Il legame fra epilessia e Alzheimer


Le malattie sembrano condividere una correlazione profonda

C’è un rapporto speculare fra il rischio di sviluppare epilessia nei pazienti con predisposizione genetica all’Alzheimer e quello di sviluppare l’Alzheimer nelle persone con predisposizione genetica all’epilessia.
A segnalarlo è uno studio pubblicato su Neurology da un team della Zhejiang University School of Medicine di Hangzhou guidato da Jiali Pu, che spiega: «I nostri risultati supportano il fatto che si dovrebbero fare maggiori sforzi per lo screening dell’epilessia nelle persone con malattia di Alzheimer, e anche per comprendere l’impatto delle convulsioni su coloro che affrontano queste due difficili patologie neurologiche».
I ricercatori cinesi hanno analizzato la variazione genetica in tutto il genoma di 111.326 persone con malattia di Alzheimer e di 677.663 persone senza tale patologia, attraverso uno studio di associazione genome-wide.
Gli scienziati hanno cercato di …  (Continua) leggi la 2° pagina cervello, Alzheimer, epilessia,

Medicina estetica, la tendenza è il new natural


Medico estetico sempre più paladino dell’eleganza

Anche in epoca post-pandemica, è boom di richieste di trattamenti estetici non invasivi (o mini) e a trainare la domanda sono ancora l’effetto Zoom e le mode imposte dai social. Continuando a imperversare a tutte le ore le famigerate call a distanza, questo non fa che consolidare il cosiddetto effetto Zoom (o Teams) che mette impietosamente davanti alle piccole imperfezioni del volto, come sotto una lente di ingrandimento. Anche le influencer continuano a fare la loro parte da tutte le piattaforme social, promuovendo, come sirene digitali, una serie trattamenti (soprattutto le new entry tra nuove procedure e tecnologie) dei quali sono spesso dirette testimonial, dando luogo ad un effetto copycat (imitazione) sconvolgente e spesso improbabile. I loro profili sono sempre più vere e proprie vetrine per tecniche e trattamenti anti-aging, sdoganati e accettati da tutti gli strati sociali e a …  (Continua) leggi la 2° pagina estetica, pelle, cellulite,

Nuovo farmaco per l’Alzheimer


Donanemab mostra efficacia in fase di sperimentazione

Una possibile nuova speranza per la malattia di Alzheimer. Un farmaco sperimentale prodotto da Eli Lilly, donanemab, ha dimostrato di poter rallentare del 35% il declino cognitivo legato alla malattia e del 40% la capacità di svolgere le attività quotidiane.
Allo studio hanno preso parte 1.182 persone con forme precoci di Alzheimer. La progressione della malattia è stata misurata confrontando la capacità di svolgere attività quotidiane come gestire soldi, guidare, fare conversazione, impegnarsi in un hobby. Fra gli effetti collaterali sono emerse delle microemorragie.
Donanemab ha come target la proteina beta-amiloide, della quale contrasta l’accumulo nel cervello.
“Siamo lieti che donanemab abbia prodotto risultati clinici positivi con un significato statistico convincente”, ha dichiarato Daniel Skovronsky, direttore scientifico e medico di Lilly, in una nota. “Questo è il primo …  (Continua) leggi la 2° pagina Alzheimer, donanemab, farmaco,

Lo smartphone aumenta il rischio di ipertensione


Parlare troppo al telefono pregiudica la salute del cuore

Sembra uno strano nesso, ma pare proprio che usare troppo il telefono cellulare per fare lunghe telefonate possa aumentare il rischio di ipertensione. A dirlo è una ricerca pubblicata sullo European Heart Journal – Digital Health da un team della Southern Medical University di Guangzhou.
Lo studio è stato diretto dal prof. Xianhui Qin, che spiega: «È il numero di minuti che le persone trascorrono a parlare su un cellulare che conta per la salute del cuore: più minuti significano un rischio maggiore».
La ricerca si è servita dei dati della Uk Biobank includendo un totale di 212.046 adulti fra i 37 e i 73 anni senza ipertensione. Le informazioni riguardanti l’uso del cellulare per effettuare e ricevere chiamate sono state raccolte con un questionario autosegnalato, e includevano dati sulle ore settimanali di utilizzo e sull’uso di un dispositivo vivavoce.
È stata esaminata la …  (Continua) leggi la 2° pagina cellulare, telefonare, ipertensione,

