Celiachia, crescono i casi in Italia


Tasso di insorgenza fra i più alti al mondo

1 bambino su 60 in Italia riceve una diagnosi di celiachia. È uno dei tassi più alti al mondo, ma secondo gli esperti rimane un problema di sottodiagnosi. Ad affermarlo è uno studio pubblicato su Digestive and Liver Disease da un team di scienziati della Società italiana di Gastroenterologia ed Epatologia Pediatrica e dell’Università di Messina.
I ricercatori, guidati da Claudio Romano e Carlo Catassi, hanno analizzato i dati di circa 9.000 studenti delle elementari di varie città italiane. La celiachia, se non diagnosticata e affrontata tempestivamente, può causare complicanze anche gravi come l’osteoporosi, l’infertilità o il cancro.
“Malgrado il crescente interesse verso questa condizione nell’ambito medico e generale – osserva Romano, presidente della Sigenp – i casi di celiachia non diagnosticati restano troppo numerosi”.
I bambini positivi al test genetico sulla …  (Continua) leggi la 2° pagina celiachia, diagnosi, complicanze,

Nuove terapie per l’antibiotico-resistenza


La ricerca punta a nuove soluzioni per eradicare il problema

Da problema confinato alla vita ospedaliera, l’antibiotico-resistenza ha ormai allargato il suo raggio d’azione mostrandosi come un fenomeno in costante crescita e pericoloso per tutto il mondo.
Sono 10 milioni l’anno i morti a causa dell’emergere di germi multiresistenti agli antibiotici, secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità. In Italia il problema sembra ancora più preoccupante, se è vero che un report dell’Ente europeo per il Controllo delle Malattie Infettive (ECDC) pubblicato a fine 2022 stima che nel nostro paese per 100 mila abitanti vi siano almeno 19 decessi all’anno attribuibili a infezioni da microrganismi multiresistenti, rispetto ai 2 dell’Olanda, il più virtuoso fra i paesi europei in questa classifica. Peggio dell’Italia fa solo la Grecia.
“Recenti studi italiani e internazionali hanno dimostrato che la colonizzazione di batteri multiresistenti in …  (Continua) leggi la 2° pagina antibiotico, resistenza, batteri,

Nuova terapia per un raro tumore del sangue


Approvato Tagraxofusp per la BPDCN

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità di tagraxofusp come monoterapia per il trattamento di prima linea di pazienti colpiti dalla neoplasia a cellule dendritiche plasmacitoidi blastiche (BPDCN), un tumore del sangue raro e aggressivo con prognosi severa caratterizzato dalla iper-espressione dell’antigene CD 123. Si tratta della prima e unica terapia specifica per questa patologia, frutto della ricerca e sviluppo di Menarini Stemline. L’Italia è il secondo Paese in Europa a rendere disponibile il farmaco, dopo la Germania. Il provvedimento di AIFA segue l’approvazione a livello europeo, avvenuta nel 2021 sulla base dello studio registrativo (STML-401-0114), che ne ha dimostrato efficacia e sicurezza.
“Prima di tagraxofusp, non esistevano farmaci autorizzati in questa neoplasia e, nella pratica clinica, si faceva ricorso a regimi chemioterapici intensivi …  (Continua) leggi la 2° pagina sangue, tumore, tagraxofusp,

Cancro al polmone, nuovo trattamento per forma rara


Disponibile in Italia il farmaco amivantamab

Amivantamab, anticorpo bispecifico completamente umano, first-in-class, per il riconoscimento dei recettori mutati del fattore di crescita dell’epidermide (EGFR) e della transizione mesenchima-epidermide (MET), sviluppato da Janssen, ha ricevuto dall’Agenzia italiana del farmaco la rimborsabilità per il trattamento di adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) avanzato, con mutazioni da inserzione dell’esone 20 attivanti del fattore di crescita dell’epidermide (EGFR), dopo il fallimento della chemioterapia a base di platino. Si tratta della prima terapia ad essere approvata in Italia per questa rara mutazione.
In Italia, il tumore al polmone colpisce ogni anno oltre 40.000 persone, rappresentando la prima causa di morte oncologica negli uomini e la seconda nelle donne. In realtà, quando si parla di tumore polmonare si fa riferimento a un gruppo eterogeno di neoplasie, …  (Continua) leggi la 2° pagina polmoni, tumore, EGFR,

