Celiachia, crescono i casi in Italia


Tasso di insorgenza fra i più alti al mondo

1 bambino su 60 in Italia riceve una diagnosi di celiachia. È uno dei tassi più alti al mondo, ma secondo gli esperti rimane un problema di sottodiagnosi. Ad affermarlo è uno studio pubblicato su Digestive and Liver Disease da un team di scienziati della Società italiana di Gastroenterologia ed Epatologia Pediatrica e dell’Università di Messina.
I ricercatori, guidati da Claudio Romano e Carlo Catassi, hanno analizzato i dati di circa 9.000 studenti delle elementari di varie città italiane. La celiachia, se non diagnosticata e affrontata tempestivamente, può causare complicanze anche gravi come l’osteoporosi, l’infertilità o il cancro.
“Malgrado il crescente interesse verso questa condizione nell’ambito medico e generale – osserva Romano, presidente della Sigenp – i casi di celiachia non diagnosticati restano troppo numerosi”.
I bambini positivi al test genetico sulla …  (Continua) leggi la 2° pagina celiachia, diagnosi, complicanze,

Allenamento in gravidanza. Polemiche sui video allenamenti della fitness influencer

Il mondo delle polemiche gira vorticosamente h24 e l’ultima delle polemiche fitness riguarda l’allenamento in gravidanza, travolgendo una notissima fitness influencer, Cristina Marino.

Allenamento in gravidanza da cosa nasce la polemica?

L’attore più amato dalle italiane Luca Argentero e la fitness influencer Cristina Marino hanno annunciato di recente la dolce attesa. Lei sempre bellissima, continua la sua attività online di fitness influencer mostrandosi atletica e all’opera nei video tutorial su Instagram.

Da qui nascono le polemiche: l’allenamento in gravidanza sembra essere un vero e proprio tabù per molte donne che hanno criticato l’eccessivo concentrarsi della fitspo sull’allenamento.

La Marino per tutta risposta, non si è fatta attendere con una storia su Instagram, in cui breve, coincisa e diretta non le manda a dire:

“Tutto ciò che faccio lo faccio con grandissima coscienza, sono già stata incinta. Non è frutto della mia ossessione, anzi. Prima di parlare, fatelo con criterio. È veramente datato e ignorante pensare che in gravidanza si possa mangiare tutto quello che ci va. Rimanere in forma, mangiare sano, è un regalo che fate a voi stesse e ai vostri figli”

Questa è solo una delle tante polemiche che spesso si aprono rispetto al mondo del fitness e dell’allenamento. Chiaramente la gravidanza non è una malattia, nè un ostacolo anzi come sottolinea una follower della fitspo: “basti pensare alle nonne che portavano il gerlo in spalla….mangiavano il giusto… e in ogni famiglia c’erano 5 o 6 figli. Quindi che male può fare lo sport?

Crediamo che mai come in questo caso sia importante il messaggio che le fitness influencer fanno passare, sdoganando i tabu che per troppo tempo hanno coinvolto ingiustamente il mondo del fitness. Come sempre ricordiamo che un allenamento efficace e salutare è un allenamento che tiene conto sempre delle condizioni fisiche e di salute individuali. Quindi prima di cimentarsi, effettuare sempre i dovuti controlli.

Parkinson, la speranza è l’alfa-sinucleina

Il biomarcatore consente di diagnosticare precocemente la malattia

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Riuscire a intervenire con un trattamento risolutivo nelle primissime fasi della malattia di Parkinson, per arrestarne il decorso. È da sempre la speranza dei neurologi, che purtroppo da trent’anni a questa parte, per il trattamento di questa condizione che interessa almeno 400 mila italiani, hanno potuto contare solo sulla ‘vecchia’ levodopa.
Ma qualcosa potrebbe presto cambiare. E uno degli studi che riaccendono la speranza è in pubblicazione sul numero di novembre della rivista Brain. Il lavoro, frutto della collaborazione di un pool di università italiane, IRCCS ed enti di ricerca italiani (Università Cattolica campus di Roma, Università di Perugia, Università degli Studi di Milano, CNR di Roma, Università San Raffaele IRCCS di Roma, Università di Roma Tor Vergata e IRCCS Fondazione Santa Lucia), coordinati dal professor Paolo Calabresi, Direttore della UOC di Neurologia della …  (Continua) leggi la 2° pagina articolo di salute altra pagina

Keywords | Parkinson, alfa-sinucleina,

Rischi riproduttivi per i ragazzi della Terra dei Fuochi

Alterazioni degli spermatozoi nel 60% dei casi

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Rischi riproduttivi importanti per il 60% dei ragazzi che vivono nelle zone della Terra dei Fuochi. A dirlo sono gli esperti della Società italiana di Riproduzione Umana (Siru) nel corso del IV Congresso Nazionale.
I dati provengono dal progetto EcoFoodFertility, condotto per due anni in aree d’Italia altamente inquinate, sostenuto dal ministero della Salute e da diversi enti di ricerca tra cui il Cnr, l’Iss ed Enea.
”Il liquido seminale – ha spiegato Luigi Montano, presidente area andrologica – è un ottimo marker, indicatore di salute ambientale del territorio. Abbiamo compiuto ricerche in giovani sani che vivono in zone a diversa pressione ambientale in Campania e altre regioni italiane e i dati indicano rischi riproduttivi molto importanti per i giovani che abitano nella Terra dei fuochi, nell’area di Brescia e nella Valle del Sacco del frusinate. Dalla ricerca si evince che sui …  (Continua) leggi la 2° pagina articolo di salute altra pagina

Keywords | spermatozoi, riproduttivi, alterazioni,

Stop al seno bombastico

Le supermaggiorate non vanno più di moda

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Le super maggiorate plasticose in stile “Baywatch” non vanno più di moda. Corpi armonici e seni prosperosi sono il nuovo ideale di bellezza. I modelli a cui si ispirano le donne, soprattutto le italiane, sono le star sudamericane come Belen Rodriguez, Salma Hayek e Jennifer Lopez, icone sexy dalle forme generose, seno “pieno” ma non eccessivo e assolutamente proporzionato con il resto del corpo.

