Come evitare la postura scorretta nei bambini


Come e quando i genitori possono intervenire

Il mantenimento di una buona postura, per quanto spesso venga trascurata e sottovalutata, rappresenta in realtà un modo per prendersi cura del proprio corpo, in particolare di quella parte che ci sostiene per tutta la vita: la colonna vertebrale. Per questo motivo risulta fondamentale averne cura sin dalla più tenera età. Ma come può un genitore riconoscere prontamente (ed eventualmente prevenire) l’insorgere di problematiche posturali?
Valerio Barbari, fisioterapista e co-founder di FisioScience, piattaforma di formazione per fisioterapisti oggi divenuta anche community, fornisce il proprio supporto ai genitori sfatando i miti legati agli sport da praticare ed evitare, aiutandoli a individuare le cause dei più comuni problemi posturali, analizzandone le conseguenze e dando utili consigli a tutti quei genitori desiderosi di saperne di più sulla tematica “bambini e postura”.
Ammesso …  (Continua) leggi la 2° pagina postura, colonna, bambini,

Le mandorle riducono l’affaticamento degli sportivi


Danno muscolare ridotto con l’integrazione del frutto

Uno studio apparso su Frontiers in Nutrition segnala che l’integrazione giornaliera di mandorle ha l’effetto di ridurre l’affaticamento e il danno muscolare negli sportivi, facilitando così il recupero.
La ricerca ha coinvolto 38 uomini e 26 donne fra i 30 e i 65 anni divisi in due gruppi: la prima metà consumava mandorle e l’altra una barretta di cereali. Prima e dopo le 4 settimane di ricerca, i medici hanno prelevato campioni di sangue e urina.
Le prestazioni dei soggetti erano valutate attraverso un test anaerobico Wingate di 30 secondi, un test di corsa di 50 metri, salti verticali, distensioni su panca ed esercizi di forza per le gambe e la schiena.
Dopo una sessione di 90 minuti di esercizio eccentrico e per i 4 giorni successivi sono stati prelevati altri campioni di sangue e urina. Dopo ogni prelievo di sangue, i partecipanti hanno compilato il questionario “Profile of …  (Continua) leggi la 2° pagina sport, mandorle, muscoli,

Traumi dopo lo sci, come rimediare


6 modi per trattare gli acciacchi post sciata

Gli sport sulla neve, come sci e snowboard, appassionano ogni anno milioni di persone, sia amatori che professionisti: scendere lungo le piste innevate dona infatti una sensazione di libertà unica e una buona dose di adrenalina, mentre il paesaggio montano rappresenta una vera delizia per gli occhi. Questi fattori fanno sì che ogni anno gli impianti sciistici registrino un elevato numero di visitatori, appassionati che però possono anche dover fare i conti con la possibilità di incorrere in traumi, infortuni e dolori.
Di traumi ne esistono di vari tipi e si differenziano a seconda del proprio livello di preparazione. Si può infatti andare incontro a traumi diretti e indiretti: i primi sono rappresentati ad esempio dalle semplici cadute, più frequenti negli sciatori amatoriali che spesso non si allenano durante l’anno. I secondi possono invece arrivare senza un vero e proprio contatto, …  (Continua) leggi la 2° pagina sciare, dolore, trauma,

Sesso prima dello sport, non è più tabù


Non sempre l’astinenza migliora la prestazione sportiva

Praticare attività sportiva, si sa, fa bene non solo alla linea ma anche alla salute sessuale, mentale e fisica, poiché è tra i principali fattori di protezione per l’apparato cardiocircolatorio.
Resta però un quesito ancora aperto, frutto di una convinzione perdurata nel tempo: è opportuno praticare attività sessuale prima di una competizione sportiva? Molti allenatori, sia in ambito professionistico che dilettantistico, consigliano ai propri atleti di praticare l’astinenza, convinti che l’attività sessuale possa causare ripercussioni negative sul fisico, quali diminuzione energetica, calo di concentrazione e vigore nell’allenamento. Ma è veramente così? Secondo gli andrologi della SIA bisogna considerare attentamente caso per caso, sia in relazione allo sport praticato che alla condizione psicologica del soggetto. Per esempio, negli sport di squadra come il calcio, il rugby e la …  (Continua) leggi la 2° pagina sesso, sport, astinenza,

Si può fare sport con il raffreddore?


Sì se si supera il test del collo

A volte, anche raffreddati, abbiamo voglia di fare dello sport, ma è possibile? La domanda se la pongono soprattutto i genitori, che devono decidere se far saltare o meno l’appuntamento con lo sport ai propri figli.
Un parametro utile per capire se è possibile continuare ad allenarsi è il cosiddetto test del collo: in sostanza, se i sintomi sono limitati al di sopra del collo – congestione nasale mal di gola, mal di testa – ci si può allenare. Al contrario, in presenza di febbre, dolori muscolari, diarrea, nausea è meglio riposare.
«Se ci si sente in forma, senza altri sintomi al di là di quelli respiratori lievi, un po’ di attività fisica si può fare», conferma Gianfranco Beltrami, specialista in Medicina dello Sport, vicepresidente nazionale della Federazione Medico Sportiva Italiana. «È anche documentato che muoversi può potenziare le difese immunitarie e proteggere …  (Continua) leggi la 2° pagina sport, raffreddore, febbre,

