Anche camminare poco previene la morte


Bastano 11 minuti al giorno per prevenire una morte su 10

Soltanto 11 minuti di camminata al giorno per ridurre le probabilità di morte precoce. È quanto indicato da uno studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine da un team della University of Cambridge.
Secondo i ricercatori, 75 minuti alla settimana di attività fisica a intensità moderata come una camminata veloce avrebbero un effetto protettivo sulla salute. Si tratta della metà esatta dell’esercizio fisico raccomandato dalle principali autorità sanitarie internazionali. Una quantità ritenuta sufficiente per abbassare il rischio di patologie come quelle cardiache, l’ictus e una serie di tumori.
Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori americani hanno realizzato una revisione sistematica e una metanalisi di dati provenienti da diversi studi sull’argomento.
In tutto, sono stati esaminati 196 articoli sottoposti a revisione paritaria per un totale di 30 milioni di …  (Continua) leggi la 2° pagina camminare, morte, attivit,

Workout total body corpo libero

Avresti mai pensato di poter fare un workout total body a corpo libero con soli due esercizi? Probabilmente si, se ti alleni da un po’ di tempo.

Questa tipologia di workout ti permette di allenare appunto tutto il corpo e di farlo in tempi relativamente brevi. L’allenamento che stiamo per proporre dovrebbe essere realizzato in soli 25 minuti. Chiaramente per le più allenate.

Non avrai bisogno di nessun attrezzo e, a seconda di dove ti trovi, puoi tranquillamente eseguirlo. Che si tratti di camera da letto, soggiorno, palestra o parco, si tratta di un workout no excuses.

Workout total body corpo libero

Per eseguire il workout avrai bisogno di:

  • tappetino
  • bottiglietta d’acqua

Come sempre, prima di effettuare un workout ti consigliamo di essere nelle condizione fisiche e di salute per poterlo eseguire. 

100 Squat

  • Mantieni il busto dritto e la spina dorsale neutrale
  • Spingi i glutei verso l’esterno, e immagina che ti stai per sedere mentre strizzi i glutei
  • Attiva l’addome mentre esegui l’esercizio
  • Le gambe dovrebbero essere divaricate in maniera tale che l’apertura sia uguale alla distanza tra le spalle, talloni fermamente piantati per terra.

5 Push UP

  • ovviamente non c’è bisogno di nessun tipo di attrezzo.
  • Mettiti con la pancia piatta al suolo, il peso dovrebbe essere sul petto.
  • Posiziona le braccia a larghezza spalle con i palmi che fanno pressione sul suolo.
  • I gomiti devono essere rivolti verso i piedi.
  • Molto importante è assumere una posizione che ti permetta di eseguire l’esercizio.
  • Se sei già un po’ allenata, puoi provare a distendere le gambe all’indietro facendo pressione sull’avampiede.
  • Se invece ti stai approcciando per la prima volta all’esercizio, puoi portare all’indietro le gambe e fare leve sulle ginocchia.
  • In entrambe i casi, la posizione della parte superiore non cambia.
  • A questo punto solleva il corpo supportato delle mani e dai piedi o ginocchia.
  • Cerca di tenere una posizione retta con la schiena, contrai gli addominali e attenta a che i fianchi non si muovano.
  • Una volta eseguito il movimento ritornare nella posizione di partenza.

Per terminare l’allenamento continua ad eseguire in maniera alternata i due esercizi nel numero di ripetizioni suggerito

  • 75 Squat
  • 10 Push UP
  • 50 Squat
  • 15 Push UP
  • 25 Squat
  • 20 Push UP
Scheda allenamento fitinhub Workout total body corpo libero
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Le mandorle riducono l’affaticamento degli sportivi


