Parkinson, rischi dal tricloroetilene


Alcune sostanze aumentano il rischio di insorgenza della patologia

Uno studio pubblicato sul Journal of Parkinson’s Disease segnala l’effetto del tricloroetilene sui meccanismi di insorgenza del morbo di Parkinson. Secondo lo studio firmato da ricercatori della University of Rochester Medical Center, il solvente contribuirebbe in maniera decisa all’aumento dei tassi di insorgenza della malattia che si sta riscontrando in questi ultimi anni.
«Il TCE era impiegato in una serie di applicazioni industriali, di consumo, militari e mediche», spiegano Ray Dorsey, Ruth Schneider e Karl Kieburtz, coordinatori della ricerca. Dopo aver raggiunto l’apice negli anni ’70, l’uso del solvente è via via diminuito, ma ancora oggi viene utilizzato per sgrassare il metallo e per la pulizia a secco.
Il TCE è una sostanza cancerogena ed è legata anche agli aborti spontanei e a malattie congenite cardiache. Riguardo al Parkinson, le analisi mostrano un …  (Continua) leggi la 2° pagina parkinson, solventi, sostanze,

La riproduzione assistita non causa problemi al cuore


I bambini concepiti con la riproduzione assistita non mostrano rischi superiori

Uno studio pubblicato sullo European Heart Journal dimostra che non esistono differenze a livello cardiometabolico fra i bambini concepiti naturalmente e quelli nati grazie a tecnologie di riproduzione assistita.
«Sin dalla prima nascita di un bambino mediante fecondazione in vitro sono state sollevate domande sui rischi per la salute per i bambini concepiti in questo modo. Purtroppo, però, gli studi precedenti sono limitati da piccole dimensioni del campione, follow-up breve e gruppi di confronto insoddisfacenti», spiega Ahmed Elhakeem della University of Bristol, autore principale dello studio.
Sono stati esaminati i dati di 35.000 bambini provenienti da Europa, Singapore e Australia per capire se il concepimento attraverso la riproduzione assistita influenzasse i parametri di pressione sanguigna, frequenza cardiaca, lipidi o glucosio dall’infanzia fino all’età adulta.
Gli autori …  (Continua) leggi la 2° pagina fecondazione, assistita, cuore,

Latte artificiale, indicazioni nutrizionali poco attendibili


Non esistono riferimenti scientifici a sostegno

Nella maggior parte dei casi, le informazioni nutrizionali dei vari tipi di latte artificiale in commercio sono prive di fondamenti scientifici che le supportino. A segnalarlo è uno studio dell’Imperial College di Londra firmato da Ka Yan Cheung, primo autore dell’articolo pubblicato sul British Medical Journal.
«Fermo restando che il latte materno è la fonte ottimale di nutrizione infantile, esistono rischi per la salute a breve e lungo termine di madri e bambini usando il latte artificiale. E un recente rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità e del Fondo internazionale di emergenza per l’infanzia delle Nazioni Unite (Unicef) evidenzia quanto possa essere pervasiva e potente la commercializzazione del latte artificiale promossa da industrie che a questo scopo spendono miliardi l’anno», si legge nell’articolo.
Tuttavia, le indicazioni nutrizionali risultano controverse e …  (Continua) leggi la 2° pagina latte, artificiale, nutrizionale,

La buprenorfina per il dolore cronico


L’agonista parziale è preferibile all’agonista oppioide completo

Per evitare i rischi associati all’uso di un agonista oppioide completo, i pazienti affetti da dolore cronico dovrebbero far ricorso alla buprenorfina, un agonista parziale.
È quanto suggeriscono le nuove linee guida statunitensi del Department of Veterans Affairs (VA) e del Department of Defense (DoD). «La prescrizione ponderata e giudiziosa degli oppioidi è importante per molte ragioni, tra cui la diminuzione del numero di pazienti che passano al consumo di droghe illecite, ma anche per ridurre al minimo i rischi e massimizzare la sicurezza e la qualità della vita per quanti soffrono di dolore cronico», hanno scritto James Sall del VA a New Braunfels, Texas, e coautori nel documento pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine. «In ogni caso il gruppo di sviluppo delle linee guida non raccomanda l’uso di analgesici oppioidi nella gestione quotidiana del dolore cronico».
«I …  (Continua) leggi la 2° pagina oppioide, agonista, buprenorfina,

