Nuova terapia per un raro tumore del sangue


Approvato Tagraxofusp per la BPDCN

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità di tagraxofusp come monoterapia per il trattamento di prima linea di pazienti colpiti dalla neoplasia a cellule dendritiche plasmacitoidi blastiche (BPDCN), un tumore del sangue raro e aggressivo con prognosi severa caratterizzato dalla iper-espressione dell’antigene CD 123. Si tratta della prima e unica terapia specifica per questa patologia, frutto della ricerca e sviluppo di Menarini Stemline. L’Italia è il secondo Paese in Europa a rendere disponibile il farmaco, dopo la Germania. Il provvedimento di AIFA segue l’approvazione a livello europeo, avvenuta nel 2021 sulla base dello studio registrativo (STML-401-0114), che ne ha dimostrato efficacia e sicurezza.
“Prima di tagraxofusp, non esistevano farmaci autorizzati in questa neoplasia e, nella pratica clinica, si faceva ricorso a regimi chemioterapici intensivi …  (Continua) leggi la 2° pagina sangue, tumore, tagraxofusp,

Obesità, farmaci dai 12 anni


Modifica delle linee guida per i bambini

Anche per i bambini obesi a partire dai 12 anni è possibile intervenire farmacologicamente per ridurre il rischio di malattie correlate a un peso eccessivo. Lo hanno deciso gli esperti della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp) che hanno stilato delle nuove linee guida per il trattamento dell’obesità infantile e adolescenziale.
Finora, i farmaci autorizzati contro l’obesità per la fascia pediatrica erano due: la setmelanotide per alcune forme genetiche rare di obesità dai 6 anni in poi e la liraglutide per le forme di obesità comune a partire dai 12 anni in poi.
“L’obesità non è una colpa né una scelta, ma una malattia cronica e complessa non del bambino ma di tutta la famiglia”, afferma la presidente Siedp Mariacarolina Salerno. “Tuttavia – sottolinea Maria Rosaria Licenziati, segretario generale della Siedp – “dire che l’obesità è una malattia non …  (Continua) leggi la 2° pagina obesit, infantile, farmaci,

Alla ricerca di farmaci psichedelici


Tante le malattie potenzialmente trattabili

Numerosi studi hanno esplorato di recente e continuano ad analizzare il potenziale terapeutico delle sostanze psichedeliche. L’uso per il trattamento di alcune patologie non è una novità: spesso tali molecole sono nate proprio come farmaci per la schizofrenia, l’autismo, la depressione, le dipendenze o come anestetici. Gli effetti collaterali spesso gravi di queste sostanze, tuttavia, hanno spinto ricercatori e clinici a preferire altre molecole.
Oggi si assiste a un rinnovato interesse scientifico per gli psichedelici. In un recente articolo pubblicato dalla rivista Science, Emmanuelle Schindler e Deepak Cyril D’Souza, scienziati di Yale, riportano i benefici clinici di poche dosi di psichedelici sulla depressione o sulla cessazione del fumo. Tali benefici sono a rapida insorgenza e in alcuni casi durano relativamente a lungo (anche un anno). Citano altre possibili applicazioni degli …  (Continua) leggi la 2° pagina farmaci, psichedelici, dipendenze,

Novità per la cura del tumore al seno metastatico


Nuovi farmaci anticorpo-coniugati modificano la prognosi

Oggi la diagnostica di precisione suggerisce che i diversi “sottotipi” di tumore al seno non sono classificabili, dal punto di vista biomolecolare, in una precisa categoria, ma risultano essere più “fluidi” di quello che si credeva. Le pazienti possono presentare tipologie di tumore a cavallo tra le diverse classificazioni note, come ad esempio: i tumori ormonosensibili, HER 2 positivi o triplo negativi. Questa nuova visione apre la strada a strategie terapeutiche innovative e trasversali.
Nel 2020 sono state 54.976 le nuove diagnosi di carcinoma mammario. 14.000 sono i nuovi casi di tumore al seno metastatico che ogni anno vengono diagnosticati in Italia, di questi 3.400 risultano metastatici già alla prima diagnosi. Il trattamento del cancro al seno avanzato e metastatico vede, nell’ultimo periodo, innumerevoli ed entusiasmanti novità dal punto di vista farmacologico e non solo, che …  (Continua) leggi la 2° pagina seno, tumore, farmaci,

Artrite reumatoide, fondamentale lo stile di vita


Un programma preciso che affianchi i farmaci ha effetti importanti

I pazienti con artrite reumatoide di grado lieve-moderato beneficiano di un programma specifico centrato sullo stile di vita da affiancare alla terapia farmacologica.
A dirlo è un trial clinico randomizzato pubblicato su Rheumatology da un team dell’Università di Amsterdam guidato da Wendy Walrabenstein, che spiega: “È stato ipotizzato da tempo che la prevenzione e il contrasto ai fattori avversi legati allo stile di vita potrebbe essere in grado di ridurre l’incidenza e l’impatto dell’artrite reumatoide (AR), alleviando al contempo le comorbilità associate. Nello specifico, sono stati documentati effetti benefici dall’adozione di interventi diretti contro alcuni fattori legati allo stile di vita presi singolarmente, come il ricorso a diete vegetariane o alla dieta mediterranea, a programmi basati sull’esercizio fisico a tecniche anti-stress”.
“In letteratura – continuano i ricercatori …  (Continua) leggi la 2° pagina artrite, reumatoide, farmaci,

