Un algoritmo per la fibrosi polmonare idiopatica


Strumento di screening per migliorare la diagnosi precoce

C’è un nuovo strumento per la diagnosi precoce della fibrosi polmonare idiopatica. Si tratta di un algoritmo – ZCoR-IPF (Zero-burden Co-Morbidity Risk Score for IPF) – i cui risultati sono stati illustrati su Nature Medicine da un team dell’Università di Chicago, della Mayo Clinic, della Weill Cornell Medicine, del New York-Presbyterian e del Brigham and Women’s Hospital.
«Tradizionalmente, la diagnostica dell’IPF richiede un approccio multidisciplinare con pneumologi, radiologi e specialisti di laboratorio», afferma Andrew Limper, coautore dello studio e direttore della Divisione di medicina polmonare e terapia intensiva alla Mayo Clinic di Rochester in Minnesota.
I pazienti con IPF hanno una speranza di vita a partire dalla diagnosi che va dai 2 ai 5 anni, ma maggiore è il tempo necessario alla diagnosi più difficile per i medici è il compito di curare la malattia.
L’IPF è …  (Continua) leggi la 2° pagina algoritmo, fibrosi, polmonare,

Un’app per scoprire il Covid dalla voce


Basata su centinaia di campioni audio

Si può sfruttare l’intelligenza artificiale anche in ambito Covid. I ricercatori dell’Università di Maastricht, infatti, hanno raccolto 893 campioni audio registrati da 4.352 soggetti, 308 dei quali positivi a Sars-CoV-2, creando un’app in grado di riconoscere le anomalie a carico delle corde vocali e della laringe.
L’app richiede alcune informazioni di base sulla storia clinica dei soggetti, dopodiché il paziente dovrà registrare alcuni suoni, in particolare tossire 3 volte, respirare profondamente per 5 volte e infine leggere una breve frase.
I ricercatori hanno utilizzato una tecnica di analisi vocale chiamata Mel-spectrogram analysis, che identifica diverse caratteristiche della voce come volume, potenza e variazione nel tempo. Il loro modello, basato su reti neurali artificiali, è risultato avere complessivamente una accuratezza dell’89%, una sensibilità (capacità di scovare i …  (Continua) leggi la 2° pagina Covid, test, voce,

Quando il sesso scatena l’asma


In soggetti predisposti può riacutizzare la malattia

Il sesso potrebbe scatenare una crisi asmatica nei soggetti predisposti. A rivelarlo è uno studio pubblicato su Annals of Allergy Asthma & Immunology presentato durante la riunione annuale dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology (ACAAI) dagli scienziati dell’ACAAI.
Il team di ricercatori guidato da Ariel Leung ha preso in esame le forme di esercizio fisico che hanno la facoltà di causare la riacutizzazione dell’asma: “Spesso non ci si pensa – afferma Leung – ma un rapporto sessuale richiede un dispendio di energie paragonabile a quello necessario a salire due rampe di scale”.
I ricercatori hanno analizzato il database Pubmed per ricostruire il rischio di ricomparsa dei sintomi dell’asma a seguito di un amplesso. “Questo argomento può essere piuttosto intimo e personale – osserva il dott. Aminian, collega e coautore di Leung – per cui è ragionevole ipotizzare che il …  (Continua) leggi la 2° pagina sesso, asma, energie,

Il Pilates non fa dimagrire


Ma produce un effetto positivo sull’organismo

Non farà dimagrire, ma di certo procura notevoli benefici all’organismo. Parliamo del Pilates, sistema di allenamento sviluppato agli inizi del Novecento, ma che ha trovato diffusione solo negli ultimi anni diventando la pratica preferita dallo star system internazionale.
Molte persone tuttavia lo praticano pensando possa aiutarle a dimagrire. Un articolo apparso su El Paìs, però, smentisce questa aspettativa. Diverse ricerche hanno evidenziato la capacità della disciplina di migliorare la forza e la flessibilità muscolare, ridurre il dolore cronico e alleviare ansia e depressione.
“Ma il Pilates non è un esercizio cardiovascolare e il grasso viene bruciato a livello globale in tutto il corpo, quindi uno degli obiettivi più ricercati, il six pack che richiede anche un adeguamento della dieta, non verrà raggiunto”, afferma Diego Jerez, personal trainer indipendente. “Il pilates ti …  (Continua) leggi la 2° pagina fitness, pilates, forma, esercizio, fisico,

Cos’è e come eliminare il grasso addominale

Servono tempo e costanza per smaltirlo

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Eliminare il grasso addominale non è una questione puramente estetica, è un processo fondamentale per il benessere psicofisico di un individuo, aiuta a sentirsi meglio con il proprio corpo e ad acquisire uno stile di vita più salutare.
Il grasso addominale, per molte persone, rappresenta un serio problema che può dare origine a un disagio psicologico. Si tratta di un tipo di grasso difficile da smaltire e la sua eliminazione richiede tempo, sforzo e costanza.
All’interno di questo articolo vedremo nel dettaglio cos’è il grasso addominale e come eliminarlo con una dieta sana e attività fisica.