Danno muscolare ridotto con l’integrazione del frutto

Uno studio apparso su Frontiers in Nutrition segnala che l’integrazione giornaliera di mandorle ha l’effetto di ridurre l’affaticamento e il danno muscolare negli sportivi, facilitando così il recupero.
La ricerca ha coinvolto 38 uomini e 26 donne fra i 30 e i 65 anni divisi in due gruppi: la prima metà consumava mandorle e l’altra una barretta di cereali. Prima e dopo le 4 settimane di ricerca, i medici hanno prelevato campioni di sangue e urina.
Le prestazioni dei soggetti erano valutate attraverso un test anaerobico Wingate di 30 secondi, un test di corsa di 50 metri, salti verticali, distensioni su panca ed esercizi di forza per le gambe e la schiena.
Dopo una sessione di 90 minuti di esercizio eccentrico e per i 4 giorni successivi sono stati prelevati altri campioni di sangue e urina. Dopo ogni prelievo di sangue, i partecipanti hanno compilato il questionario “Profile of …  (Continua) leggi la 2° pagina sport, mandorle, muscoli,

Traumi dopo lo sci, come rimediare


6 modi per trattare gli acciacchi post sciata

Gli sport sulla neve, come sci e snowboard, appassionano ogni anno milioni di persone, sia amatori che professionisti: scendere lungo le piste innevate dona infatti una sensazione di libertà unica e una buona dose di adrenalina, mentre il paesaggio montano rappresenta una vera delizia per gli occhi. Questi fattori fanno sì che ogni anno gli impianti sciistici registrino un elevato numero di visitatori, appassionati che però possono anche dover fare i conti con la possibilità di incorrere in traumi, infortuni e dolori.
Di traumi ne esistono di vari tipi e si differenziano a seconda del proprio livello di preparazione. Si può infatti andare incontro a traumi diretti e indiretti: i primi sono rappresentati ad esempio dalle semplici cadute, più frequenti negli sciatori amatoriali che spesso non si allenano durante l’anno. I secondi possono invece arrivare senza un vero e proprio contatto, …  (Continua) leggi la 2° pagina sciare, dolore, trauma,

Sonno e performance sportiva negli adolescenti


Studio sulla mancanza di sonno cronica e sul Social Jetlag

Bravi in campo il lunedì e poi sempre meno sino al venerdì. Una nuova dimostrazione dell’importanza del sonno in termini di prestazioni fisiche e cognitive arriva da una ricerca dell’Università di Pisa pubblicata sul Journal of Biological Rhythms.
I ricercatori del Sonnolab del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia hanno studiato un campione di 93 studenti tra i 13 e i 17 anni, atleti di società sportive di pallacanestro della provincia di Pisa (ASD Polisportiva Nicosia, GMV Ghezzano, Dream Basket). L’obiettivo era di valutare gli effetti della mancanza di sonno cronica e del Social Jetlag (cioè il disallineamento tra gli orari preferiti di sonno, definiti su base biologica, e quelli effettivi dovuti ad impegni sociali come il dover andare a scuola) sull’apprendimento motorio e le prestazioni fisiche e cognitive degli …  (Continua) leggi la 2° pagina sonno, studenti, performance,

Sesso prima dello sport, non è più tabù


Non sempre l’astinenza migliora la prestazione sportiva

Praticare attività sportiva, si sa, fa bene non solo alla linea ma anche alla salute sessuale, mentale e fisica, poiché è tra i principali fattori di protezione per l’apparato cardiocircolatorio.
Resta però un quesito ancora aperto, frutto di una convinzione perdurata nel tempo: è opportuno praticare attività sessuale prima di una competizione sportiva? Molti allenatori, sia in ambito professionistico che dilettantistico, consigliano ai propri atleti di praticare l’astinenza, convinti che l’attività sessuale possa causare ripercussioni negative sul fisico, quali diminuzione energetica, calo di concentrazione e vigore nell’allenamento. Ma è veramente così? Secondo gli andrologi della SIA bisogna considerare attentamente caso per caso, sia in relazione allo sport praticato che alla condizione psicologica del soggetto. Per esempio, negli sport di squadra come il calcio, il rugby e la …  (Continua) leggi la 2° pagina sesso, sport, astinenza,

Si può fare sport con il raffreddore?


