Tumore al seno Brca-positivo, olaparib efficace

Sopravvivenza complessiva aumentata grazie alla molecola

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Il farmaco olaparib si è rivelato efficace nel trattamento del tumore al seno metastatico Brca mutato.

Lo studio ha messo a confronto il trattamento con olaparib vs chemioterapia (capecitabina, eribulina o vinorelbina a discrezione del medico curante) in pazienti che presentano carcinoma mammario metastatico HER2 negativo, con mutazioni della linea germinale BRCA1 e BRCA2, raggiungendo l’endpoint primario: sopravvivenza libera da progressione (PFS).

I risultati riportano l’aggiornamento sull’endpoint secondario di sopravvivenza globale. Nonostante lo studio non abbia ancora dimostrato una differenza statisticamente significativa, la sopravvivenza globale mediana si è rivelata di 19,3 mesi per le pazienti trattate con olaparib e di 17,1 mesi per le pazienti che hanno seguito la chemioterapia (HR 0.90; 95% CI 0.66-1.23; p=0.513), con vantaggio per il braccio olaparib di 2,2 mesi.

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