Malattia renale cronica, 1 paziente su 5 sviluppa anemia


Con la scheda nefrologica è possibile individuare i casi sommersi

La Scheda Nefrologica è uno strumento sempre più utile per favorire la diagnosi precoce della malattia renale cronica. È una patologia che interessa oltre 4 milioni e 200 mila italiani e di questi oltre il 20% sviluppa anche l’anemia come complicanza. Partendo proprio da questi problemi “sentinelle”, legati alla patologia, i medici di medicina generale ora possono identificare il “sommerso” dei pazienti.
Da una indagine condotta nell’ambito del progetto Kidney Anemia Network, che ha valutato la funzionalità della Scheda Nefrologica coinvolgendo un gruppo di 24 medici di medicina generale che gestiscono oltre 35.000 assistiti in Italia, si evince come la Scheda sia uno strumento estremamente utile (91% dei rispondenti), e il 40% afferma di averla utilizzata più di una volta a settimana. È quanto emerge, in occasione del World Kidney Day, dal convegno nazionale Gestione della Cronicità in …  (Continua) leggi la 2° pagina malattia, renale, anemia,

Radioligandi, i giustizieri delle cellule tumorali


Nuovo approccio della medicina di precisione

Legarsi in maniera precisa alle cellule tumorali per poterle colpire con radiazioni terapeutiche e causarne la morte. È questa la strategia usata dalla terapia con radioligandi, approccio esemplare della medicina di precisione e personalizzata: precisa perché colpisce in modo mirato le cellule malate, personalizzata perché ogni paziente riceve un farmaco preparato appositamente e per il quale viene attivata una catena organizzativa che ne garantisce la consegna al paziente entro 72 ore dalla produzione.
Un’innovazione, questa della terapia con radioligandi, che nasce in Italia dalla ricerca svolta da Stefano Buono che, nel 2002, ha fondato una start up per portare su scala industriale un brevetto sviluppato durante gli anni passati al Cern. Si tratta di Advanced Accelerator Applications (AAA), parte del Gruppo Novartis, realtà all’avanguardia nel campo della medicina nucleare e di …  (Continua) leggi la 2° pagina radioligandi, tumori, cellule,

Cosa sono i cavernomi cerebrali


In Italia ne è affetta circa 1 persona ogni 200

Si stima che circa 300.000 persone in Italia abbiano un cavernoma cerebrale (o angioma cavernoso), circa 1 persona ogni 200. “Molti, però, non lo sanno e alcuni non lo sapranno mai perché il loro cavernoma non avrà mai una rilevanza clinica”, spiega alla Dire Christian Brogna, esperto internazionale nella chirurgia avanzata delle neoformazioni cerebrali e del midollo spinale. “I cavernomi possono localizzarsi nel cervello, nel cervelletto, nel tronco cerebrale o, più raramente, nel midollo spinale”. Ogni anno circa 1 persona ogni 400.000 riceve una diagnosi di cavernoma cerebrale.
Ma cosa sono i cavernomi? “Sono malformazioni vascolari rotondeggianti, simili a una mora, costituiti da un agglomerato di vasi anomali con pareti molto delicate. Possono misurare da pochi millimetri ad alcuni centimetri – continua Brogna – non sono tumori cerebrali e non metastatizzano ad altre parti del …  (Continua) leggi la 2° pagina cavernomi, cerebrali, malformazioni,

L’attività fisica contro la steatosi epatica


Praticarla regolarmente riduce il grasso epatico

Praticare attività fisica riduce le probabilità di accumulare grasso epatico. I pazienti attivi almeno 150 minuti alla settimana mostrano infatti una probabilità 3,5 volte più alta di raggiungere una risposta clinicamente significativa nella riduzione del grasso del fegato.
A dirlo è uno studio pubblicato sull’American Journal of Gastroenterology da un team della Pennsylvania State University di Hershey. La steatosi è un fattore di rischio indipendente per l’intero spettro dei danni epatici, inclusi infiammazione e fibrosi. In Italia, la prevalenza della steatosi epatica non alcoolica è compresa tra il 22,5% e il 27%, nella popolazione generale, con una prevalenza del 2% di fibrosi avanzata dovuta a NAFLD.
La prevalenza aumenta nei pazienti con malattie metaboliche, fra cui la sindrome metabolica. La NAFLD si manifesta nel 54-90% dei casi di obesità. Uno studio ha mostrato un rischio …  (Continua) leggi la 2° pagina grasso, epatico, steatosi,