Il Covid aumenta il rischio di diabete


Il virus può accelerare l’insorgenza della malattia

L’infezione da Sars-CoV-2 potrebbe aumentare il rischio di diabete. Lo dice una lettera di ricerca pubblicata su Jama Network Open da Alan Kwan dello Smidt Heart Institute al Cedars Sinai Medical Center di Los Angeles.
Secondo il documento, l’infezione aumenterebbe il rischio soprattutto fra i non vaccinati. È probabile che l’infezione funzioni da acceleratore della malattia in soggetti già a rischio di diabete.
«Nelle prime fasi della pandemia, le persone che avevano superato l’infezione avevano un rischio maggiore di malattie cardiometaboliche di nuova insorgenza, tra cui diabete, ipertensione e iperlipidemia, mentre nell’attuale fase pandemica, dominata da varianti Omicron meno virulente, non è chiaro se il rischio cardiometabolico dopo l’infezione da SARS-CoV-2 persista o si sia attenuato, né se l’aver fatto il vaccino o meno sia associato a tali rischi», scrivono gli autori.
I …  (Continua) leggi la 2° pagina Covid, diabete, coronavirus,

Long Covid, con Omicron è meno frequente


Il contagio con la versione originale del virus era più pericoloso

Soffrire di Long Covid è diventato un’eventualità meno probabile dopo l’avvento della variante Omicron e delle sue numerose sottovarianti. A sostenerlo è uno studio dell’Ospedale cantonale di San Gallo diretto da Carol Strahm e presentato al Congresso della Società europea di microbiologia clinica e malattie infettive di Copenaghen.
Alla ricerca hanno partecipato 1.201 operatori di 9 network sanitari svizzeri con età media di 43 anni e per la maggioranza donne. Lo scopo dello studio era di valutare i tassi di strascichi post-Covid fra i medici infettati da Sars-CoV-2 del ceppo di Wuhan, dalla prima variante Omicron o da entrambi rispetto a un gruppo di controllo di persone non contagiate.
I partecipanti sono stati sottoposti regolarmente a test Covid-19 (tamponi nasofaringei e test anticorpali), hanno fornito informazioni sul proprio stato vaccinale e hanno risposto a tre riprese – nel …  (Continua) leggi la 2° pagina Covid, Omicron, Delta,

Un virus oncolitico per il tumore del seno


Indicato per il carcinoma mammario triplo negativo

Il virus oncolitico talimogene laherparepvec (TVEC) si è dimostrato efficace in combinazione con la chemioterapia standard per il trattamento del carcinoma mammario triplo negativo in stadio iniziale.
A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Nature Medicine da un team del Moffitt Cancer Center di Tampa guidato da Hatem Soliman, che spiega: «La terapia standard per questo carcinoma in stadio iniziale è la chemioterapia citotossica, con la recente aggiunta di pembrolizumab. Tuttavia, tale approccio è associato a significativi effetti collaterali. Si è visto che le pazienti che hanno livelli più elevati di cellule immunitarie all’interno dei tumori tendono a mostrare risposte migliori alla terapia, e questo suggerisce che gli agenti che stimolano il sistema immunitario possono essere utili».
TVEC è un virus herpes simplex 1 modificato che include sequenze codificanti per la proteina …  (Continua) leggi la 2° pagina seno, tumore, virus,

5 mosse per proteggere i polmoni dal freddo


Il gelo ostacola la risposta immunitaria

In inverno siamo più esposti alle infezioni respiratorie. Il freddo infatti inibisce alcuni importanti sistemi di difesa del nostro organismo da virus e batteri, riducendone la risposta immunitaria.
“Le temperature ambientali fredde favoriscono una maggiore trasmissione e sviluppo di infezioni respiratorie a causa di alterazioni della clearance muco-ciliare, un importante meccanismo di difesa delle vie respiratorie in grado di contrastare e bloccare l’ingresso nei polmoni di corpi estranei e agenti patogeni come virus e batteri”, spiega Maria Pia Foschino Barbaro, Professore Ordinario di Malattie dell’Apparato Respiratorio all’Università di Foggia e curatrice del vademecum Viaggio nel respiro-edizione inverno, promosso da Zambon Italia per spiegare in modo semplice perché e come prendersi cura della salute delle proprie vie respiratorie.
Secondo un recente studio condotto dai …  (Continua) leggi la 2° pagina freddo, polmoni, infezioni,

