Bypass coronarico più rischioso per le donne


Esiti avversi più probabili rispetto agli uomini

Il rischio di eventi avversi dopo l’innesto di un bypass coronarico è più alto fra le donne rispetto agli uomini. È quanto emerge da un nuovo studio pubblicato su Jama Surgery da un team della Weill Cornell Medicine di New York guidato da Mario Gaudino, che spiega: «Alcuni studi hanno riferito in passato che le donne sottoposte a bypass coronarico hanno mortalità e morbilità più elevate rispetto agli uomini, ma non era chiaro se la differenza fosse diminuita nel tempo. Per meglio chiarire la situazione abbiamo esaminato le tendenze negli esiti delle donne sottoposte a bypass coronarico negli Stati Uniti dal 2011 al 2020».
Gli scienziati hanno analizzato 1.297.204 pazienti sottoposti a bypass coronarico primario isolato. L’esito primario era la mortalità operatoria, mentre quello secondario era un composito che comprendeva mortalità operatoria, ictus, insufficienza renale, reintervento, …  (Continua) leggi la 2° pagina bypass, coronarico, donne,

Nuova cura possibile per la Sma


Scoperto nesso fra livelli di neuroinfiammazione e severità della malattia

Esiste una correlazione tra i livelli di neuroinfiammazione e severità dell’Atrofia Muscolare Spinale: lo ha scoperto un gruppo di ricercatori napoletani studiando il liquido cerebrospinale dei bambini affetti dalla forma più grave della SMA, secondo i quali associare l’utilizzo di agenti antinfiammatori mirati alla terapia farmacologica con Nusinersen, potrebbe migliorare i benefici clinici del trattamento.
Si tratta dei risultati ottenuti nel laboratorio di Neuroscienze traslazionali del CEINGE-Biotecnologie avanzate Franco Salvatore, in collaborazione con la Columbia University di New York e le Università campane Luigi Vanvitelli e Federico II, insieme agli Ospedali pediatrici Bambino Gesù di Roma e Giannina Gaslini di Genova.
La SMA è una patologia neuromuscolare rara contraddistinta dalla precoce morte dei motoneuroni, ovvero le cellule nervose che trasportano i segnali dal …  (Continua) leggi la 2° pagina Sma, atrofia, nusinersen,

Un nuovo pillolo


Ricercatori studiano un contraccettivo maschile non ormonale

Sono tante le sperimentazioni dedicate alla messa a punto del “pillolo”, il contraccettivo maschile. Una nuova ricerca della Weill Cornell Medicine di New York sembra aver raggiunto risultati avanzati nella messa a punto di un nuovo contraccettivo maschile. Il “pillolo” realizzato dai ricercatori americani è infatti in grado di ridurre la fertilità maschile in maniera temporanea e senza l’utilizzo di ormoni.
Il farmaco non avrebbe effetto sulla fertilità a lungo termine e non influenzerebbe il comportamento sessuale.
«È molto interessante la nuova piega che sta prendendo la ricerca in questo campo perché i contraccettivi ormonali sono considerati ormai non utilizzabili per gli elevati effetti collaterali e con risultati, anche nei migliori studi, non sovrapponibili a quelli della pillola», commenta al Corriere della sera Paolo Turchi, andrologo …  (Continua) leggi la 2° pagina contraccettivo, pillolo, spermatozoi,

5 consigli per migliorare il sesso


Esprimere i desideri è il primo passo per la soddisfazione

Come migliorare l’intimità in una relazione da una prospettiva sessuale? La dott.ssa Zhana Vrangalova, ricercatrice in sessuologia e docente alla New York University, offre alcuni consigli per trovare una nuova intesa sessuale approfondendo le fantasie erotiche della coppia.
Ecco i 5 consigli pratici:

1) Condividere storie passate

Spesso parlare del proprio ex è un taboo, ma in realtà può rappresentare una carta da giocare per affrontare l’argomento. Parlare delicatamente di ciò che si è sperimentato in passato può essere un buon modo per valutare quanto si sia aperti a certe pratiche sessuali. Così sarà possibile condividere sia le esperienze positive sia quelle negative, e cosa le ha rese tali.