Nuovo trattamento per il Clostridium difficile


Terapia basata sul microbioma

Un trattamento basato sul microbioma ha un effetto positivo sull’infezione da Clostridium difficile.
Ad affermarlo è uno studio pubblicato su Jama Network Open da un team dello University of Houston College of Pharmacy che ha analizzato gli effetti di SER-109 su pazienti colpiti da infezioni ricorrenti del batterio.
Gli antibiotici utilizzati per il contrasto dell’infezione hanno l’effetto immediato di eliminare i sintomi attraverso la riduzione dei batteri produttori di tossine, ma l’efficacia a lungo termine rimane bassa perché i farmaci non riescono a cancellare del tutto le spore dormienti di Clostridium difficile. Inoltre, non risolvono le disfunzioni del microbioma, la causa vera alla base della malattia ricorrente.
SER-109 è una pillola contenente spore batteriche di Firmicutes vive e purificate, progettata per competere metabolicamente con C. difficile e ripristinare la …  (Continua) leggi la 2° pagina batterio, Clostridium, microbiota,

Nuova cura per il medulloblastoma pediatrico


Migliora l’attività dei macrofagi sul tumore

C’è una nuova speranza di cura per il medulloblastoma pediatrico. È quanto emerge da uno studio pubblicato sul Journal of Immunotherapy dai ricercatori dell’Anschutz Medical Campus della University of Colorado.
«Questi tumori cerebrali sono molto suscettibili alle recidive a causa dell’oncogene MYC. Inoltre, c’è un rischio maggiore che si diffondano ad altre aree del cervello e lungo la colonna vertebrale. Il tasso di sopravvivenza a 5 anni è inferiore al 45%, e noi cerchiamo di scoprire migliori opzioni terapeutiche per questi bambini», spiega Siddharta Mitra, che ha diretto il gruppo di lavoro.
Gli scienziati hanno scoperto che due farmaci che si trovano in fase di sperimentazione per alcuni tumori solidi mostrano un effetto positivo sul medulloblastoma nel caso in cui siano utilizzati insieme.
MYC, oltre a far crescere i tumori, ha anche l’effetto di nascondere le neoformazioni …  (Continua) leggi la 2° pagina medulloblastoma, tumore, bambini,

Leucemia mieloide acuta, nuova terapia aumenta sopravvivenza


Il farmaco venetoclax indicato nei casi più difficili

Un risultato eccezionale quello della terapia a base di venetoclax più azacitidina o decitabina in caso di leucemia mieloide acuta. Stando ai dati di un nuovo studio pubblicato su Cancer, la sopravvivenza nei pazienti refrattari ai farmaci, anziani e fragili aumenterebbe di ben 13 volte, passando da 6 settimane a 18 mesi.
Lo studio Avalon è la prima sperimentazione real life condotta in Europa ed è stato realizzato da ricercatori dell’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori Dino Amadori Irst Irccs (Meldola, FC) e dell’Istituto Europeo di Oncologia Ieo in collaborazione con la Rete Ematologica Lombarda e il patrocinio della Fondazione Gimema. I ricercatori hanno raccolto e analizzato i dati dei pazienti trattati off label dal 2015 al 2020 in 32 centri di ematologia italiani. È così emerso che il 75% dei pazienti trattati ha ottenuto il controllo della malattia.
In tutto sono stati …  (Continua) leggi la 2° pagina leucemia, Venetoclax, terapia,

Il rischio degli psicofarmaci usati per sballarsi


L’uso creativo dei medicinali mette a rischio la salute

La salute mentale sta interessando sempre più il dibattito pubblico, e questo è senz’altro un bene. Tuttavia, si verificano spesso delle storture che possono mettere a rischio anche la salute complessiva delle persone.
Secondo uno studio del Cnr, infatti, è in crescita la tendenza a utilizzare gli psicofarmaci per uso creativo. I motivi individuati dallo studio ESPAD sono la facile disponibilità dei farmaci, che spesso si trovano già in casa, la loro reperibilità su Internet e addirittura per strada, evitando così il controllo di adulti e medici.
Secondo le stime, il consumo di questi farmaci fra i giovani si attesta al 10%, finendo per sommare ai possibili effetti collaterali dei farmaci anche quelli di altre sostanze psicoattive come il tabacco, gli energy drink, l’alcol e le sostanze stupefacenti.
A lanciare l’allarme sono gli esperti della Società italiana di …  (Continua) leggi la 2° pagina psicofarmaci, salute, giovani,

Disforia di genere, è scontro fra esperti


Dubbi sulle conseguenze dell’uso dei farmaci in età prepuberale

La disforia di genere è ormai argomento di pubblico dibattito. Il principio di non riconoscimento del proprio sesso biologico è alla base anche di uno scontro di opinioni differenti in seno alla comunità scientifica.
Ad alimentare il dibattito è arrivata una lettera aperta al ministro della Salute Schillaci del presidente della Società psicoanalitica italiana, Sarantis Thanopulos, che ha manifestato preoccupazione per l’uso troppo disinvolto dei farmaci in giovane età allo scopo di arrestare lo sviluppo puberale dei ragazzi a cui è stata diagnosticata la disforia di genere.
Secondo Thanopulos, ci sono varie controindicazioni al trattamento previsto in questi casi:

1) La diagnosi di “disforia di genere” in età prepuberale è basata sulle affermazioni dei soggetti interessati e non può essere oggetto di un’attenta valutazione finché lo sviluppo dell’identità sessuale è ancora in …  (Continua) leggi la 2° pagina disforia, genere, farmaci,