Psoriasi, l’efficacia di guselkumab


Nuovi dati mostrano miglioramenti del cuoio capelluto e nella qualità di vita

Nuovi dati presentati da Janssen al congresso dell’American Academy of Dermatology (AAD) 2023 mostrano che l’inizio della somministrazione di guselkumab è associato a una maggiore persistenza al trattamento rispetto a secukinumab o ixekizumab in pazienti Bio-Nave e Bio-Experienced affetti da psoriasi a placche (Pso) da moderata a severa, sulla base di analisi a coppie di dati derivanti dalla real-world.
Inoltre, in un’analisi post-hoc dei risultati dello studio clinico di Fase 3 VOYAGE 2, guselkumab ha dimostrato un’efficacia clinica duratura, un sollievo dal prurito e un miglioramento della qualità di vita nei pazienti affetti da psoriasi del cuoio capelluto. Guselkumab è stato il primo inibitore selettivo dell’interleuchina (IL)-23 e a oggi l’unico completamente umano ad essere approvato nell’Unione Europea per gli adulti con psoriasi a placche da moderata a severa. Questi risultati …  (Continua) leggi la 2° pagina psoriasi, guselkumab, pelle,

Endolisina per le infezioni da stafilococco


La proteina risulta efficace nei pazienti colpiti da linfoma cutaneo

Una nuova proteina artificiale, l’endolisina, si è dimostrata utile nel trattamento delle infezioni da stafilococco nei pazienti con linfoma cutaneo. A evidenziarlo è uno studio pubblicato sul Journal of Investigative Dermatology da un team della University of Copenhagen diretto da Niels Odum, che spiega: «Si sospetta che lo Staphylococcus aureus (S. aureus) alimenti l’attività della malattia nei linfomi cutanei a cellule T (CTCL). Abbiamo valutato l’effetto di una proteina ricombinante antibatterica, chiamata endolisina XZ.700, sulla colonizzazione della pelle da parte di S. aureus e sull’attivazione delle cellule T maligne».
«Per le persone che sono gravemente malate, per esempio proprio di linfoma cutaneo, gli stafilococchi possono rappresentare un problema enorme, a volte difficilmente risolvibile, poiché molti sono infettati da un tipo di stafilococco aureo resistente agli …  (Continua) leggi la 2° pagina endolisina, proteina, infezioni,

La malattia venosa cronica aumenta il rischio cardiaco


Condizione complessa che può provocare danni gravi

Non si tratta soltanto di un fatto estetico. La Malattia Venosa Cronica (MVC) è una condizione che può progredire verso stadi più avanzati e pericolosi, se non trattata correttamente.
“In condizioni normali lo spostamento del sangue dagli arti inferiori verso il cuore avviene grazie alla pressione esercitata dai muscoli delle gambe e dall’arcata plantare, con un flusso unidirezionale assicurato dalle valvole venose. Quando questo processo viene alterato, il sangue refluisce attraverso i lembi valvolari provocando la dilatazione delle vene sostenuto da un processo infiammatorio cronico – dichiara Alberto Froio, Professore Associato di Chirurgia Vascolare, Università degli Studi di Milano-Bicocca Fondazione IRCSS – San Gerardo dei Tintori, Monza – Nelle sue forme più severe la MVC può provocare gravi complicanze come edema, pigmentazione della pelle, eczema fino alla comparsa di ulcere e …  (Continua) leggi la 2° pagina malattia, venosa, cuore,

Di notte si soffre di più


La percezione del dolore cambia a seconda dell’ora

Nel corso delle 24 ore la nostra percezione del dolore cambia, rendendoci più sensibili fra le 3 e le 4 di notte. A rivelarlo è uno studio del Neuroscience Research Centre di Lione coordinato da Claude Gronfier.
La ricerca è stata realizzata su 12 volontari sottoposti al cosiddetto protocollo di routine costante, condizione che annulla il senso del tempo. La luce e la temperatura sono costanti, si possono mangiare piccoli snack ogni ora, non si può dormire né alzarsi per andare al bagno. In questo modo tutti i cambiamenti biologici registrati dipendono dal ritmo circadiano interno e non dall’ambiente.
Questa vita sospesa è durata 34 ore. Ogni 2 ore i volontari sono stati sottoposti a un test per valutare la soglia del dolore. Alla pelle veniva avvicinato uno strumento a calore crescente che i volontari dovevano chiedere di allontanare quando iniziavano a sentire dolore.
È emerso …  (Continua) leggi la 2° pagina dolore, notte, percezione,

Una corretta idratazione per rimarginare le ferite


Fondamentale bilanciare i livelli di idratazione della pelle

La pelle è l’organo più esteso e al contempo più sottile del nostro corpo, per questo motivo è più soggetto a ferite, irritazioni e lesioni. Composta da tessuti come l’epidermide, il derma e l’ipoderma – ciascuno con una funzione specifica – la cute funge da barriera, rivestendo e proteggendo gli organi interni da microorganismi patogeni, traumi e agenti nocivi esterni.
La pelle è formata al 30% da collagene, grassi minerali e altre sostanze, mentre per il restante 70% è composta d’acqua. Per questo motivo, è fondamentale mantenere bilanciati i livelli di idratazione quotidiana, poiché qualsiasi lesione dell’integrità della pelle può comportare un’alterazione o uno squilibrio a livello idrico o dermico, come, ad esempio, nel caso di lesioni o ferite cutanee.
“Un ambiente umido può fornire migliori condizioni per la guarigione di una ferita della pelle, rispetto a un ambiente secco. Ciò …  (Continua) leggi la 2° pagina ferite, rimarginare, acqua,