Lo sport aiuta in caso di cancro


Riduce gli effetti avversi della terapia e migliora la respirazione

L’esercizio fisico non solo è sicuro per i pazienti che si sottopongono a chemioterapia, ma è consigliato perché riduce gli effetti avversi delle terapie anti-cancro e migliora la capacità respiratoria.
«Il beneficio dell’esercizio fisico per i malati di cancro è ampiamente riconosciuto. Tuttavia, non ci sono prove sufficienti sulla tempistica ottimale dell’intervento di esercizio per migliorare il fitness cardiorespiratorio a lungo termine nei pazienti con cancro», afferma Annemiek Walenkamp, autrice senior dello studio, del Centro medico universitario di Groningen nei Paesi Bassi.
Gli scienziati olandesi hanno confrontato l’efficacia dell’esercizio fisico durante la chemioterapia con quella dell’attività svolta dopo il trattamento antitumorale. Sono stati arruolati pazienti con diagnosi di cancro al seno, al colon, ai testicoli o con linfoma non Hodgkin a cellule B destinati alla …  (Continua) leggi la 2° pagina cancro, sport, fisico,

Lo sport migliora anche il microbiota


Il movimento aumenta il nutrimento per la flora intestinale

Lo sport fa bene anche al microbiota intestinale. Lo dice una nuova ricerca pubblicata su Exercise and Sport Sciences Reviews da un team dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope guidato da Vincenzo Monda, che spiega: «Non è ancora chiaro come questo accada, ma sono state formulate diverse teorie che saranno da approfondire con altre ricerche. Una delle teorie è che l’esercizio fisico modifichi la produzione di acido lattico nel lume intestinale che potrebbe servire come carburante per alcune specie batteriche nostre “alleate”. Si pensa anche che il movimento cambi i livelli di alcuni ormoni e la vascolarizzazione gastrointestinale. Un più efficiente flusso sanguigno verso l’intestino porta a un maggior nutrimento dell’intestino stesso che favorisce, a sua volta, un miglioramento del tono dell’umore, della qualità del sistema nervoso, della gestione dello stress, dell’ansia e del …  (Continua) leggi la 2° pagina sport, microbiota, intestinale,

Allenamento in gravidanza. Polemiche sui video allenamenti della fitness influencer

Il mondo delle polemiche gira vorticosamente h24 e l’ultima delle polemiche fitness riguarda l’allenamento in gravidanza, travolgendo una notissima fitness influencer, Cristina Marino.

Allenamento in gravidanza da cosa nasce la polemica?

L’attore più amato dalle italiane Luca Argentero e la fitness influencer Cristina Marino hanno annunciato di recente la dolce attesa. Lei sempre bellissima, continua la sua attività online di fitness influencer mostrandosi atletica e all’opera nei video tutorial su Instagram.

Da qui nascono le polemiche: l’allenamento in gravidanza sembra essere un vero e proprio tabù per molte donne che hanno criticato l’eccessivo concentrarsi della fitspo sull’allenamento.

La Marino per tutta risposta, non si è fatta attendere con una storia su Instagram, in cui breve, coincisa e diretta non le manda a dire:

“Tutto ciò che faccio lo faccio con grandissima coscienza, sono già stata incinta. Non è frutto della mia ossessione, anzi. Prima di parlare, fatelo con criterio. È veramente datato e ignorante pensare che in gravidanza si possa mangiare tutto quello che ci va. Rimanere in forma, mangiare sano, è un regalo che fate a voi stesse e ai vostri figli”

Questa è solo una delle tante polemiche che spesso si aprono rispetto al mondo del fitness e dell’allenamento. Chiaramente la gravidanza non è una malattia, nè un ostacolo anzi come sottolinea una follower della fitspo: “basti pensare alle nonne che portavano il gerlo in spalla….mangiavano il giusto… e in ogni famiglia c’erano 5 o 6 figli. Quindi che male può fare lo sport?

Crediamo che mai come in questo caso sia importante il messaggio che le fitness influencer fanno passare, sdoganando i tabu che per troppo tempo hanno coinvolto ingiustamente il mondo del fitness. Come sempre ricordiamo che un allenamento efficace e salutare è un allenamento che tiene conto sempre delle condizioni fisiche e di salute individuali. Quindi prima di cimentarsi, effettuare sempre i dovuti controlli.

La bici elettrica non dà benefici


Non vale come attività fisica

Può essere comoda per spostarsi velocemente nel traffico, ma non garantisce certo benefici a livello di attività fisica. Parliamo della bicicletta elettrica, sottoposta a verifica da parte di un gruppo di ricercatori tedeschi che hanno messo a confronto ciclisti tradizionali e e-biker. Questi ultimi hanno molte meno probabilità di raggiungere i 150 minuti di attività fisica settimanale rispetto a chi pedala senza aiuti.
Lo studio è stato pubblicato su BMJ Open Sport & Exercise Medicine da un team dell’Institute of Sports Medicine di Hannover. I medici hanno monitorato l’attività di 629 ciclisti tradizionali e di 125 e-biker residenti in Germania. Tutti i partecipanti hanno fornito informazioni su problemi di salute, sull’attività fisica quotidiana e sullo stile di vita adottato. Quando salivano in bici, i volontari dovevano attivare lo smartwatch per monitorare la distanza percorsa, il …  (Continua) leggi la 2° pagina bicicletta, elettrica, fisica,