La metformina riduce i rischi di sostituzione articolare


Il rischio si riduce nei pazienti con diabete di tipo 2

Fra i pazienti con diabete di tipo 2 l’uso della metformina ha l’effetto di ridurre il rischio di sostituzione totale di un’articolazione. A dimostrarlo è uno studio pubblicato sul Canadian Medical Association Journal da un team della Southern Medical University di Guangzhou diretto da Zhaohua Zhu, che spiega: «Non era chiaro se l’uso di metformina fosse associato a un rischio ridotto di sostituzione articolare nei pazienti con diabete mellito di tipo 2. Per questo abbiamo cercato di stabilire se questo fosse vero nel caso della sostituzione totale del ginocchio (TKR) o dell’anca (THR) in questa popolazione».
Gli scienziati hanno lavorato su un campione di pazienti con diabete di tipo 2 diagnosticato fra il 2000 e il 2012 e appartenente a un database nazionale di Taiwan. Sono stati inclusi 20.347 soggetti non trattati con metformina e 20.347 che invece avevano ricevuto il farmaco. L’età …  (Continua) leggi la 2° pagina metformina, ginocchio, articolare,

Gli adolescenti dopo la pandemia


Effetti positivi nei rapporti familiari, ma rischi per la salute mentale

I giovani hanno una discreta percezione della loro qualità di vita, anche se inferiore rispetto agli anni passati e maggiore tra i ragazzi rispetto alle ragazze. Nel complesso, gli adolescenti italiani si sentono supportati da amici e compagni di classe, si fidano degli insegnanti ma sono spesso stressati dagli impegni scolastici. Un adolescente su due ha dichiarato un impatto positivo della pandemia sui propri rapporti familiari e due su cinque sul rendimento scolastico. Pur dichiarando, sempre due adolescenti su cinque, che la propria salute mentale e la propria vita in generale ne abbiano risentito negativamente.
“La sorveglianza degli stili di vita dei nostri ragazzi e ragazze è, oggi, particolarmente preziosa – afferma Silvio Brusaferro, Presidente dell’ISS – perché ci aiuta ad intercettare fenomeni nuovi, come il cyberbullismo legato all’uso dei social media, dai quali dipendono in …  (Continua) leggi la 2° pagina pandemia, giovani, salute,

Gravidanza, Covid aumenta i rischi per mamme e bambini


Probabilità di decesso 8 volte più alta per la madre

L’infezione da Sars-CoV-2 e lo sviluppo di Covid-19 durante la gravidanza hanno l’effetto di aumentare i rischi sia per la madre che per il neonato. Stando ai dati ricavati da 12 studi internazionali, una donna incinta contagiata dal virus mostra una probabilità di decesso 8 volte superiore rispetto a quella di una donna della stessa età senza Covid.
La metanalisi è stata coordinata da Emily R. Smith della George Wasghinton University e pubblicata su Bmj Global Health.
“I risultati rafforzano la necessità di sforzi globali per ridurre al minimo il rischio di infezione Sars-CoV-2 durante la gravidanza attraverso campagne di vaccinazione mirate e altre misure protettive”, spiegano gli autori che evidenziano come finora “le linee guida globali sono state equivoche sui potenziali pericoli di un’infezione Covid in gravidanza e sui benefici e la sicurezza della vaccinazione, tanto che oggi …  (Continua) leggi la 2° pagina Covid, gravidanza, rischi,

Covid, il cuore dei vaccinati non rischia


Per i vaccinati non sono emersi maggiori rischi di patologie gravi

I vaccini anti COVID-19 non hanno causato un aumento del rischio di eventi avversi come infarto, ictus, arresto cardiaco, miocarditi, pericarditi e trombosi venose profonde. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Vaccines e coordinato da Lamberto Manzoli, medico epidemiologo e professore al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna.
La ricerca – che ha coinvolto anche studiosi dell’Università di Ferrara e dell’ASL di Pescara – ha seguito per diciotto mesi, da gennaio 2021 a luglio 2022, l’intera popolazione della provincia di Pescara. Sono stati raccolti i dati sanitari dei residenti ed è stata analizzata la frequenza di alcune malattie gravi come malattie cardiovascolari, embolie polmonari e trombosi. Al termine dell’indagine, nessuna delle patologie esaminate è risultata più frequente tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati.
“I risultati che …  (Continua) leggi la 2° pagina miocardite, cuore, vaccino,

Le medicine complementari per lo scompenso cardiaco


Da valutare attentamente rischi e benefici

L’utilizzo delle medicine complementari e alternative nei pazienti con insufficienza cardiaca va valutato attentamente per comprendere appieno sia i benefici che i potenziali rischi.
A dirlo è una dichiarazione dell’American Heart Association pubblicata su Circulation da ricercatori della Western University of Health Sciences di Pomona e dell’Università della California guidati da Sheryl Chow, che commenta il fatto che un paziente su tre con insufficienza cardiaca utilizzi medicine alternative: «Questo rappresenta un grave problema di salute pubblica, dato che i consumatori acquistano talvolta questi prodotti potenzialmente pericolosi e minimamente regolamentati senza la conoscenza o la consulenza di un operatore sanitario. Questi agenti sono in gran parte non regolamentati dalla Food and Drug Administration (FDA), e i produttori non hanno bisogno di dimostrarne l’efficacia o la …  (Continua) leggi la 2° pagina scompenso, cardiaco, acidi,