Un gruppo di esperti dell’American College of Chest Physician ha redatto una nuova linea guida clinica per la gestione respiratoria dei pazienti affetti da debolezza neuromuscolare. Il documento, apparso su Chest, include raccomandazioni sulla ventilazione attraverso boccaglio, sul passaggio alla ventilazione meccanica domiciliare, sulla gestione delle secrezioni salivari e sulle metodiche per la pulizia delle vie aeree. «Lo scopo del documento è di standardizzare e migliorare l’assistenza ai pazienti neuromuscolari, che sviluppano progressivamente una debolezza dei muscoli respiratori che porta inizialmente a ipoventilazione notturna e incapacità di mobilizzare le secrezioni e successivamente a un’insufficienza respiratoria ingravescente che può condurre a morte», spiega Akram Khan, professore associato di malattie respiratorie all’Oregon Health & Science University e coautore della … (Continua) leggi la 2° pagina debolezza, muscolare, respiratoria,
Condizione complessa che può provocare danni gravi
Non si tratta soltanto di un fatto estetico. La Malattia Venosa Cronica (MVC) è una condizione che può progredire verso stadi più avanzati e pericolosi, se non trattata correttamente. “In condizioni normali lo spostamento del sangue dagli arti inferiori verso il cuore avviene grazie alla pressione esercitata dai muscoli delle gambe e dall’arcata plantare, con un flusso unidirezionale assicurato dalle valvole venose. Quando questo processo viene alterato, il sangue refluisce attraverso i lembi valvolari provocando la dilatazione delle vene sostenuto da un processo infiammatorio cronico – dichiara Alberto Froio, Professore Associato di Chirurgia Vascolare, Università degli Studi di Milano-Bicocca Fondazione IRCSS – San Gerardo dei Tintori, Monza – Nelle sue forme più severe la MVC può provocare gravi complicanze come edema, pigmentazione della pelle, eczema fino alla comparsa di ulcere e … (Continua) leggi la 2° pagina malattia, venosa, cuore,
Finora sono 10 i casi di trichinellosi registrati nella provincia di Foggia negli ultimi giorni. L’intossicazione dovuta al parassita è stata probabilmente veicolata dal consumo di carne di cinghiale non controllata. All’origine di tutto, una battuta di caccia sui Monti Dauni a cui è seguita una tavolata a base di carne di cinghiale alla quale hanno partecipato le vittime del focolaio. L’aspetto positivo è che l’infezione non si trasmette per via umana, quindi il focolaio risulterà alla fine contenuto. La trichinellosi è una zoonosi causata da nematodi (vermi di forma cilindrica) appartenenti al genere Trichinella, parassita che colonizza l’intestino dando origine a una nuova generazione di larve che migrano nei muscoli, dove poi si incistano. La trasmissione avviene esclusivamente per via alimentare, soprattutto attraverso carne suina ed equina. Il periodo di incubazione è in media … (Continua) leggi la 2° pagina parassita, carne, trichinellosi,
Diastasi addominale. Espressione nota di certo a molte donne che hanno partorito. Si tratta in parole povere della “pancetta” che a volte compare anche nelle persone magre e allenate, ma non è soltanto un problema di ordine estetico. Quando all’aspetto estetico si aggiungono dolori alla schiena, gonfiore dopo i pasti, incontinenza, difficolta di digestione e di respirazione, ernie, allora i medici parlano di diastasi addominale, cioè un’eccessiva separazione della muscolatura retto-addominale centrale. I muscoli principali della parete retto-addominale sono divisi in due parti: un muscolo retto-addominale destro e un muscolo retto-addominale sinistro tenuti insieme da una sottile banda di tessuto connettivo, la cosiddetta linea alba o linea mediana. Oltre a tenere i muscoli retto-addominali, la linea alba consente anche la continenza dei visceri interni. La linea alba è molto … (Continua) leggi la 2° pagina diastasi, addominale, pancia,
Danno muscolare ridotto con l’integrazione del frutto