Che cos’è il grasso addominale

Il grasso addominale o più precisamente grasso viscerale, è un tipo di grasso molto difficile da eliminare, richiede costanza e una sana routine che duri nel tempo. Il grasso presente sull’addome non è tutto uguale, ci sono diverse tipologie di adipe da …  (Continua) leggi la 2° pagina articolo di salute altra pagina

Keywords | grasso, addominale, benessere,

Il sesso toglie i chili delle feste

Gli eccessi natalizi vanno via grazie all’amore

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Per la serie unire l’utile al dilettevole, una ricerca dell’Università del Québec, in Canada, suggerisce a chi ha mangiato un po’ troppo durante le feste di infilarsi sotto le lenzuola e fare un po’ di sesso. L’attività sessuale, infatti, richiede un “investimento” energetico simile a quello di esercizi di moderata intensità e permette quindi di bruciare qualche caloria di troppo accumulata.
La dott.ssa Julie Frappier e i suoi colleghi, che hanno pubblicato lo studio su Plos One, hanno coinvolto 21 coppie eterosessuali di età compresa fra i 18 e i 35 anni, invitandole ad avere rapporti sessuali una volta alla settimana per un mese, ovvero 4 rapporti in totale, non proprio un ritmo da forzati del sesso.
Oltre a rispettare lo schema previsto dai ricercatori, i partecipanti non dovevano assumere alcol, droghe o farmaci per la disfunzione erettile. Dopo ogni rapporto le coppie dovevano …  (Continua) leggi la 2° pagina articolo di salute altra pagina

Keywords | sesso, calorie, dimagrire,

Nuova tecnologia per identificare SARS-CoV-2 nei tamponi

Ideata una metodica sensibile e rapida per identificare il virus

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La metodologia attualmente utilizzata per la rilevazione clinica di SARS-CoV-2 ha una sensibilità e una specificità maggiori del 95%, che quando la carica virale è bassa potrebbe ridursi, dando origine a risultati falsi negativi, e richiede tra le 4 e 6 ore di lavoro dalla raccolta del campione all’analisi dei risultati.

Il laboratorio di Chimica e tecnologia per le bioscienze (Ctb) dell’Istituto di scienze e tecnologie chimiche ‘Giulio Natta’ del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Scitec), in collaborazione con l’Irccs Ospedale San Raffaele, l’Ospedale Luigi Sacco, l’Università di Milano e la Fondazione Mondino di Pavia, ha realizzato CovidArray: un test basato, per la prima volta, sulla metodica microarray, in grado di rilevare la presenza di RNA virale di SARS-CoV-2 in tamponi nasofaringei e salivari. La ricerca è stata recentemente pubblicata sulla rivista Sensors.

L`ictus all`occhio annuncia problemi vascolari

Gli effetti dell`occlusione dell`arteria retinica centrale

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Sulla rivista Stroke è apparso un documento sull`occlusione dell`arteria retinica centrale (CRAO) e sul suo valore predittivo di futuri eventi vascolari.
L’occlusione dell’arteria retinica centrale (CRAO) è una forma rara di ictus ischemico acuto che può provocare una perdita immediata e indolore della vista nell’occhio colpito. Meno del 20% delle persone colpite riesce a riacquistare la visione.

«La CRAO è un evento cardiovascolare camuffato da disturbo oculare. Più raro
dell’ictus cerebrale, è comunque un segno critico che richiede sia cure mediche immediate sia un follow-up per prevenire futuri eventi cardiovascolari acuti», spiega Brian Mac Grory, professore associato di neurologia al Duke Comprehensive Stroke Center della Duke University School of Medicine di Durham, Carolina del Nord.

Gravità di Covid legata all’azione dell’interferone

Coinvolti difetti nelle difese immunitarie indotti dalla proteina interferone

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A determinare il livello di gravità di Covid-19 concorrono molti fattori. Quelli più noti sono l’età, il genere e la presenza di patologie pregresse. Questi fattori, tuttavia, non sono sufficienti a spiegare la presenza di casi gravi che colpiscono anche persone giovani e in buona salute.