“Così come sono cambiati i canoni di bellezza nella società, allo stesso modo sono mutati i modelli di riferimento nella chirurgia estetica”, spiega il chirurgo plastico internazionale Luciano Perrone, medico associato alla Federazione Italiana Medici estetici.

Questo ideale di bellezza sudamericano – prosegue – nasce dalle proporzioni perfettamente armoniche di tutte le curve del corpo. A partire dalle proporzioni del seno.

Piccole correzioni per labbra naturali

La formula che piace a Millennial e Gen Z-ers

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Per le donne Millennial e della Gen Z i filler labbra sono ormai sdoganati, a patto però che il risultato sia naturale. Per le più giovani questa è una procedura che rappresenta un modo per prendersi cura di sé e valorizzare le proprie caratteristiche individuali, senza eccessi.

È quanto emerge dal Global Lip Filler Research Report che Teoxane Italia presenta al 42° congresso SIME.

Teoxane, l’azienda di Ginevra specializzata negli iniettabili a base di acido ialuronico, ha condotto il sondaggio su un campione internazionale di 18-35enni. Per quanto riguarda le intervistate italiane, è emerso che ciò vogliono le Millennial e Gen Z-ers per le labbra è aumentare il volume (48% delle risposte), ridefinire il contorno (46%) e preservare l’espressività (39%).

Melanoma, benefici dalla caffeina

La sostanza promuove un aumento della produzione di melanina

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La caffeina ha un evidente effetto protettivo contro la crescita delle cellule di melanoma umano. È la conclusione alla quale sono giunti i ricercatori dell’ISS in collaborazione con i colleghi di due IRCCS (l’IDI di Roma e il Neuromed di Pozzilli) e di due università italiane (l’Università di Ferrara e l’Università di Roma “Tor Vergata”) attraverso uno studio appena pubblicato sulla rivista internazionale Molecules.

Lo studio è stato focalizzato sull’identificazione dei meccanismi attraverso i quali la caffeina svolge un importante ruolo protettivo contro alcuni tipi di tumori, già descritto in molti lavori in letteratura, ma ancora non completamente caratterizzato a livello molecolare.

Numeri in peggioramento, tasso al 6,7%

Pericolo 3° ondata per le varianti. Limitare i contatti unica soluzione

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Sono 22.865 i nuovi casi di contagio accertati nelle ultime 24 ore, mentre i tamponi sono 339.635, di conseguenza il tasso di positività è del 6,7%.

I morti sono 339 in un giorno, per un totale di 98.974 vittime da inizio pandemia. I ricoveri totali sono 20.157, 394 più di ieri, mentre le terapie intensive salgono di 64, arrivando a 2.475.

Sono 4.841.993 le somministrazioni di vaccini effettuate finora.

Il 5,4% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid e 1.517.624 persone hanno completato il loro percorso vaccinale (2,5%). L’Rt nazionale è stabile a quota 0,99, solo a un passo dalla soglia critica.

Dal 17 gennaio è in vigore il nuovo Dpcm che suddivide di nuovo in 3 fasce le regioni italiane, a seconda del livello di diffusione del contagio. C’è tuttavia una stretta sui parametri che portano a un aggravamento delle restrizioni.

Più di 20.000 contagi, boom di terapie intensive

Pericolo 3° ondata per le varianti. Limitare i contatti unica soluzione

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Sono 20.884 i nuovi casi di contagio accertati nelle ultime 24 ore, mentre i tamponi sono 358.884, di conseguenza il tasso di positività è del 5,8%.

I morti sono 347 in un giorno, per un totale di 98.635 vittime da inizio pandemia. I ricoveri totali sono 19.763, 213 più di ieri, mentre le terapie intensive salgono di 84, arrivando a 2.411.

Sono 4.650.299 le somministrazioni di vaccini effettuate finora.

Il 5,2% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid e 1.471.648 persone hanno completato il loro percorso vaccinale. L’Rt nazionale è stabile a quota 0,99, solo a un passo dalla soglia critica.

Risalgono contagi e decessi

Pericolo 3° ondata per le varianti. Limitare i contatti unica soluzione

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Sono 17.083 i nuovi casi di contagio accertati nelle ultime 24 ore, mentre i tamponi sono 335.983, di conseguenza il tasso di positività è del 5,1%.

I morti sono 343 in un giorno, per un totale di 98.288 vittime da inizio pandemia. I ricoveri totali sono 19.570, 458 più di ieri, mentre le terapie intensive salgono di 38, arrivando a 2.327.

Sono 4.540.876 le somministrazioni di vaccini effettuate finora.

Il 4,9% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid e 1.447.660 persone hanno completato il loro percorso vaccinale. L’Rt nazionale è stabile a quota 0,99, solo a un passo dalla soglia critica.

Dal 17 gennaio è in vigore il nuovo Dpcm che suddivide di nuovo in 3 fasce le regioni italiane, a seconda del livello di diffusione del contagio. C’è tuttavia una stretta sui parametri che portano a un aggravamento delle restrizioni.