Tumore alla prostata, l’efficacia di darolutamide

Aumenta la probabilità di sopravvivenza

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Nuovi dati indicano che darolutamide dimostra una buona tollerabilità anche con un periodo di trattamento prolungato.

Tra gli uomini con tumore della prostata resistente alla castrazione non metastatico (nmCRPC) ad alto rischio di metastasi, il 98.8% dei pazienti ha ricevuto la dose prevista di 600 mg due volte al giorno a un tempo mediano di trattamento di 25.8 mesi, aumentando la probabilità di prolungare significativamente la sopravvivenza e minimizzando al contempo gli effetti collaterali della terapia.

Esistono molte terapie approvate che determinano un aumento della sopravvivenza globale (OS) nei pazienti con nmCRPC, tipicamente asintomatici. Tuttavia si evidenziano differenze nei profili degli eventi avversi (AE), che includono, ad esempio, fatigue, cadute, fratture, rash, deterioramento mentale e cognitivo e ipertensione.

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