2) Una fantasia al mese

Stilare un elenco di fantasie sessuali è sicuramente un plus, ma non da condividere tutte in una volta sola. È preferibile invece scegliere una …  (Continua) leggi la 2° pagina sesso, fantasie, erotismo,

La mindfulness riduce lo stress nei soggetti ansiosi


Alternativa all’uso degli ansiolitici

Nei soggetti ansiosi la mindfulness è associata a una riduzione dello stress paragonabile a quella prodotta dal farmaco escitalopram, la risorsa standard per il trattamento del disturbo.
A dirlo è uno studio pubblicato su Jama Psychiatry da un team del Georgetown University Medical Center di Washington DC guidato da Elizabeth Hoge, che spiega: «Gli interventi standardizzati basati sulla mindfulness, come la riduzione dello stress basata sulla mindfulness (MBSR), possono ridurre l’ansia, ma prima di questo studio tali interventi non erano stati messi a confronto con farmaci anti-ansia noti per la loro efficacia».
Gli scienziati hanno reclutato 276 pazienti fra il giugno 2018 e il febbraio 2020 da 3 ospedali di Boston, New York e Washington DC, randomizzandoli a ricevere mindfulness o escitalopram.
Il programma di mindfulness prevedeva 8 lezioni di 2 ore e mezza, una lezione nel fine …  (Continua) leggi la 2° pagina ansia, escitalopram, mindfulness,

Cosa succede quando si muore?


Le esperienze di premorte nei pazienti rianimati

È la domanda delle domande, quella a cui nessuno ha mai potuto veramente rispondere con certezza. Cosa succede quando si muore? Hanno cercato di abbozzare una risposta i ricercatori della NYU Grossman School of Medicine, che hanno coinvolto 567 uomini e donne che hanno subito un intervento di rianimazione fra il maggio 2017 e il marzo 2020 fra Stati Uniti e Regno Unito.
Nonostante il trattamento immediato solo un paziente su 5 è sopravvissuto all’arresto cardiaco dopo la rianimazione cardiopolmonare. Solo 28 sono stati in grado di parlare e rispondere all’intervista dei ricercatori.
Il coordinatore della ricerca, Sam Parnia, è un esperto in terapia intensiva del centro medico di New York NYU Langone Health. Secondo le testimonianze che ha raccolto, i pazienti hanno dimostrato di ricordare i medici impegnati nelle manovre di rianimazione, di aver percepito un processo di separazione dal …  (Continua) leggi la 2° pagina premorte, rianimazione, corpo,

Cancro al seno, scoperto un meccanismo di resistenza


L’alterazione dei meccanismi di riparazione del Dna danneggia la terapia

Alla base della resistenza alla terapia in caso di cancro al seno ER-positivo ci sarebbe l’alterazione dei meccanismi di riparazione del Dna, processo fondamentale che protegge il genoma dalle mutazioni o dai danni esterni.
“La terapia endocrina (ET), basata cioè sull’assunzione di una specifica categoria di ormoni – spiega Antonio Marra, oncologo dell’Istituto Europeo di Oncologia presso la Divisione Sviluppo Nuovi farmaci e Terapie Innovative (diretta da Giuseppe Curigliano) e oggi in forza al Memorial Sloan Kettering di New York (US) – rappresenta il più efficace e diffuso approccio terapeutico nel trattamento dei tumori del seno (ER)-positivo: migliora il controllo sulla progressione di malattia e, in alcuni casi in fase iniziale, riduce anche il rischio di recidiva, aumentando sensibilmente la sopravvivenza”.
Tuttavia, circa il 40% delle pazienti sviluppa nel tempo una resistenza …  (Continua) leggi la 2° pagina cancro, mammella, er-positivo,

Crocchetta di pollo. Un manifesto può essere più nutriente

Un manifesto pubblicitario più nutriente di una crocchetta di pollo? Può succedere e non è solo una trovata pubblicitaria!

Questa l’idea geniale su cui si basa la campagna provocatoria lanciata in Gran Bretagna da Dole, società agricola internazionale che produce e distribuisce nel mondo frutta e verdura.

Crocchetta di Pollo VS Manifesto Pubblicitario. La dura verità sui nutrienti del junk food.