Prurito agli occhi, cosa fare


Le cause e come affrontarlo

È iniziata la stagione delle allergie primaverili e con essa, per molti, il fastidioso prurito agli occhi. Secondo gli esperti di Clinica Baviera, due italiani su dieci sono allergici ai pollini, un dato che aumenta ogni anno poiché la stagione delle allergie primaverili si sta allungando e aggravando a causa dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento. Ma il prurito agli occhi è molto più di un semplice sintomo fastidioso, è una condizione molto comune che non sempre è legata solo alle allergie primaverili.
Nella maggior parte dei casi, il prurito agli occhi è causato dalla congiuntivite, un’infiammazione della congiuntiva. Si tratta di uno strato molto sottile che ricopre l’interno delle palpebre e la superficie dell’occhio e, essendo così esposto, è molto facile che si infiammi e provochi bruciore, lacrimazione e, soprattutto, prurito agli occhi. Ma ci sono molti altri fattori che …  (Continua) leggi la 2° pagina occhi, prurito, congiuntivite,

La gestione del diabete a scuola


I device che in classe mettono d’accordo genitori e insegnanti

Potrebbe sembrare una battuta, ma le uniche mamme contente di un device in classe, sono quelle che hanno un figlio munito di un sensore per il monitoraggio della glicemia o di un infusore dell’insulina.
È in classe, ma non solo, che la tecnologia potrebbe mettere d’accordo tutti tra genitori, insegnanti, medici e ragazzi con l’unico obiettivo di gestire il diabete nel migliore dei modi.
“La sfida di un genitore comincia con la diagnosi dell’esordio della malattia cronica del proprio figlio e continua poi in tutti i contesti fuori casa dove non c’è un controllo diretto, come quello della scuola. C’è ancora molto da fare per garantire un percorso uniforme ai genitori che devono approcciare il personale scolastico, ma già molto si è fatto a partire dal “Documento strategico” attraverso il quale offriamo indicazioni utili per l’inserimento scolastico e che proprio quest’anno compie 10 …  (Continua) leggi la 2° pagina diabete, scuola, bambini,

Lo sport all’aperto fa bene al cervello


Migliora memoria e concentrazione

Fare sport all’aperto è la scelta migliore per offrire benessere al proprio cervello. Secondo uno studio pubblicato su Scientific Reports, praticare un’attività fisica all’aperto ha l’effetto di migliorare la memoria e la concentrazione, assicurando benessere a livello neurologico.
Lo studio, realizzato da ricercatori dell’Università di Toronto, ha analizzato gli effetti dell’attività fisica all’aperto in un breve lasso di tempo: 15 minuti.
Stando ai risultati, lo stesso tipo di camminata veloce produce risultati diversi se effettuata all’interno o all’esterno.
Il campione era formato da 30 studenti universitari che a giorni alterni dovevano camminare per 15 minuti a ritmo sostenuto all’interno dell’università o nei giardini del campus.
I ricercatori guidati dalla neuroscienziata Katherine Boere hanno sottoposto gli studenti ad analisi di risonanza magnetica cerebrale, …  (Continua) leggi la 2° pagina sport, cervello, memoria,

Cambio di stagione e piccoli disturbi


Come ti vesti con tempo che cambia?

La primavera è arrivata: le giornate si allungano e le temperature si alzano. Con il cambio di stagione, spesso non si sa più come vestirsi e si inizia a pensare alla necessità di acquistare nuovi indumenti e al cambio armadio, tanto temuto dai più pigri e desiderato dai più modaioli. Il tempo che volge al bello dà così il via libera all’utilizzo di scarpe leggere e aperte, magliette, gonne corte, pantaloni attillati. Con l’arrivo della primavera si ha quindi voglia di rinnovarsi e di “alleggerirsi”, non senza qualche precauzione per evitare la comparsa di piccoli disturbi come le vesciche, il mal di gola, il mal di schiena e la ritenzione idrica.
È dunque importante fare attenzione agli imprevisti di salute che possono presentarsi con l’avvicinarsi del cambio armadio: per questo, Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica, ha messo a punto …  (Continua) leggi la 2° pagina disturbi, dolore, vesciche,

Workout total body corpo libero

Avresti mai pensato di poter fare un workout total body a corpo libero con soli due esercizi? Probabilmente si, se ti alleni da un po’ di tempo.