Uno studio apparso su Frontiers in Nutrition segnala che l’integrazione giornaliera di mandorle ha l’effetto di ridurre l’affaticamento e il danno muscolare negli sportivi, facilitando così il recupero. La ricerca ha coinvolto 38 uomini e 26 donne fra i 30 e i 65 anni divisi in due gruppi: la prima metà consumava mandorle e l’altra una barretta di cereali. Prima e dopo le 4 settimane di ricerca, i medici hanno prelevato campioni di sangue e urina. Le prestazioni dei soggetti erano valutate attraverso un test anaerobico Wingate di 30 secondi, un test di corsa di 50 metri, salti verticali, distensioni su panca ed esercizi di forza per le gambe e la schiena. Dopo una sessione di 90 minuti di esercizio eccentrico e per i 4 giorni successivi sono stati prelevati altri campioni di sangue e urina. Dopo ogni prelievo di sangue, i partecipanti hanno compilato il questionario “Profile of … (Continua) leggi la 2° pagina sport, mandorle, muscoli,
L’impulso di vomitare è determinato da specifici neuroni
Tutto nasce dal cervello, anche il senso di nausea e la necessità di vomitare dopo che abbiamo ingurgitato qualcosa che potrebbe danneggiarci. A dimostrarlo è uno studio del National Institute of Biological Sciences di Beijing, secondo cui a dare il via al vomito sono specifici neuroni del tronco encefalico. Provare a silenziarli con farmaci ad hoc potrebbe aiutare i medici a contrastare ad esempio il vomito dovuto alle sessioni di chemioterapia. I ricercatori cinesi hanno analizzato topolini esposti a enterotossina A, una tossina batterica prodotta dallo Stafilococco aureo. Hanno così ricostruito i segnali che dal tratto digerente portano alla nausea e al vomito. Anche se i topi non vomitano, hanno comunque delle contrazioni di diaframma e muscoli addominali simili a quelle registrare nei cani, animali che invece possono rigettare. Al contatto con una tossina, le cellule intestinali … (Continua) leggi la 2° pagina nausea, vomito, cervello,
L’Atrofia Muscolare Spinale (SMA) è una malattia neuromuscolare rara dell’infanzia, caratterizzata dalla perdita dei motoneuroni, le cellule nervose che trasportano i segnali dal sistema nervoso centrale ai muscoli, controllandone il movimento. La SMA, che ha un’incidenza di circa 1 su 10.000 nati vivi, provoca debolezza, atrofia muscolare progressiva e complicazioni respiratorie. È causata da mutazioni del “gene per la sopravvivenza del motoneurone” e conseguente carenza della proteina SMN (Survival Motor Neuron), essenziale per la sopravvivenza e il normale funzionamento dei motoneuroni. Fino a poco tempo fa, il trattamento della SMA era esclusivamente sintomatico, finalizzato a migliorare la qualità di vita dei pazienti. Oggi, invece, sono stati approvati nuovi farmaci in grado di incrementare la produzione di proteina SMN funzionale, ma non sono ancora considerati come cura definitiva … (Continua) leggi la 2° pagina atrofia, muscolare, Sma,
Nella maggior parte dei casi la guarigione è spontanea
I bambini colpiti da paralisi di Bell, che causa debolezza o paralisi dei muscoli del viso, non dovrebbero assumere prednisolone perché il farmaco ha un impatto modesto sulla guarigione. Nel giro di qualche mese, infatti, i sintomi rientrano spontaneamente. A dirlo è un nuovo studio pubblicato su Neurology da un team del Murdoch Children’s Research Institute di Melbourne guidato da Franz Babl, che spiega: «Mentre alcuni studi hanno dimostrato che l’uso di steroidi negli adulti con paralisi di Bell ha aiutato a migliorare i sintomi riducendo al minimo il gonfiore del nervo facciale e il danno all’interno dell’osso temporale, ricerche simili non erano disponibili per i bambini». Sono stati presi in considerazione i dati di 187 soggetti fra i 6 mesi e i 17 anni che si sono presentati al pronto soccorso con paralisi di Bell. Reclutati entro 72 ore dall’esordio dei sintomi, i pazienti hanno … (Continua) leggi la 2° pagina paralisi, volto, muscoli,
Davvero senti il bisogno di tornare in forma dopo le vacanze di Natale? Diciamo che quello della remise en form post panettone è una pretesa tra le più assurde.