Malattie tropicali, preoccupa quella di Chagas


Italia al quarto posto in Europa per diffusione

Con 4mila casi all’anno di malattie tropicali neglette, l’Italia si piazza al quarto posto in Europa per diffusione nell’area europea dopo Inghilterra, Francia e Germania. Un numero sottostimato rispetto alla reale incidenza che è almeno 10 volte più alta. Mentre nel mondo sono oltre un miliardo le persone colpite e mezzo milione all’anno i morti. Tra le cause che portano queste malattie “dimenticate” tipiche delle zone povere, specialmente tropicali, con scarse risorse, anche nella Penisola: la mobilità di persone, cibi, insetti e animali e i cambiamenti climatici.
Il mondo delle malattie tropicali neglette è un gruppo eterogeneo di 20 malattie molte delle quali a carattere infettivo, causate da virus, batteri, funghi e tossine. Sono malattie “dimenticate” dall’agenda politica e anche dalla ricerca scientifica. “Invisibili” all’opinione pubblica e diffuse tra le popolazioni povere e …  (Continua) leggi la 2° pagina malattia, Chagas, infezione,

Covid, emorragie cerebrali in feti di donne incinte positive


Le donne possono trasmettere la malattia causando danni ai tessuti cerebrali

Vaccinarsi contro Sars-CoV-2 è sempre più imperativo per le donne incinte. Secondo un nuovo studio del King’s College di Londra, del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie di Trieste e dell’Università di Edimburgo, le donne incinte positive a Covid-19 possono trasmettere la malattia ai feti causando loro emorragie cerebrali con relativi danni al tessuto cerebrale in via di sviluppo.
Lo studio pubblicato su Brain non chiarisce se i danni siano dovuti direttamente al virus o alla reazione del sistema immunitario della donna, ma la conclusione è la stessa, cioè vaccinarsi il prima possibile.
Gli scienziati hanno analizzato 661 campioni di tessuto fetale raccolti fra il luglio del 2020 e l’aprile del 2022, osservando emorragie cerebrali in 26 di questi. Il virus era presente in tutti i campioni di tessuto con emorragia.
Nella maggior parte dei casi, i feti che …  (Continua) leggi la 2° pagina Covid, feti, cerebrale,

Le co-infezioni mettono a rischio gli under 5


Sintomi gravi più probabili in presenza di più infezioni

I bambini con meno di 5 anni colpiti da Covid e contemporaneamente da un’altra infezione corrono un rischio doppio di soffrire di sintomi gravi rispetto ai bambini più grandi.
A dirlo è un nuovo studio pubblicato su Pediatrics da un team dei Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti, dove proprio in queste settimane si assiste al proliferare di infezioni respiratorie multiple fra i bambini. Lo studio ha preso in considerazione 4.372 bambini ricoverati con Covid-19, il 21% dei quali è risultato positivo anche a un altro virus respiratorio.
Mentre nel primo anno della pandemia le coinfezioni sono state molto rare, virus sinciziale, rhinovirus ed enterovirus sono esplosi durante il periodo di predominanza della variante Delta e poi con Omicron.
In particolare per i bambini con meno di 2 anni, la compresenza di virus sinciziale e Sars-CoV-2 era associata a maggiori …  (Continua) leggi la 2° pagina infezione, Covid, sinciziale,

Covid, i danni del virus latente


Anche se negativi a volte i polmoni sono a rischio

Uno studio di un gruppo di ricercatori dell’Università di Trieste, del King’s College of London e dell’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB) di Trieste, pubblicato su Journal of Pathology, ha rivelato aspetti inattesi del danno polmonare causato dal virus Sars-CoV-2.
Lo studio, coordinato da Mauro Giacca, docente di biologia molecolare dell’Università di Trieste, direttore della Scuola di Medicina Cardiovascolare al King’s College di Londra e Group Leader del laboratorio di Medicina molecolare in ICGEB, ha tratto vantaggio della pluriennale esperienza di Rossana Bussani dell’Istituto di Anatomia Patologica di ASUGI e docente di Anatomia Patologica dell’Università di Trieste, nell’esame autoptico dei pazienti deceduti all’ospedale del capoluogo giuliano.
Il team di ricercatori, che include anche Chiara Collesi e Serena Zacchigna, docenti di Biologia …  (Continua) leggi la 2° pagina polmoni, Covid, virus,

Gravidanza, Covid aumenta i rischi per mamme e bambini


Probabilità di decesso 8 volte più alta per la madre

L’infezione da Sars-CoV-2 e lo sviluppo di Covid-19 durante la gravidanza hanno l’effetto di aumentare i rischi sia per la madre che per il neonato. Stando ai dati ricavati da 12 studi internazionali, una donna incinta contagiata dal virus mostra una probabilità di decesso 8 volte superiore rispetto a quella di una donna della stessa età senza Covid.
La metanalisi è stata coordinata da Emily R. Smith della George Wasghinton University e pubblicata su Bmj Global Health.
“I risultati rafforzano la necessità di sforzi globali per ridurre al minimo il rischio di infezione Sars-CoV-2 durante la gravidanza attraverso campagne di vaccinazione mirate e altre misure protettive”, spiegano gli autori che evidenziano come finora “le linee guida globali sono state equivoche sui potenziali pericoli di un’infezione Covid in gravidanza e sui benefici e la sicurezza della vaccinazione, tanto che oggi …  (Continua) leggi la 2° pagina Covid, gravidanza, rischi,