Siringhe ad aria compressa contro la paura degli aghi


La trovata per superare la belonefobia

Il terrore delle punture e degli aghi potrà essere superato grazie a una nuova invenzione di ricercatori dell’Università del Texas di Dallas, che hanno messo a punto una nuova siringa ad aria compressa.
Il team guidato da Jeremiah Gassensmith e Yalini Wijesundara ha sviluppato MOF-Jet, un sistema innovativo per somministrare vaccini in polvere attraverso la compressione di gas. Il metodo non ha bisogno della refrigerazione dei farmaci: «MOF-Jet dice Gassensmith potrebbe facilmente fornire terapie contro il cancro e altre malattie in modo relativamente indolore».
Gli scienziati si sono ispirati agli iniettori a getto degli anni ’60, che utilizzavano gas compresso per trasmettere un flusso ristretto di fluidi. In passato, questi strumenti erano usati frequentemente dalle Forze armate, ma erano dolorosi e spesso il fluido finiva per schizzare indietro, diffondendo potenzialmente altre …  (Continua) leggi la 2° pagina aghi, punture, farmaco,

Nuova crema per la rosacea


Efficace il perossido di benzoile microincapsulato

Una crema al perossido di benzoile microincapsulato al 5% si è rivelata efficace nel trattamento della rosacea. Dopo 12 settimane, la crema ha migliorato in maniera significativa l’infiammazione cutanea, con un dimezzamento delle lesioni dopo sole 2 settimane.
I risultati sono descritti da due studi di fase III presentati nel corso dell’Hawaii Dermatology Seminar. Come ricorda Julie Harper, ex presidente dell’American Acne and Rosacea Society, il controllo farmacologico della malattia non è semplice. I farmaci che funzionano per papule e pustole non sono efficaci contro il rossore, mentre quelli utili per il rossore non funzionano per la teleangectasia.
Le opzioni di trattamento per papule e pustole includono ivermectina, metronidazolo, acido azelaico, sodio sulfacetamide/zolfo, doxiciclina a rilascio modificato, schiuma di minociclina e perossido di benzoile …  (Continua) leggi la 2° pagina rosacea, pelle, ivermectina,

Il ruolo della dieta nelle malattie gastroenterologiche


L’alimentazione è un elemento rilevante della cura

I pazienti con malattie dell’apparato digerente hanno una forte percezione sul ruolo del cibo nella genesi dei loro sintomi ed è frequente che la visita con il gastroenterologo si concluda con domande specifiche sulla dieta e in particolare la richiesta di una lista di alimenti permessi e di alimenti proibiti.
Non sempre il gastroenterologo sa soddisfare le richieste dei pazienti, soprattutto per le limitate e a volte contrastanti evidenze scientifiche sul ruolo della dieta, ma anche una formazione non specifica e un limitato interesse per la nutrizione clinica di molti gastroenterologi giocano un ruolo chiave.
“Questo ha generato numerosi pregiudizi e falsi miti sul ruolo di alcuni alimenti e il ricorso dei pazienti a internet o ad altre fonti di informazione non scientifiche – afferma la Dott.ssa Maria Cappello Consigliere Nazionale Aigo – “Negli ultimi anni, tuttavia, la ricerca …  (Continua) leggi la 2° pagina gastrointestinale, dolore, alimentazione,

Nuovi biomarcatori per la remissione del diabete di tipo 1


Alcune molecole di Rna possono evidenziare il processo in atto

Uno studio pubblicato su Non-Coding RNA ha individuato alcune molecole di Rna che possono agire da biomarcatori per la fase di remissione parziale del diabete di tipo 1.
Lo studio coordinato dai ricercatori del Dipartimento di immunologia al Germans Trias i Pujol Research Institute (IGTP), Autonomous University of Barcelona, analizza nello specifico il ruolo del microRNA miR-30d-5p nei processi immunoregolatori che avvengono in questa fase.
«La fase di remissione parziale del DM1, presente in molti pazienti dopo l’inizio del trattamento insulinico, suscita crescente interesse per la sua associazione con i meccanismi immunoregolatori e rigenerativi delle cellule beta, progressivamente distrutte dal sistema immunitario dei pazienti», afferma l’immunologa e prima autrice Laia Gomez-Muoz, precisando che i meccanismi immunitari alla base di questa fase della luna di miele non sono ancora …  (Continua) leggi la 2° pagina diabete, Rna, molecole,

Anticoagulanti e aspirina non vanno d’accordo


Si dovrebbe sospendere l’aspirina quando si assume l’anticoagulante

L’aggiunta di aspirina all’anticoagulante ha l’effetto di aumentare il rischio di emorragie nei pazienti affetti da tromboembolismo venoso o fibrillazione atriale.
A dirlo è uno studio pubblicato su Jama Network Open da un team della University of Michigan. Lo studio ha coinvolto 6.700 persone, molte delle quali assumevano warfarin e aspirina, nonostante non avessero una storia di malattie cardiache.
Geoffrey Barnes, primo autore dello studio, spiega: «Molte di queste persone probabilmente stavano assumendo l’aspirina per la prevenzione primaria di infarto o ictus, anche se ora sappiamo che è meno efficace di quanto si credesse una volta, e nessuno ha pensato di interromperla quando hanno iniziato il warfarin».
Alcuni studi avevano segnalato in passato che i pazienti che assumevano warfarin e aspirina per fibrillazione atriale e tromboembolismo venoso avevano più spesso eventi …  (Continua) leggi la 2° pagina aspirina, emorragia, anticoagulanti,