Questa tipologia di workout ti permette di allenare appunto tutto il corpo e di farlo in tempi relativamente brevi. L’allenamento che stiamo per proporre dovrebbe essere realizzato in soli 25 minuti. Chiaramente per le più allenate.

Non avrai bisogno di nessun attrezzo e, a seconda di dove ti trovi, puoi tranquillamente eseguirlo. Che si tratti di camera da letto, soggiorno, palestra o parco, si tratta di un workout no excuses.

Workout total body corpo libero

Per eseguire il workout avrai bisogno di:

  • tappetino
  • bottiglietta d’acqua

Come sempre, prima di effettuare un workout ti consigliamo di essere nelle condizione fisiche e di salute per poterlo eseguire. 

100 Squat

  • Mantieni il busto dritto e la spina dorsale neutrale
  • Spingi i glutei verso l’esterno, e immagina che ti stai per sedere mentre strizzi i glutei
  • Attiva l’addome mentre esegui l’esercizio
  • Le gambe dovrebbero essere divaricate in maniera tale che l’apertura sia uguale alla distanza tra le spalle, talloni fermamente piantati per terra.

5 Push UP

  • ovviamente non c’è bisogno di nessun tipo di attrezzo.
  • Mettiti con la pancia piatta al suolo, il peso dovrebbe essere sul petto.
  • Posiziona le braccia a larghezza spalle con i palmi che fanno pressione sul suolo.
  • I gomiti devono essere rivolti verso i piedi.
  • Molto importante è assumere una posizione che ti permetta di eseguire l’esercizio.
  • Se sei già un po’ allenata, puoi provare a distendere le gambe all’indietro facendo pressione sull’avampiede.
  • Se invece ti stai approcciando per la prima volta all’esercizio, puoi portare all’indietro le gambe e fare leve sulle ginocchia.
  • In entrambe i casi, la posizione della parte superiore non cambia.
  • A questo punto solleva il corpo supportato delle mani e dai piedi o ginocchia.
  • Cerca di tenere una posizione retta con la schiena, contrai gli addominali e attenta a che i fianchi non si muovano.
  • Una volta eseguito il movimento ritornare nella posizione di partenza.

Per terminare l’allenamento continua ad eseguire in maniera alternata i due esercizi nel numero di ripetizioni suggerito

  • 75 Squat
  • 10 Push UP
  • 50 Squat
  • 15 Push UP
  • 25 Squat
  • 20 Push UP
Scheda allenamento fitinhub Workout total body corpo libero
Scheda allenamento fitinhub Workout total body corpo libero

Liste d’attesa bloccate, ecco come fare


I consigli per aggirare gli ostacoli per esami e visite

Il Sistema sanitario nazionale è un prezioso presidio di civiltà per il nostro paese, ma mostra dei limiti evidenti su cui bisognerebbe intervenire. Spesso infatti le persone che hanno bisogno di accedere a un esame o a una visita specialistica si trovano di fronte ad attese di alcuni mesi. Se nei casi di controlli di ruotine l’attesa può anche essere accettabile, non lo è di certo quando l’esame è prescritto magari per scongiurare la presenza di qualche malattia grave. La conseguenza è che il cittadino si rivolge al privato pagando di tasca propria.
Ma in attesa di un intervento strutturale della politica che possa sanare la situazione, i cittadini hanno comunque la possibilità di forzare la mano, per così dire, e ottenere la prestazione di cui hanno bisogno dal Ssn. In che modo? La legge che regola l’accesso alle prestazioni sanitarie impone infatti un tempo di attesa massimo di 30 …  (Continua) leggi la 2° pagina visite, esami, liste,