Sì se si supera il test del collo

A volte, anche raffreddati, abbiamo voglia di fare dello sport, ma è possibile? La domanda se la pongono soprattutto i genitori, che devono decidere se far saltare o meno l’appuntamento con lo sport ai propri figli.
Un parametro utile per capire se è possibile continuare ad allenarsi è il cosiddetto test del collo: in sostanza, se i sintomi sono limitati al di sopra del collo – congestione nasale mal di gola, mal di testa – ci si può allenare. Al contrario, in presenza di febbre, dolori muscolari, diarrea, nausea è meglio riposare.
«Se ci si sente in forma, senza altri sintomi al di là di quelli respiratori lievi, un po’ di attività fisica si può fare», conferma Gianfranco Beltrami, specialista in Medicina dello Sport, vicepresidente nazionale della Federazione Medico Sportiva Italiana. «È anche documentato che muoversi può potenziare le difese immunitarie e proteggere …  (Continua) leggi la 2° pagina sport, raffreddore, febbre,

Una camminata contro le scorie del Natale


Aiuta a smaltire le calorie e lo stress dei ritrovi familiari

Natale, si sa, è l’occasione per mangiare a più non posso e ritrovarsi in famiglia. Cose potenzialmente piacevoli ma che nascondono anche insidie. Se gli effetti delle abbuffate sono ormai chiari a tutti, è da tenere in considerazione anche lo stress indotto dalle riunioni in famiglia, fra regali da cercare e da scartare e magari qualche conversazione non proprio piacevole a causa di opinioni divergenti o vecchie acredini non superate.
Ma c’è una soluzione semplice a tutto questo: camminare. Secondo uno studio dell’Università di Limerick, infatti, alzarsi da tavola e fare una breve passeggiata aiuta corpo e mente a riprendersi dagli eccessi del Natale.
Lo studio, pubblicato su Sports Medicine, rivela che “anche stare in piedi dopo un pasto può aiutare, ma mai tanto quanto mettere un piede davanti all’altro”.
“Le interruzioni intermittenti dello stare seduti durante il giorno e dopo …  (Continua) leggi la 2° pagina camminare, calorie, stress,

Il fitness ad alta intensità toglie l’appetito


Dipende da una molecola specifica stimolata dall’esercizio

Fare uno sforzo intenso mentre ci si allena ha come curioso effetto quello di far passare la fame. Ci si attenderebbe infatti il contrario, cioè che l’esercizio fisico stimoli l’appetito dato che l’organismo avverte il bisogno di reintegrare le energie perdute. E in effetti è così se parliamo di un’attività a medio-bassa intensità. Quando invece si va oltre e si effettuano esercizi ad alta intensità, le cose sembrano cambiare.
A scoprirlo è una ricerca pubblicata su Nature da ricercatori americani e danesi che hanno identificato una molecola specifica nel gruppo sanguigno di topi, cavalli e uomini che verrebbe espressa in quantità molto maggiori dopo attività fisiche faticose.
«È noto, e tutti possono averlo provato, che subito dopo un esercizio ad alta intensità, in particolare di tipo aerobico, non si ha fame mentre al contrario, un esercizio blando come una camminata può portare …  (Continua) leggi la 2° pagina fitness, molecola, appetito,

Lo sport aiuta in caso di cancro


Riduce gli effetti avversi della terapia e migliora la respirazione

L’esercizio fisico non solo è sicuro per i pazienti che si sottopongono a chemioterapia, ma è consigliato perché riduce gli effetti avversi delle terapie anti-cancro e migliora la capacità respiratoria.
«Il beneficio dell’esercizio fisico per i malati di cancro è ampiamente riconosciuto. Tuttavia, non ci sono prove sufficienti sulla tempistica ottimale dell’intervento di esercizio per migliorare il fitness cardiorespiratorio a lungo termine nei pazienti con cancro», afferma Annemiek Walenkamp, autrice senior dello studio, del Centro medico universitario di Groningen nei Paesi Bassi.
Gli scienziati olandesi hanno confrontato l’efficacia dell’esercizio fisico durante la chemioterapia con quella dell’attività svolta dopo il trattamento antitumorale. Sono stati arruolati pazienti con diagnosi di cancro al seno, al colon, ai testicoli o con linfoma non Hodgkin a cellule B destinati alla …  (Continua) leggi la 2° pagina cancro, sport, fisico,