Boom di allergie, consigli per mitigare i sintomi


Reazioni ai pollini anche in chi di solito non ne soffre

Allergici che in realtà non sono tali. Secondo uno studio del Max Planck Institute for Chemistry di Mainz e dello University Medical Center dell’Università Johannes Gutenberg, addirittura 1 soggetto su 3, nonostante i classici sintomi come rinite, tosse e asma, non sarebbe veramente allergico, ma soffrirebbe a causa dell’esposizione all’inquinamento ambientale.
Lo studio, pubblicato su Frontier Allergy, dimostra che il polline riesce a catturare e trasportare gli inquinanti atmosferici come l’ozono, il biossido di azoto e il particolato fine, per rilasciarli poi nelle vie respiratorie, aumentando le manifestazioni di ipersensibilità nei soggetti allergici e causando nei soggetti non allergici rinite, tosse e asma.
«L’inquinamento aumenta frequenza e intensità delle allergie ai pollini in due modi diversi: sia perché favorisce l’aumento dei pollini prodotti con maggiore capacità da …  (Continua) leggi la 2° pagina allergia, pollini, inquinamento,

La fecondazione in vitro aumenta il rischio di ipertensione


Effetto riscontrato con la tecnica degli embrioni congelati

La tecnica della fecondazione in vitro con embrioni congelati è associata a un rischio maggiore del 74% di disturbi ipertensivi in gravidanza. A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Hypertension da un team dell’Università di Trondheim, in Norvegia.
Sindre Petersen, primo autore dello studio, spiega: «I trasferimenti di embrioni congelati sono sempre più comuni in tutto il mondo, e negli ultimi anni alcuni medici hanno iniziato a non utilizzare più il trasferimento di embrioni freschi in favore del congelamento abituale di tutti gli embrioni».
Gli scienziati hanno analizzato i dati dei registri medici di Danimarca, Norvegia e Svezia relativi a quasi 2,4 milioni di donne fra i 20 e i 44 anni che hanno avuto parti singoli dal 1988 al 2015. È stato anche fatto un confronto fra donne che avevano portato avanti sia una gravidanza con FIV che …  (Continua) leggi la 2° pagina fecondazione, embrioni, congelati,

L’epilessia dopo un’encefalite autoimmune


Può diventare cronica se non si interviene

È fondamentale riconoscere una crisi epilettica successiva a un’encefalite autoimmune. In caso di mancato intervento, infatti, le crisi potrebbero diventare croniche.
È quanto sottolinea uno studio pubblicato sul Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry da un team del Policlinico San Martino di Genova diretto da Flavio Villani. Il riconoscimento e il trattamento precoce della malattia possono ridurre il rischio di sequele irreversibili a lungo termine.
«Riconoscere tempestivamente questi pazienti a rischio è fondamentale, perché così si può accelerare l’inizio di un’immunoterapia riducendo il rischio di un danno cerebrale permanente, che può portare a un’epilessia cronica, irreversibile e difficile da gestire», spiega Villani, autore senior dello studio.
I ricercatori hanno descritto i risultati clinici e paraclinici, le …  (Continua) leggi la 2° pagina epilessia, encefalite, autoimmune,

7 consigli per essere felici


Cosa occorre per ritrovare un nuovo senso di benessere

Iniziare a considerare la ricerca della felicità come un’attività quotidiana non meno importante di altre incombenze. Imparare a delegare per ridimensionare le fatiche. Affrontare i pensieri negativi e ricorsivi dedicandogli il giusto tempo di analisi, per poi metterli da parte. Sono solo alcuni degli spunti di riflessione che la psicoterapeuta Valeria Locati ha voluto raccogliere in occasione della Giornata Internazionale della Felicità, proclamata dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di ricordare che essere felici è un diritto umano e che vale la pena celebrarlo.
Punto di partenza fondamentale è imparare a pensare alla felicità come qualcosa da vivere ogni giorno, a cui dedicare del tempo accanto a tutti gli impegni che ci assumiamo.
“In un mondo frenetico che ci spinge a essere spesso di corsa e a soffermarci poco ad ascoltare il nostro …  (Continua) leggi la 2° pagina felicità, benessere, consigli,

Allarme diabete in corsia


Le nuove linee guida per gestire un fenomeno in crescita

Sono sempre più numerose le persone affette da diabete o da glicemia elevata ricoverate negli ospedali italiani, nei reparti di chirurgia, come in quelli di medicina o specialistici. Ma non sempre si ha la possibilità di consultare un diabetologo per impostare un adeguato iter diagnostico-terapeutico.
Eppure gestire correttamente il diabete (o le iperglicemie da stress o altro) è fondamentale per assicurare al paziente il miglior esito delle cure e una breve degenza. Alla luce di queste considerazioni gli esperti della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI) hanno messo insieme una task force di esperti di varie società scientifiche per redigere delle linee guida ad hoc, un vero e proprio vademecum per la gestione del diabete o delle iperglicemie non-diabete durante il ricovero, anche da parte di non specialisti in materia. Le linee guida sono pubblicate sul portale del Sistema …  (Continua) leggi la 2° pagina diabete, glicemia, iperglicemia,