Ma poi cosa s’intenderebbe per tornare il forma dopo le vacanze? Vogliamo raggiungere l’obiettivo in un giorno? una settimana? poche ore? Insomma davvero un obiettivo formulato male.
Tornare in forma dopo le vacanze di Natale? Piuttosto tornare in forma.
Probabilmente, se non hai abbandonato la lettura dell’articolo dopo le prime righe, stai cercando di tornare in forma o rimetterti in sesto in maniera tale da poter stare bene in primis in termini di salute e in secondo luogo piacerti un po’ di più quando ti guardi allo specchio. Di seguito poche semplici regole che non faresti male a seguire.
Regola numero 1. Gli eccessi devono diventare un lontano ricordo. Che si tratti di panettone, frutta candita, torrone o semplicemente pizza, patatine e hamburger, la regola è sempre la stessa: Non esagerare. Circoscrivere il rimettersi in forma al post vacanze di Natale è scorretto e decisamente fuorviante. Ovviamente agli alimenti sopra elencati, vanno preferiti alimenti più sani come frutta e verdura.
Allenamento glutei a corpo libero per le vacanze
Regola numero 2. Rimanere idratati. Spesso si scambia la sete per fame, con la conclusione di ingurgitare calorie inutili senza prima aver provato a capire cosa realmente il corpo ci stava chiedendo. E poi si sa, nei mesi invernali si tende a bere meno spesso. Che si tratti del bicchiere d’acqua appena sveglia o prima di ogni pasto, fai attenzione a rimanere sempre idratata.
Allenamento in 5 round da fare a casa con cassetta d’acqua
Regola numero 3. Cerca di fare attività fisica. E’ chiaro che l’attività fisica è il motore che spesso ci da la spinta ad adottare una serie di sane abitudini. Allenamento funzionale, yoga, pilates, nuoto, trekking, sci, palestra, danza ci permettono a seconda delle nostre capacità ed esigenze di muoverci e rimanere attive. Non dimentichiamo anche lo stretching, rilassare i muscoli e ottenere una maggiore flessibilità è altrettanto necessario per la nostra salute fisica.
Regola numero 4. Cercare di dormire a sufficienza per recuperare le energie e favorire il recupero fisico. Questo è forse il punto più ignorato da chi vuole tornare in forma. Che tu sia una workaholic o un animale notturno, considera di dedicare del tempo al riposo.
Insomma come abbiamo avuto modo di vedere tornare in forma dopo le vacanze di Natale, non è nient’altro che dovresti fare per tornare in forma in linea generale. Ci vuole tempo, costanza ed impegno. E di certo non può succedere dopo le vacanze di Natale, onde evitare di mettere a rischio la propria salute. L’obiettivo dovrebbe essere quello di tornare in forma gradualmente, facendo scelte alimentari sane e facendo attività fisica in modo costante e regolare.
Vengono rilasciati dei neurotrasmettitori che fanno bene all’organismo
Il benessere passa anche attraverso un po’ di paura. Lo dice Antonio Uccelli, neuroscienziato del San Martino di Genova che spiega il fascino della paura che si prova ad Halloween. “I segnali della paura nascono dall’amigdala, un nucleo a forma di mandorla situato nel profondo del cervello, che modula la risposta alla paura. In una situazione attivante, potenzialmente pericolosa, l’amigdala stimola l’ipotalamo, che attiva a cascata il sistema nervoso simpatico e il sistema corticale surrenale provocando un flusso improvviso di ormoni e innescando la risposta di lotta o fuga”, spiega Uccelli. La paura aumenta l’adrenalina, la vigilanza e la reattività agli stimoli esterni. La frequenza cardiaca accelera, così come l’afflusso di sangue ai muscoli. Anche i livelli di glucosio nel sangue aumentano e il corpo beneficia di una scarica di energia per essere pronto all’azione. “Sebbene … (Continua) leggi la 2° pagina febbre, bambini, mamme,