Uno studio pubblicato su Nature ha analizzato campioni di sangue di 21 persone con Covid e 25 soggetti sani o con lesioni polmonari e difficoltà respiratorie non riconducibili a Covid.

Gli autori hanno monitorato l’espressione genica durante l’infezione man mano che i pazienti sviluppavano una forma lieve-moderata di Covid – che richiede una breve degenza ospedaliera senza necessità di terapia intensiva o ventilazione meccanica o una forma grave, che richiede cure intensive e ventilazione meccanica.

5 alimenti che contengono dolcificanti artificiali

Se la parola dolcificanti artificiali ti sembra fare riferimento a qualcosa di poco sano, la sensazione è di quelle giuste.

Gli alimenti che contengono dolcificanti artificiali sono più di quello che pensi ma soprattutto capita spesso e volentieri di trovarseli in tavola o in frigo. Spesso le etichette traggono in inganno, ad esempio dove si legge “naturalmente zuccherati” potrebbero esserci dolcificanti aggiunti questo per ridurre le calorie e far credere di assumere cibi sani. Ciò significa che si potrebbero mangiare zuccheri artificiali senza neanche rendersene conto.

5 alimenti che contengono dolcificanti artificiali

GOMME SUGAR FREE. Quante volte ti è venuta fame, e per provare a spezzarla senza ingerire ulteriori calorie, ha pensato di masticare una gomma? Siamo del parere che dovresti cambiare mentalità rispetto alle gomme da masticare. Tecnicamente un cibo, ma le gomme senza zucchero contengono Xilitolo, uno tra i dolcificanti artificiali che possono causare gonfiore e gas.

KETCHUP. Sappiamo che il tuo hamburger non sarà più lo stesso senza ketchup ma devi sapeche che contiene una serie di dolcificanti artificiali tra cui l’amido modificato di mais ha funzioni addensanti ed è già una prima fonte di zuccheri, poi spezie non meglio definite ed un edulcorante artificiale a ridotto apporto calorico come la saccarina. Nessuno di questi ingredienti è, di per sé, pericoloso per la nostra salute, e comunque non nelle quantità contenute in una dose ‘standard’ di ketchup. Poiché tuttavia il ketchup è di per sé poco calorico, e viene usato in quantità minime, c’è da chiedersi che senso abbia utilizzare un edulcorante artificiale come la saccarina.

PANE CONFEZIONATO. Parliamo di questo farinaceo che così tanto piace a coloro che non amano particolarmente fare la spesa tutti i giorni. IL pane confezionato, anche quello ai cereali, o di farina integrale, spesso non è così salutare. Può contenere infatti cereali raffinati che non sono un vero e proprio ingrediente dannoso. Il problema però è che i processi di raffinazione dei cereali impoveriscono il prodotto di nutrienti essenziali per il nostro organismo. Inoltre può contenere sciroppo di fruttosio che serve principalmente per rendere i cibi più dolci, ma nel caso del pane preconfezionato viene utilizzato per conferire quel colore marrone caratteristico della tostatura, e per aiutare la lievitazione. Si tratta del dolcificante più economico che si trova in commercio, per questo motivo viene utilizzato a livello industriale, tuttavia è uno dei più dannosi per la salute umana, ed è ai primi posti tra le cause principali dell’obesità. Occhio alle etichette!

YOGURT GRECO. Aspetta, ma yogurt greco è così sano! Non è sempre così. Spesso nello yogurt greco 0% grassi alla frutta, vengono aggiunti zuccheri semplici come zucchero di canna o succo d’uva per rendere più piacevole il prodotto e così si assumono più zuccheri di quanto si creda per evitare i grassi, quando sarebbe meglio preferire i grassi agli zuccheri raffinati e artificiali.

MUESLI ED ALTRI CEREALI. In molti cereali LIGHT si nascondono zuccheri sostituti dello zucchero naturali. Ciò provoca al mattino quando li si mangia un rilascio immediato di energia, causando un rapido innalzamento dei livelli di zuccheri nel sangue con conseguente rilascio di insulina che tende a diminuire altrettanto rapidamente. Il risultato è che dopo poche ci si ritrova a mangiare altri snack pieni di zuccheri raffinati perché il cervello li richiede nuovamente. Quindi, anche in questo caso, attenzione alle etichette!