclusione di uno studio della Duke University pubblicato su Nature Chemical Biology.
Lingchong You, l’ingegnere che ha coordinato lo studio, spiega: «I batteri sono come noi umani, c’è chi ama vivere in compagnia e chi preferisce stare da solo: per far prosperare tutti ognuno deve trovare la sua “nicchia”. Questo accade nel suolo, dove i germi trovano tanti microhabitat differenti, e pure nelle spugne perché grazie alla loro struttura lo spazio viene suddiviso in “porzioni” che possono essere colonizzate da specie diverse: forse proprio per questo sono così sporche, sono la casa perfetta per i batteri».
Per questo è fondamentale cambiarle ogni settimana. Anche lavandole non si supera il problema della contaminazione da batteri, come spiega un altro studio …  (Continua) leggi la 2° pagina spugne, germi, batteri,

Le co-infezioni mettono a rischio gli under 5


Sintomi gravi più probabili in presenza di più infezioni

I bambini con meno di 5 anni colpiti da Covid e contemporaneamente da un’altra infezione corrono un rischio doppio di soffrire di sintomi gravi rispetto ai bambini più grandi.
A dirlo è un nuovo studio pubblicato su Pediatrics da un team dei Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti, dove proprio in queste settimane si assiste al proliferare di infezioni respiratorie multiple fra i bambini. Lo studio ha preso in considerazione 4.372 bambini ricoverati con Covid-19, il 21% dei quali è risultato positivo anche a un altro virus respiratorio.
Mentre nel primo anno della pandemia le coinfezioni sono state molto rare, virus sinciziale, rhinovirus ed enterovirus sono esplosi durante il periodo di predominanza della variante Delta e poi con Omicron.
In particolare per i bambini con meno di 2 anni, la compresenza di virus sinciziale e Sars-CoV-2 era associata a maggiori …  (Continua) leggi la 2° pagina infezione, Covid, sinciziale,

Il dimagrimento localizzato esiste?


I ricercatori si domandano se è possibile dimagrire in alcune zone specifiche

Uno dei principali obiettivi di chi vuole rimettersi in forma è perseguire il cosiddetto dimagrimento localizzato, ma è davvero possibile ottenerlo? Il dimagrimento localizzato è in realtà una teoria non confermata scientificamente, ma soltanto ipotizzata.
La base di ogni dimagrimento è il consumo di energia in misura maggiore rispetto alla sua acquisizione attraverso ciò che mangiamo e beviamo. Il dispendio energetico è costituito da 3 pilastri: il metabolismo basale, ovvero la quantità di energia necessaria per mantenere il corpo in funzione a riposo, quindi la respirazione, il mantenimento della temperatura corporea, il funzionamento degli organi; la termogenesi del cibo, cioè l’energia necessaria a digerire gli alimenti ingeriti; e infine l’attività fisica.
Se consumiamo più calorie di quante ne introduciamo nell’organismo, allora si avrà un dimagrimento. Ma come indirizzarlo dove …  (Continua) leggi la 2° pagina dimagrimento, localizzato, addome,

Ecco perché i cani fiutano i tumori


La chiave è nella concentrazione di glicosamminoglicani

Come noto, i cani riescono a fiutare alcune malattie, in particolare certi tipi di cancro prima della loro manifestazione clinica. Ma da dove arriva questa capacità? A rispondere è uno studio pubblicato su Pnas da un team del Karolinska Institutet di Stoccolma pensato in realtà per trovare un metodo non invasivo per l’individuazione precoce del cancro dalle analisi delle urine.
Lo studio, realizzato su 1.260 soggetti, è stato coordinato da Sinisa Bratulic. I ricercatori svedesi sono riusciti a identificare precocemente 14 diversi tipi di tumore in base alla concentrazione di glicosamminoglicani (GAG) che di norma fanno parte della matrice extracellulare dei tendini a cui conferiscono, insieme a elastina e collagene, proprietà elastiche che ne permettono l’allungamento.
I GAG subiscono un’alterazione a causa del tumore e vanno incontro a disgregazione con conseguente rilascio nel …  (Continua) leggi la 2° pagina cani, tumori, fiutare,

5 modi per prevenire la carie


Le migliori misure preventive

Le carie dentali sono ancora oggi uno dei maggiori problemi sanitari nei paesi industrializzati, dove interessano dal 60 al 90 per cento dei bambini in età scolare e la maggior parte degli adulti. In Italia, la malattia cariosa, a 4 anni di età, vede l’interessamento del 21,6% degli individui; a 12 anni sono affetti da carie il 43.1% degli individui, mentre nella fascia di età compresa tra i 19 e i 25 anni l’88,2% delle persone presentano lesioni cariose.
Ma come sapere se si hanno carie dentali e come si possono evitare? Il dottor Khaled Kasem, capo ortodontista di Impress, rivela le migliori misure preventive contro la carie e alcuni fattori che aiutano a riconoscerle.

I 5 migliori modi per ridurre il rischio di carie:

Allineatori

“La forma e la posizione dei denti possono essere elementi che causano la comparsa della carie, infatti, i denti hanno molte cavità e i …  (Continua) leggi la 2° pagina carie, denti, zucchero,

Perché ci raffreddiamo


Il freddo svolge un ruolo, ma non è la causa principale

Il freddo c’entra ma non come pensiamo. Quando arriva il freddo, la prima cosa che raccomandiamo ai nostri cari è di coprirsi per evitare di raffreddarsi e di farsi venire l’influenza. In effetti c’è un fondo di verità, come spiega anche uno studio della Northwestern University di Boston pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology. Il freddo infatti ostacola la corretta risposta immunitaria innata della mucosa nasale, facilitando il lavoro degli agenti infettivi.
“Si pensava che la stagione del raffreddore e dell’influenza fosse quella più fredda perché la gente d’inverno passa più tempo al chiuso, dove i virus si diffondono più facilmente”, ha detto l’autore principale dello studio Benjamin S. Bleier, direttore del dipartimento di Ricerca traslazionale otorinolaringoiatrica dell’ospedale Massachusetts Mass Eye and Ear della Northeastern University, e professore associato di …  (Continua) leggi la 2° pagina raffreddore, freddo, vescicole,

Il cesareo indebolisce il sistema immunitario del bambino


I bambini nati da parto naturale rispondono meglio ai vaccini

Il parto cesareo dovrebbe essere un’opzione di garanzia per le donne incinte che incontrano difficoltà a partorire. Spesso si trasforma invece nella scelta del “male minore” per evitare il travaglio. Una scelta che sembra avere delle conseguenze, tuttavia. Secondo uno studio dell’Università di Edimburgo, infatti, i bambini che nascono da parto naturale mostrano un microbiota più efficiente e una migliore risposta ai vaccini.
“Nelle prime settimane di vita la nascita vaginale è associata a un’abbondanza di colonizzazioni di Bifidobacterium ed Escherichia coli, che a loro volta offrono una protezione innata contro i pneumococchi e meningococchi e una migliore risposta ai vaccini di routine”, si legge sulle pagine di Nature Communications dove il team guidato dalla prof.ssa Debby Bogaert ha pubblicato la propria ricerca.
I ricercatori hanno esaminato il microbioma intestinale di 167 …  (Continua) leggi la 2° pagina cesareo, parto, vaccini,