L’azienda, con il supporto di un team creativo, per sensibilizzare l’opinione pubblica britannica sulla malnutrizione e sulla mancanza di principi nutritivi nel cibo spazzatura, così tanto amato dagli inglesi, ha ideato i Malnutritional Fact. Una serie di poster che richiamano, nella grafica e nell’impostazione, le tradizionali etichette nutrizionali, ma che sottolineano il basso valore nutritivo degli alimenti popolari, e in più sono stati realizzati con inchiostro ricavato da veri scarti di frutta!

Per lo scopo è stata infatti appositamente sperimentata una miscela di frutta scartata tra cui pompelmo, mirtilli, uva, ananas, arance, prugne e mele per creare degli inchiostri che possono essere stampati su carta.

Sui poster, posizionati strategicamente in giro per Londra, nei punti in cui le persone consumano cibo spazzatura, come distributori automatici e food truck, si leggono testi del tipo “Le parole che stai leggendo contengono più vitamina A e C di una crocchetta di pollo. Questo perché l’inchiostro con cui è stampato è fatto con arance e uva rossa”. 

L’operazione è stata pensata a supporto di una rete di beneficenza impegnata ad alleviare la povertà alimentare e a ridurre lo spreco di cibo nel Regno Unito e in tale ottica il numero di manifesti era limitato e tutte le copie avevano una data di scadenza.

Dole non è nuova a questo tipo di campagna informativa, in passato aveva già comunicato con proiezioni giganti di etichette alimentari sugli edifici di New York e Los Angeles per evidenziare problemi come l’obesità, l’insicurezza alimentare e la malnutrizione e con etichette di malnutrizione apposte sui cestini dei rifiuti e del riciclaggio per porre attenzione sull’enorme spreco di cibo degli Stati Uniti in relazione all’elevato numero di persone che ancora muoiono di fame.

L’impatto della campagna è stato sicuramente forte e questo, unito alla grande coerenza nella comunicazione dell’azienda, all’intento e al tono di voce educativi e non dispregiativi dei manifesti, ha contribuito a testimoniare l’impegno e il forte posizionamento della Dole in tema di alimentazione.

Fonte Contagious.com 

Covid, sintomi post-vaccino associati a risposta anticorpale


C’è un nesso diretto con i sintomi sistemici

La presenza di sintomi sistemici dopo l’inoculazione del vaccino anti-Covid è direttamente collegata a una maggiore risposta anticorpale. Lo rivela uno studio pubblicato su Jama Network Open da un team della Columbia University di New York.
«I vaccini BNT162b2 (Pfizer-BioNTech) e mRNA-1273 (Moderna) sono associati a sintomi locali e sistemici; tuttavia, non era noto se i sintomi post-vaccinazione fossero associati alla risposta anticorpale indotta dal vaccino», spiega Emilia Hermann, prima autrice del lavoro.
I ricercatori hanno analizzato l’associazione dei sintomi post-vaccinazione auto-riferiti con la risposta anticorpale anti-Sars-CoV-2 tra i partecipanti al Framingham Heart Study (FHS) che hanno contribuito allo studio Collaborative Cohort of Cohorts for Covid-19 Research (C4R).
I soggetti hanno risposto a domande sulla vaccinazione e sui sintomi associati, fornendo un …  (Continua) leggi la 2° pagina vaccino, Covid, sintomi,

Covid causa un aumento del rischio cardiovascolare

Studio dimostra la compromissione della funzione endoteliale

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Studi condotti durante la pandemia da COVID-19 hanno dimostrato che la sintomatologia di questa malattia è dovuta principalmente all’azione del virus sull’endotelio, tessuto che riveste le pareti interne del cuore e dei vasi sanguigni e modula l’aggregazione piastrinica, i processi coagulativi, la risposta all’infiammazione, regola le resistenze vascolari, protegge dall’effetto nocivo dei radicali liberi dell’ossigeno.
La sperimentazione, condotta sui pazienti COVID ricoverati nella terapia sub intensiva dell’ospedale Cotugno di Napoli, grazie ad una collaborazione scientifica tra l’Ospedale Cotugno, il consorzio ITME (International Translational Research and Medical Education), creato dall’Università Federico II, in collaborazione con l’Albert Einstein Institute of Medicine di New York, e con l’importante coinvolgimento di Damor, storica azienda farmaceutica italiana, ha confermato il …  (Continua) leggi la 2° pagina articolo di salute altra pagina

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