Acne, efficace il clascoterone


La crema dimostra efficacia e sicurezza a lungo termine

I pazienti colpiti da acne con più di 12 anni possono beneficiare degli effetti di una crema a base di clascoterone all’1%. Il farmaco si è infatti dimostrato efficace e sicuro a lungo termine.
L’acne è un’infiammazione dell’apparato pilo sebaceo. Di norma, le ghiandole sebacee producono il sebo, una sostanza oleosa che attraverso i pori raggiunge la superficie della pelle lubrificandola e contribuendo alla costituzione del film idrolipidico cutaneo.
Quando una persona soffre di acne, le ghiandole producono un sebo alterato, che insieme alla desquamazione dei cheratinociti nel follicolo forma un tappo che ostruisce il canale follicolare, facilitando la proliferazione di batteri che possono provocare infiammazione e infezione all’interno del follicolo ostruito.
«Clascoterone crema 1%, un inibitore topico del recettore degli androgeni approvato per il trattamento dell’acne vulgaris …  (Continua) leggi la 2° pagina acne, pelle, clascoterone,

Un probiotico contro lo stafilococco


Bacillus subtilis contrasta la colonizzazione dello Staphylococcus aureus

L’utilizzo del probiotico Bacillus subtilis è associato a un miglior controllo della colonizzazione batterica da Staphylococcus aureus. A dimostrarlo è uno studio pubblicato su The Lancet Microbe da un team guidato da Michael Otto degli US National Institutes of Health di Bethesda.
Il probiotico è risultato in grado di ridurre la colonizzazione da stafilococco aureo resistente alla meticillina grazie all’uso di sostanze fengicine.
L’MRSA causa gravi malattie, ma può trovarsi comunemente nel naso, nel corpo e nell’intestino dei pazienti senza provocare alcun danno. Ma se la barriera cutanea viene meno e il sistema immunitario è compromesso, allora lo stafilococco può causare gravi infezioni della pelle, delle ossa, dei polmoni e del sangue.
Lo studio dimostra che le fengicine usate dal probiotico impediscono la capacità replicativa del batterio.
Il team ha verificato l’efficacia …  (Continua) leggi la 2° pagina probiotici, stafilococco, infezione,

5 consigli per un allattamento sicuro


I suggerimenti dei pediatri della Sip

Ciò che è successo all’Ospedale Pertini di Roma è ancora oggetto di indagini da parte degli inquirenti. C’è infatti anche la possibilità che si tratti di un caso di collasso neonatale improvviso e inaspettato, sindrome che si verifica nei primi giorni di vita del bambino.
“Con questa definizione – specifica Guglielmo Salvatori, responsabile del Tavolo tecnico allattamento al seno della Società Italiana di Pediatria (Sip) – si esprime un raro e improvviso evento, a volte un decesso, in una gran parte dei casi senza spiegazione, che può verificarsi nei primi 7 giorni di vita”.
Al di là del singolo caso, gli esperti della Sip offrono suggerimenti utili per un allattamento sicuro:

1) Contatto pelle a pelle nelle prime 2 ore. “Se il bimbo è nato a termine e senza complicazioni – aggiunge Salvatori – si può stabilire fin da subito un contatto pelle a pelle. Bocca e naso devono …  (Continua) leggi la 2° pagina allattamento, neonato, bambino,

Pelle a rischio per le abbuffate


Una nutrizione sregolata mette a rischio l’epidermide

Non solo brufoli e arrossamenti. Le abbuffate natalizie possono causare gravi problemi a chi già soffre di una patologia della pelle come l’acne, la psoriasi o la dermatite atopica.
«È ormai noto lo stretto legame esistente tra patologie della cute e lo stato metabolico», spiega al Corriere della Sera Gabriella Fabbrocini, direttrice della Dermatologia Clinica dell’Università di Napoli Federico II. «In particolare, manifestazioni come acne, psoriasi e idrosadenite suppurativa sono strettamente legate ad alcune anomalie del metabolismo glucidico come diabete e insulino-resistenza, a loro volta favorite da regimi alimentari ricchi di zuccheri, prodotti caseari e derivanti dalla carne rossa. In questo periodo di pranzi e cene a ripetizione avere cura del proprio corpo e in particolare della propria pelle diventa particolarmente difficile, perché tutti avremo la tentazione di mangiare di più. …  (Continua) leggi la 2° pagina pelle, grassi, zuccheri,

Come eliminare le occhiaie


Da cosa possono dipendere e come evitarle

Le occhiaie sono un’alterazione del colore della pelle sotto le palpebre inferiori. Possono essere di colore bluastro, grigio o addirittura viola e, a seconda dei casi, possono essere accompagnate da un piccolo rigonfiamento. Secondo gli esperti di Clinica Baviera, una delle aziende leader in Europa nel settore dell’oftalmologia, le consultazioni per il trattamento delle occhiaie sono aumentate del 30% nel 2022.
Le occhiaie sono solitamente dovute a problemi specifici e di solito sono temporanee perché legate alla mancanza di sonno, allo stress o alla dieta, ma ci sono casi in cui sono croniche e possono dipendere da una cattiva abitudine, da una predisposizione genetica o da qualsiasi altro problema di salute; per questo è importante consultare uno specialista.

Esistono diversi tipi di occhiaie a seconda della causa:

– Se le occhiaie sono dovute a un fattore genetico, si …  (Continua) leggi la 2° pagina occhiaie, laser, pelle,